Arturo Pinna Pintor
FONDAZIONE ARTURO PINNA PINTOR TORINO
Creata nel 1977 per la Verifica della Qualità  delle Cure e lo Studio della Medicina Interdisciplinare

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Fondazione Arturo Pinna Pintor

La Storia

Nell'anno 1977, in accordo con la mia Famiglia, fu presa la decisione di istituire una Fondazione per onorare la memoria di Arturo Pinna PintorArturo Pinna Pintor, pioniere della ginecologia moderna e fondatore della Clinica Pinna Pintor nel 1904. La mission della Fondazione era di affiancare l'attività assistenziale e gestionale della Clinica con una attività di ricerca e di formazione dedicata in origine, come si legge nello statuto, allo studio della medicina integrata, esteso cioè al massimo possibile di elementi forniti dalla osservazione simultanea del maggior numero di organi e di funzioni. La realizzazione di questo programma prevedeva l'assegnazione di borse di studio a giovani laureati in medicina sotto la direzione del Consiglio d'Amministrazione, composto all'origine dai Professori Brusca, Balzola, Cellerino e Vercellone, in un secondo tempo anche dal Prof. Angeli e da cinque anni a questa parte anche dal Dott. Marco Bobbio e dal Dott. Marco Pinna Pintor.

Al tema della medicina integrata, che ha improntato, sin dall'inizio dell'attività, una serie di ricerche cliniche e riunioni di aggiornamento, si è aggiunto già nel primo anno un progetto di studi e di dibattiti sulla "tecnica ospedaliera".

Dalla fine degli anni '60 a quella degli anni '70 infatti l'ampliamento della Clinica, con l'introduzione di molte innovazioni tecnologiche, offriva l'occasione di presentare alla comunità sanitaria degli amministratori pubblici e privati, dei tecnici e medici, delle realizzazioni strutturali originali (all'epoca) a confronto con la realtà nazionale. A questo scopo sono state organizzate le "Giornate di Tecnica Ospedaliera", dedicate ai nuovi sistemi di comunicazione nei reparti di degenza nel 1977, agli impianti di condizionamento nel 1979, e alle tecniche di pulizia nell'ospedale nel 1981. Gli atti di queste ultime Giornate di Tecnica Ospedaliera sono pubblicati nella rivista L'Ospedale, in allora periodico della Associazione dei Medici delle Direzioni Ospedaliere.

La proposta tematica della 4a Giornata del maggio 1981 dedicata alla pulizia degli ospedali esprimeva un certo scetticismo sulla possibilità di far fronte ai più gravi problemi dell'ospedale solo con i tecnicismi. E' per questo che è stata realizzata una ricerca di ampio respiro sulle tecniche di pulizia negli ospedali considerate come condizione fondamentale per la prevenzione delle infezioni nosocomiali - a quell'epoca endemiche nella nostra città. La ricerca si è sviluppata in 15 ospedali piemontesi in collaborazione con l'Istituto di Igiene dell'Università ed i suoi risultati, che ritengo ancora in parte utilizzabili, sono stati pubblicati nel volumetto degli atti della già citata rivista "L'Ospedale" nel 1982.
L'attenzione rivolta alle tecniche di pulizia, aspetto tanto elementare quanto essenziale nella gestione dell'ospedale, ha avuto l'importante risultato di coinvolgere il personale a tutti i livelli - dall'ausiliario al professionale al medico - in un consapevole sforzo di partecipazione ad un sistema globale di assistenza al paziente, dando la più ampia dignità anche al lavoro apparentemente più umile.
Tecnicismi e partecipazione cosciente non vanno disgiunti per una buona gestione ospedaliera.
Sarà necessario attendere 20 anni perché venga riconosciuta con apposito decreto l'importanza che le strutture pubbliche e private possiedano un minimo di requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi per poter essere autorizzate ad esercitare l'attività sanitaria, la cui efficacia sulla sicurezza e qualità delle cure, tuttavia, è ancora tutta da dimostrare.


Rileggendo l'introduzione agli atti delle tre Giornate di Tecnica Ospedaliera citate in precedenza, ho rinnovato nella mia memoria il profondo travaglio impostomi dalla necessità, in un'epoca per molti motivi turbinosa e drammatica (i cosiddetti anni di piombo - assassinio da parte delle BR del Prof Marangoni, Direttore Sanitario del Policlinico di Milano) di dedicare tutto il mio tempo, tutte le mie energie e competenze ad una struttura sanitaria riservata per sua natura ad una classe privilegiata quale era ed è almeno solo in  parte ancora la clinica oggi (1).
Costituisce motivo di grande soddisfazione personale rendersi conto che la parte migliore del proprio lavoro e dell'esperienza da esso ricavata con la gestione decantata dalle ricerche e nei simposi prodotti dalla Fondazione sia consegnata alla comunità medico-scientifica come contributo permanente e duraturo
L'attività della Fondazione si è sviluppata nel corso di un trentennio seguendo il progetto originario e con le risorse ed i risultati nella seguente sintesi:
  • Risorse: Aula, Biblioteca (> 3000 libri, abbonamento a 54 riviste), Sito Internet
  • Borse di Studio (77)
  • Organizzazione di Simposi e Corsi di Aggiornamento (106 eventi al marzo 2015)
  • Partecipazione a Congressi Nazionali e Internazionali
  • Ricerche e pubblicazioni

Ricerche, Simposi e workshops

A partire dagli anni '80 le ricerche si sono sviluppate prevalentemente in cardiologia, con contributi originali nella diagnostica non invasiva, come lo studio dell'analisi frequenziale dei tono cardiaci, la diagnostica ecografica dei soffi innocenti del bambino, il quadro ormonale nell'infarto miocardico acuto.

Dal 1985 la messa in funzione della Risonanza Magnetica ha consentito di produrre numerose ricerche sulle indicazioni e sull'appropriatezza del metodo nella diagnostica e valutazione di patologie traumatiche, vascolari e neoplastiche.

In collaborazione con l'Istituto di Clinica Medica dell'Università del Prof. Angeli ed il Reparto di Fisiopatologia Respiratoria del Prof. Cellerino, è stato condotto uno studio sui fattori di rischio di complicanze cardiache in chirurgia generale e sulle indicazioni agli esami preoperatori. Il primo studio italiano sulla verifica di qualità ed appropriatezza delle indagini di laboratorio e cardiologia, presentato e premiato al congresso della Società internazionale di Verifica di Qualità di Stoccolma nel 1990. La disponibilità di casistica propria nel Dipartimento di Cardiologia e Cardiochirurgia ha reso possibile produrre dall'inizio degli anni 90 studi sui risultati dell'angioplastica multivasale, sui fattori di rischio di mortalità, di complicazioni e dei costi in cardiochirurgia e sulla qualità dei metodi predittivi a confronto, sui marcatori del danno miocardico nell'angioplastica con palloncino, in cardiochirurgia e nell'infarto miocardico acuto.

Dal 1992 un'affiliazione alla Cleveland Clinic Foundation al fine di scambi culturali ha permesso la realizzazione di simposi congiunti e ha facilitato la frequentazione in più occasioni da parte di colleghi italiani dei reparti della Cleveland Clinic.

Dal 1992 alla fine del 2011 si sono tenuti 44 simposi con temi principalmente cardiologici e cardiochirurgici, sulla Risonanza Magnetica, sulla ginecologia e proctologia.
Dal 1995 sono stati organizzati 8 Workshops e corsi di formazione a piccoli gruppi di chirurgia anastomotica con modelli sintetici per l'esecuzione dei principali interventi intestinali in collaborazione con il St. Marks Hospital di Londra e l'UCP di Torino, ai quali hanno partecipato circa 100 chirurghi di tutt'Italia.

La Verifica e Revisione di Qualità delle cartelle cliniche effettuata nella divisione ospedaliera della Clinica Medica diretta dal Prof. Angeli, con cui è stata coordinata la ricerca, e nella clinica ha dimostrato quanto un intervento pedagogico possa migliorare la loro completezza.
Gli studi della Qualità della Vita e del profilo emozionale e comportamentale del cardiopatico operato, in particolare dei fattori di rischio di depressione postoperatoria e dell'effetto della medesima sugli esiti clinici presentato in congressi intenazionali (Anversa, Barcellona, Vancouver, Amsterdam, Praga, Torino, Milano, Roma), sono stati condotti in collaborazione con i colleghi dell'Istituto di Psichiatria dell'Università di Torino e con i ricercatori dell'istituto londinese di Epidemiology and Toprical Disease e dell'ISQua (International Society for Quality in Health Care).

A partire dal 1998 la Fondazione ha sponsorizzato studi e ricerche sulla Soddisfazione del Paziente, sulla Qualità delle Cure e sulla Sicurezza del Paziente, in particolare sui temi dell'Errore Medico e del controllo delle Infezioni Nosocomiali, in questo caso affiancando l'attività del Comitato Infezioni Ospedaliere della Clinica e in collaborazione con i CIO di altri ospedali cittadini.

Un accenno a parte merita l'attività della Fondazione in collaborazione con l'ANCE (Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri) sia sul piano organizzativo, sia come appoggio segretariale per la redazione del Notiziario di Cardiologia dal 1988 al 1993, e il sostegno dei corsi di aggiornamento per i cardiologi extraospedalieri, a partire dal 1981 sino al 2010 riconosciuti dalle ASL per l'aggiornamento permanente.

Rileggendo dopo 20 anni tutta l'attività della Fondazione, si conferma che, pur nel mutevole clima e dalle molte occasioni offerte dal cambiamento nella realtà sociale e politica e dell'organizzazione sanitaria sono state mantenute le motivazioni e sviluppato il progetto originario che brevemente riassumo:
1) Utilizzare per la ricerca e per l'aggiornamento l'esperienza tecnologica e le sue ricadute nella progettazione e realizzazione del rinnovamento aziendale.
2) Sviluppare con ricerche finalizzate le conoscenze derivanti dalla attività assistenziale effettuata da specialisti di valore;
3) Realizzare così l'obiettivo primario della multidisciplinarietà, che è il substrato reale della struttura multispecialistica della Clinica Pinna Pintor.
4) Sviluppare la collaborazione con altre istituzioni sia in Italia (Istituti Universitari e Aziende Ospedaliere) sia di altri Paesi (Cleveland Clinic, St. Mark's Hospital di Londra, Institute of Epidemiology and Tropical Diseases di Londra).
Ciò allo scopo di:
a. Estendere e rafforzare i progetti di ricerca con istituti per i quali la ricerca è un ruolo istituzionale;
b. Arricchire le casistiche e migliorare la rappresentatività dei campioni (le ricerche condotte sulla popolazione della Clinica soffrono di scarsa numerosità e presentano un bias socio-economico).

Va ricordato che in numerose occasioni le nostre ricerche, presentate in congressi internazionali, hanno meritato lusinghieri riconoscimenti e premi.


Plinio Pinna Pintor

(1) Nel maggio 1978 nell'introduzione alla III Giornata di Tecnica Ospedaliera su il "Condizionamento dell'aria nell'ospedale" affermavo tra le motivazioni: "... l'esigenza di non disperdere il patrimonio di esperienza e di studio accumulato nella Clinica in molti decenni. Ciò non soltanto per valorizzare il proprio lavoro ma soprattutto per pagare un debito verso la pubblica amministrazione e verso gli strati della popolazione meno abbiente che non ha potuto e non potrà ancora per un po' di tempo, per le spietate logiche dell'economia, usufruire della nostra assistenza per certi versi privilegiata e quindi di alto costo. Pagare questo debito significa principalmente rendere pubblica, in forma ordinata ed accessibile, quella parte della nostra esperienza che si presume possa avere valore generale per tutti gli operatori del campo specifico..."

Ultimo aggiornamento 29/04/2015
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