ITALIANO LA CRISI DEL MODELLO DELL'AMORE ROMANTICO: GIOVANNI PASCOLI E LA SUA ATTENZIONE ALL'UNIVERSO FEMMINILE
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Giovanni Pascoli |
Il contesto in cui nacque Pascoli
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Un autore che a mio parere si interessa
molto dell'universo femminile e che ha dedicato nei suoi scritti alle
donne un'attenzione del tutto particolare è certamente Giovanni
Pascoli. Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna, in un contesto
letterario che vede improvvisamente messo in crisi il modello dell'amore
romantico. Il rifiuto di questo modello si traduce in molti casi nella
violenza e nella voglia di scandalizzare; altre volte, invece, si
assiste a forme di dilatazione della sensibilità dovute anche alla
caduta di svariati tabù sessuali, con la conseguente legittimazione
della sessualità spontanea, "diversa": l'amicizia maschile e
femminile, la sessualità e l'amore diventano terreni di ricerca e di
sperimentazione psicologica.
Per capire come Pascoli affronta il tema dell'eros, bisogna analizzare la sua vicenda personale: l'infanzia del poeta è segnata da molti lutti, dall'assassinio del padre alla morte della madre, mentre la maturità è caratterizzata dai vincoli affettivi, e molto spesso morbosi, che legano Pascoli alle sorelle, soprattutto Maria.
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Pascoli, il tema dell'eros e la sua difficile infanzia | |||||
La famiglia e il rapporto morboso con le sorelle |
Lentamente, quindi, matura in lui la convinzione della famiglia concepita come famiglia d'origine ed esclusiva, costituita in alternativa al matrimonio: egli non avrà mai relazioni amorose, nè si sposerà, in quanto concepisce questi eventi come impossibili nella propria vita. | ||||
Il gelsomino notturno"
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Nella poesia pascoliana non c'è un filone dedicato esplicitamente all'amore: l'eros compare solo per vie indirette e trova espressioni simboliche, come il fiore ne Il gelsomino notturno, scritto come regalo di nozze per il matrimonio di un amico; il rapporto sessuale tra uomo e donna è solo accennato rapidamente, con l'utilizzo di un linguaggio evocativo ed indeterminato. | ||||
"La digitale purpurea"
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Ne La digitale purpurea, il tema erotico viene addirittura accostato al tema della morte: la digitale, venefica e ammaliante, viene vista come fonte di piacere ma anche di morte, è il frutto proibito della conoscenza e dell'esperienza e si presenta con tratti di evidente coloritura erotica (non per nulla è Rachele, alias Ida, ad aver toccato questo triste fiore, mentre Maria, sorella prediletta da Pascoli, è quella tra le due ad essere rimasta più "fanciullina", a non aver perso la condizione di vita iniziale). |