GEOGRAFIA

            LA DONNA NELLE CIVILTA' ISLAMICHE: IL CASO DELLA TUNISIA

 

Cartina della Tunisia

Altre immagini della Tunisia

La condizione femminile nei paesi islamici
Come ben noto, la civiltà islamica reputa la donna come una cittadina di classe inferiore, sottomessa alla volontà dell'uomo. In Algeria, per esempio, è stata applicata la svaria, la legge islamica che relega la donna in una condizione di totale inferiorità, al punto che ancora oggi molte donne sono violentate e uccise dai fondamentalisti islamici e sono costrette a nascondersi dietro a un burqah, un abito che non lascia nemmeno intravedere gli occhi.
L'eccezione della Tunisia
La Tunisia è il paese di cultura islamica che ha la legislazione più avanzata dal punto di vista dei diritti delle donne, tanto è vero che esse possono vestire liberamente e a volte riescono pure a giungere al potere. 

I riflessi della emancipazione femminile in Tunisia
La modernizzazione e i movimenti femministi non sono però riusciti a far crollare neppure in Tunisia il regime patriarcale e maschilista, e questo fenomeno si ripercuote anche sul turismo: non solo la popolazione locale, ancorata alle tradizioni islamiche, giudica sconvenienti molti comportamenti da parte dei turisti (provando nei loro confronti indifferenza o addirittura disprezzo), ma il problema dell'emancipazione femminile, già presente nella dialettica tra riformisti e integralisti, sembra essere ingigantito dal fenomeno turistico. Con la conseguenza che moltissima gente è attratta solo dal prezzo tutto compreso o dalla pubblicità dei tour operator, che mostrano la Tunisia come un'officina di abbronzatura e non manifestano attenzione alcuna per le altre risorse del paese (soprattutto per le tradizioni).

 

Il successo turistico
La Tunisia, incoraggiata dal successo marocchino, si è impegnata nel settore turistico solo alla fine degli anni Sessanta, elaborando dei piani decennali davvero ben strutturati che incentivarono l'intervento di capitali stranieri nel paese. Inizialmente irrisorio, il movimento turistico in Tunisia sta continuando a crescere costantemente, con la prevalenza di turisti europei fra i quali primeggiano tedeschi, francesi e britannici. Gli italiani sono anch'essi numerosi e rappresentano il 6% del movimento totale. I protagonisti del turismo nel paese sono  i fruitori del cosiddetto "tutto compreso", inviati in aereo dai grandi tour operator per una permanenza media di otto giorni.

 

Le aree turistiche di Djerba e Tunisi
In Tunisia le aree turistiche si concentrano principalmente presso la capitale Tunisi e nell'isola di Djerba. Nella prima area il clima è molto favorevole durante tutto l'anno, e oltre alla città di Tunisi, che dispone di un efficiente aeroporto, meritano una visita i centri balneari di Gammarth e Biserta, antiche città tunisine fondate dai fenici. L'isola di Djerba, situata di fronte a Gabès, è nota sin dai tempi di Omero; attualmente è una vera e propria oasi coperta di palme, olivi, alberi da frutta e ortaggi, le cui coste sono molto rinomate dal punto di vista turistico. Certamente le risorse turistiche non mancano alla Tunisia: l'ideale sarebbe che i turisti comprendessero che la bellezza di questo paese non è data solo dalle spiagge e dalle rovine antiche, ma anche dalle tradizioni della popolazione che ci vive.

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