Il Piano Provinciale Rifiuti 2003Cliccare qui per leggere subito l'ultimo aggiornamento (gennaio 2004) Per inquadrare l'argomento nel suo contesto, si può consultare la sezione su Democrazia e Discariche.
ll Consiglio Provinciale ha approvato il 10 febbraio 2003 un nuovo Piano Provinciale Rifiuti. Il Piano interessa in maniera rilevante Villadose e l'area a nord del paese, comprendente le quattro discariche Taglietto, il separatore con annesso impianto di produzione di CDR (combustibile derivato da rifiuti) e probabilmente altro ancora. Anzi,
il Piano interesserà Villadose per decenni. "Dall'intervento
di bonifica, dopo una ricollocazione del materiale estratto rimane a
disposizione, al fine di smaltire dei rifiuti con la metodologia della
discarica controllata, un volume di circa 600.000 m3. [...] Chiunque (Comuni, enti, semplici cittadini) poteva presentare osservazioni al Piano entro il 18 giugno 2003. Il CCCP ha inviato pertanto le proprie osservazioni alla Provincia. Le critiche del CCCP si appuntano soprattutto su tre aspetti. La prima osservazione riguarda la bassa percentuale di raccolta differenziata prevista. Il CCCP ritiene che la differenziata sia volutamente rallentata dalla Provincia, per dare modo ai costosi impianti che trattano il rifiuto indifferenziato (come il separatore) di continuare a lavorare. La seconda osservazione riguarda l'impianto di produzione del CDR, appena ultimato. Produrre CDR è in contraddizione con la raccolta differenziata, perché esso necessita soprattutto di carta e plastiche. Inoltre, dato che si ignora se il CDR avrà mercato, nel caso ciò capitasse il Piano già prevede di allargare le discariche di Villadose. La terza osservazione riguarda l'inceneritore, che la Provincia afferma di rifiutare. Ma la Provincia non ha competenza sulla decisione e, ad ogni modo, chiede già da ora che se la Regione imporrà un inceneritore in Polesine, questo tratti solo i rifiuti polesani.
La battaglia sulle "controdeduzioni" Dopo aver inviato le proprie osservazioni, il CCCP ha atteso che l'Amministrazione Provinciale preparasse le cosiddette "controdeduzioni" (in pratica: risposte motivate alle osservazioni), che vanno trasmesse alla Regione, insieme al Piano e a tutte le osservazioni pervenute. Tuttavia, nel luglio 2003 la Provincia di Rovigo comunica con una lettera alla Regione e al CCCP di aver "preso atto" delle osservazioni presentate, ma di non aver inviato alcuna controdeduzione di sorta. L'articolo 9 della legge regionale sui rifiuti (legge regionale n. 3 del 2000), però, afferma chiaramente: "Le province trasmettono alla Regione i piani adottati, unitamente alle osservazioni, alle proposte ed ai pareri pervenuti ed alle controdeduzioni sugli stessi" (il corsivo è nostro). Il CCCP, pertanto, risponde subito contestando l'operato della Provincia. Con la stessa lettera il Comitato si rivolge alla Regione e al Difensore Civico Provinciale per chiedere il loro intervento per il rispetto della legge. La Provincia, con una seconda, sconcertante lettera datata 21 agosto 2003, ribatte affermando di aver ritenuto di inviare le osservazioni alla Regione "senza controdeduzioni di sorta". Curiosamente, inoltre, scrive che le osservazioni del CCCP hanno meritato la sua attenzione, "tanto è vero che sono state trasferite (dopo attenta lettura) alla Regione". Sembrerebbe quasi la concessione dall'alto di un grande, immeritato favore. In realtà, come si è visto, secondo la legge la Provincia ha l'obbligo di trasferire le osservazioni, assieme alle controdeduzioni. Il CCCP ricorre al Difensore Civico provinciale dott. Pelizza, che contatta l'ufficio provinciale Ambiente e la Regione Veneto. Grazie a questo intervento è alla fine la stessa Regione, con una lettera datata 22 settembre, a chiedere alla Provincia di trasmettere le controdeduzioni.
Nel frattempo, il CCCP ha rivolto al Sindaco un'interrogazione per sapere qual è il parere del Comune di Villadose sul Piano, che - come detto - prevede pesanti interventi sul territorio comunale. Il Sindaco ha risposto in maniera indiretta. Nell'unico accenno al Piano che fa nella risposta, afferma infatti: "Abbiamo approvato il Piano provinciale dei rifiuti", intendendo forse che ne dà un parere positivo. L'approvazione, in realtà, è compito della Regione.
Con la delibera n. 73 del 12 dicembre 2003, il Consiglio Provinciale ha finalmente "controdedotto". Alle osservazioni del CCCP il Consiglio risponde di "condividere la possibilità di anticipare i tempi sulla raccolta differenziata puntando al raggiungimento del 50% nel 2004" (l'obiettivo fissato nel Piano per il 2004 era il 40%). Il CCCP esprime la propria soddisfazione per l'importante risultato raggiunto, che anticipa di ben due anni l'obiettivo di riduzione dei rifiuti indifferenziati (obiettivo che dieci mesi prima, nel febbraio 2003, la Provincia non riusciva a vedere).
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