Le comete osservate nel 1760 e la mancata osservazione di NGC2903
Riassumendo:
Vecchia Classificazione | Nuova Classificazione | Data scoperta | Scopritore | Passaggio al perielio |
1769 III | C/1760 A1 | 7/1/1760 | Padre Chevallier | 17 /12 / 1759 |
1759 II | C/1760 B1 | 26/1/1760 | Messier | 27 /11/ 1759 |
La seconda fu scoperta telescopicamente da Messier, non durante una per lui normale normale "caccia alle comete", ma perchè la cometa si trovò casualmente vicino ad una stella la cui posizione Messier stava determinando.
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Ma veniamo a Messier, la cui memoria é riprtata al solito nel Histoire & Memoire de l'Academie Royal de Paris, anno 1772. Questo ritardo é dovuto al fatto che fino al 1771 Messier non é menbro dell'accademia e quindi non può pubblicare memorie sotto questa veste. Le memorie relative alle comete del 1758 (quella della osservazione di M1) e di Halley sono a nome di De L'Isle, anche se prodotte da Messier.
Il nostro astronomo verso sera dell'8 gennaio, con il cielo finalmente sereno, osservando ad occhio nudo la bella costellazione di Orione, da una finestra del Collegio reale di Francia, dove allora dimorava, si accorge della cometa. Si reca di corsa all'Osservatorio della Marina ed entra subito in azione, determinandone posizione e dimensioni (36" il nucleo, 15' la chioma e 4°la coda). Si accorge anche lui che la cometa si nuove rapidamente, e stima la velocità in più di un grado all'ora.
La cometa ha comunque passato il momento della massima luminisità; é passata da parecchio al perielio e la sua luminosità e velocità di spostamento in cielo diminuiscono progressivamente e rapidamente. Inoltre nei giorni successivi spesso il tempo non é favorevole all'osservazione. Il 25 gennaio non riesce a vederla perchè in congiunzione con la Luna .
La sera del successivo 26 gennaio scopre un'altra cometa, e il suo interesse si concentra su questa. Messier osserverà ancora la cometa in questione ancora il 30 gennaio. Ulteriori osservazioni sono opera di Lacaille il 3 febbraio e di Chape d'Auteroche l'11 febbraio (vedi Histoire & Memoire de l'Academie Royal de Paris, anno 1760).
La carta é molto estesa in lunghezza e
viene qui presentata in 2 pezzi separati (più una totale).
Sono disponibili due formati diversi:
uno in BASSA risoluzione (150 dot/inch) e uno in ALTA risoluzione (300 dpi). Si consiglia di esainare le carte prima in bassa risoluzione e solo in un secondo
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Ancora una volta, come l'anno precedente, pur osservando la cometa altre due volte (la notte tra il 28 e il 29 gennaio e la notte tra il 4 e 5), tiene segreta la scoperta fino all'8 febbraio quando (secondo quanto riportato da Pingrè), De l'Isle si degna di permettere che L'Accademia sia informata. A questo punto altri astronomi osserveranno la cometa, tra i quali La Caille e de Chappe, che calcoleranno anche i parametri dell'orbita.
L'apparenta della cometa non é delle più rimarchevoli, anche se il 7 febbraio la trova della stella luminosità della h del Leone, e il giorno seguente stima la coda di 5°. Messier la segue fino al 18 marzo, quando, attraversato il Leone, e passata vicina al Leo Minor, termina di essere vista nella Lince.
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Nel mese di febbraio il Leone é nelle migliori condizioni di osservazione. A Parigi, l'11 febbraio 1760, la stella l sorge alle 15h 40 m, passa al meridiano alle 23 h 46 m, tramonta alle 7 h 53 m e alle 1 h 30 m del mattino ha un'altezza di 57° sull'orizzonte.
Messier ha sfruttato questa situazione nelle sere precedenti il periodo in questione, determiando spesso la posizione della cometa tra le 10 e mezzanotte.
Purtroppo la note tra il 10 e 11 febbraio il cielo si rasserena solo verso mattino e Messier riesce a fare la misurazione solo verso le 5h 30 m, quasi all'inizio del crepuscolo del mattino (5h 57 m), con la cometa ancora visibile ad occhio nudo ma bassa sull'orizzonte (20°).
Esegue la determinazione della posizione utilizzando la stella n.20, comoda perchè poco differente in Ascensione retta e in Declinazione dalla cometa. Peccato che tale stella si trovasse rispetto alla cometa dalla parte opposta di NGC2903, anche se ad una distanza comparabile (circa 1° e 40')!
La sera seguente (notte tra l'11 e il 12 febbraio) il cielo é sereno. Messier decide di attenderne il passaggio al meridiano per determinare la nuova posizione, ma il cielo si rannuvola completamente e per quella notte non c'é più nulla da fare.
Peccato perché:
1) La minima distanza tra la cometa ed NCG2903 si ha alle 11h 30 m di quella sera (1° circa)
b) Messier avrebbe probabilmente determinato la posizione della cometa partendo da una delle due stelle del doppietto sotto l, ben note agli astrofili che vogliono osservare NGC2903. La più luminosa delle due ha magnitudine 6,9 e più volte Messier ha utilizzato per determinare la posizione di questa cometa stelle di 7m (di cui lui stesso ha determinato la posizione, al momento o successivamente). In tal caso sarebbe passato inevitabilmente sopra NGC2903.
L'avrebbe individuata? A tutto 1760 Messier aveva osservato tra gli oggetti deboli e non ancora conosciuti solo M1, la nebulosa del Granchio, di magnitudine 8,4, mentre NGC2903 é di magnitudine 9. Quasi tutte le galassie con magnitudine superiore a 8,5 - 8,6 riportate nel catalogo non furono scoperte da Messier, ma da lui osservate dietro segnalazione di altri (sopratutto Mechain). Anche la cometa di Halley, al momento della scoperta, aveva una luminosità superiore, stimata in 5,3.
La sera dopo la cometa é ancora visibile ad occhio nudo ed é però passata oltre la stella l; che Messier utilizza più volte per determinare la posizione della cometa.
A questo punto il dilemma resta: Messier con il telescopio é passato sulla zona di NGC2903? E se é passato perché non ha visto la nebula?
Quello di NGC2903 non é un caso unico. Alcuni oggetti del catalogo di Messier sono stati precedentemente alla scoperta toccati o sfiorati da comete osservate e documentate da Messier (tra questi M65 ed M66, M74, M101).
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Copyright G.M. Caglieris @2001
Aggiornato il: 7 aprile 2001