Nel mondo catofilo un desiderio di novità prima o poi si realizza.
Occorrono conoscenza, perseveranza, passione e idee chiare.
Nikki Horner, un’allevatrice americana del Kentucky, più di una
trentina di anni fa, decise
di creare una nuova razza, accoppiando una femmina Burmese Brown con un
maschio American Shorthair di colore nero, razze da lei allevate da tempo
con successo. I primi
risultati furono però deludenti, e seguirono anni di selezione e di duro
lavoro, prima che la razza acquisisse una sua precisa identità,
distinguendosi dai progenitori che l’avevano originata. Ed ecco che
i primi esemplari di “pantera da salotto” vennero chiamati Bombay, per
ricordare l’ India di Bagheera, l’ affascinante pantera nera,
magistralmente descritta da Kipling nel Libro Della Giungla. La razza
ottenne un buon successo negli anni successivi presso la TICA e presso la
Cat Fanciers Federation. In Europa il Bombay è riconosciuto da molti club
indipendenti, in Inghilterra dal GCCF , in Germania dalla World Cat Federation e di riflesso in
Italia dalla FIAF e dall’ AFI . Nel nostro Paese, è ancora considerato
un’assoluta rarità.
Quali sono state le motivazioni, i valori, le qualità che Nikki Horner ha
voluto fissare?
Certamente, al di là di ciò che esso rappresenta, ha voluto selezionare
un gatto dall’aspetto selvaggio, che ricordasse i grandi felini ed il loro habitat : la giungla.
Il Bombay è così diventato l’incarnazione simbolica della pantera
nera, spirito della notte, dal colore che non esiste perché compenetrato
nel buio tanto da rendere invisibile la sua figura.
Proprio
come la pantera, il Bombay è elegante e splendidamente proporzionato, si
muove con passo felpato e con la sinuosità tipica di un vero felino
domestico.
Il suo mantello, più nero dell’ebano, è così uniforme e luccicante al
punto di essere definito “di vernice” . Nell’ universo felino non
esiste altra razza con tale caratteristica.
I suoi occhi dorati, larghi e rotondi sono spesso descritti come “Penny
di rame nuovo”, per il colore arancione carico, fino al giallo oro.
La testa è piacevolmente rotonda, e da qualunque punto la si osservi
dovrebbe rientrare in un cerchio. Il muso è pieno, largo, il naso è
corto, con uno stop moderato.
Il naso ed i cuscinetti plantari sono di colore nero. Le orecchie, di
media taglia e arrotondate sulle punte, sono leggermente rivolte in
avanti.
La coda è di media lunghezza, ed il corpo è incredibilmente muscoloso e
pesante per le sue dimensioni.
Il Bombay è un gatto adatto alla vita casalinga, giocherellone ed
affettuoso.
La sua passione sono le carezze, che contraccambia con incredibili
effusioni, consolidando così un vero e proprio rapporto idilliaco con il
padrone.
Evidentemente è riuscito a conservare il carattere bonario del simpatico
American Shorthair….del Burmese invece gli è rimasto il desiderio di
comunicare con le persone che ha accanto con una gamma di vocalizzi che
esterna però in maniera pacata, con toni lievi e poco insistenti.
Oltretutto non richiede cure particolari: una carezza o una spazzolata con
una pelle di daino, ed un po’ di levito di birra nella dieta per far
risaltare la lucentezza del pelo.
In questa razza è ammesso solo il colore nero, uniforme e brillante : il
Bombay è l’unico gatto in cui il 55% del giudizio in concorso dipende
dal colore del mantello!
Un gatto docile, allegro e poco impegnativo dunque, che ben si adatta a
persone amanti del gatto equilibrato con una parvenza di umore selvaggio.
Gatti di razza BOMBAY - Affisso
A.F.I.
di Arianna Gatti
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Disponibile a Genova /
Pavia
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