MYSTERI DELLA TERRA

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ATLANTIDE

La leggendaria isola di Atlantide è stata collocata dai ricercatori negli ultimi anni nei più disparati posti del pianeta.

Chi l' ha posta nell' Antartide, chi vicino alle coste della Grecia e Santorini e le altre isole sarebbero i resti di Atlantide, chi addirittura nel Mediterraneo, di fronte all' Egitto.

Io credo invece che il luogo dove possa essere esistita quest' isola con la sua civiltà possa essere ben compresa dalla descrizione fatta da Platone:

"In tempi lontani era possibile valicare l' immenso Atlantico perchè vi era un' isola che stava innanzi a quella stretta foce che ha nome Colonne d' Ercole (lo stretto di Gibilterra,n.d.r.). Ed a chi procedeva da quella, si apriva il passaggio ad altre isole; e da queste isole a tutto il continente opposto. Quest' isola si chiamava Atlantide, ed in essa vi era una grande dinastia regale che governava l' intera isola e molte altre a parte del continente... Passarono i secoli, terremoti spaventosi e cataclismi si succedettero; quella stirpe guerriera, tutta senza eccezione, sprofondava sotto la terra. Il mare sommerse Atlantide e tutto scomparve. Per questo motivo, nel mare, da quella parte, vi sono fondi bassi e fangosi, che producono grave impedimento alla navigazione. L' isola, sprofondando, a questi bassi fondali diede origine".

Questa è una pagina del "Timeo", il primo dei tre libri che Platone doveva dedicare ad Atlantide, basandosi sulle notizie raccolte in Egitto dal legislatore ateniese Solone, vissuto dal 630 al 558 a.C., nel corso di un suo viaggio in Egitto, ebbe modo di vedere, tra l' altro delle iscrizioni fatte eseguire dal Faraone Ramsete III sulle mura del tempio di Medinet Habu, che si riferivano a fatti accaduti migliaia di anni prima. Solone si fece tradurre in greco il testo di tali iscrizioni, certo di trovarsi di fronte a documenti di grande importanza. La morte gli impedì di farne uso, ma gli appunti pervennero a Platone, che, non contento e forse anche un pò scettico, si recò egli stesso in Egitto per cercare altre notizie e testimonianze.

Sempre secondo quanto scriveva Platone Atlantide era divisa in 10 zone che il fondatore della stirpe, Poseidone, divise fra le cinque coppie di gemelli, suoi figli maschi. Al maggiore, Atlante, dette la priorità sugli altri fratelli, che portavano i nomi delle zone a loro assegnate: Gadiro, Anfere, Euemone, Mneseo, Autoctono, Elasippo, Mestore, Azae e Diaprepe. La topografia della città regale era basata sul cerchio. Ogni "capitale" era racchiusa in un anello di mura, alle quali succedeva un secondo cerchio, concentrico al primo, di acqua, e poi ancora una larga fascia circolare di terra, ed ancora un altro cerchio d' acqua, ed ancora terra, ed ancora acqua, ed ancora terra. Sulle zone occupate dalle acque costruirono ponti che collegavano le terre tra loro, ed infine un largo canale che congiungeva il mare aperto con il primo cerchio d' acqua, in modo che le navi potessero accedervi come in un porto. Questa è la descrizione che ci ha lasciato Platone.

E' verità? E' fantasia? Platone ha saputo creare con sapiente gioco di prospettive l'affascinante proposta di un interesse vivo, di una viva partecipazione del nostro spirito. E' in ciò l' essenza stessa del mistero.

Scienziati di tutto il mondo si sono interessati al mito di Atlantide, sono stati scritti sulla sua leggenda più di 30.000 libri, a Parigi, nei primi anni del 1900 è stata fondata una "Società di studi Atlantiani" che ha raccolto, e continua a raccoglieredati e testimonianzae scientifiche di notevole interesse. In occasione della posa del primo cavo telegrafico sottomarino attraverso l 'Atlantico, i tecnici si sono trovati di fronte a "bassi fondali" proprio nel mare dei Sargassi.

L' archeologo americano E.H. Thompon, da ricerche fatte ha potuto constatare che un' isola con una montagna circondata da anelli concentrici di terra e canali viene raffigurata anche nei disegni aztechi dell' Aztland, l 'antica capitale azteca. Ed è notevole la consonanza di aztland con Atlantide.
Sarà solo casuale la coincidenza tra lo zone concentriche scavate da Poseidone nel cuore di Atlantide, con la struttura di città messicane preistoriche?
D' altra parte, testimonianze dell' esistenza e della fine di Atlantide si trovano negli antichi testi delle più remote civiltà:
Il testo indiano Mahabbaratan (la Bibbia Indiana, n.d.r.) narra la storia di sette grandi isole del mare occidentale, distrutte dall' arma di Brahama.
I geroglifici della piramide messicana di Xochicalco, decifrati dal francese La Plongeon, accennano anch' essi ad "una terra posta in mezzo all' oceano, distrutta e scomparsa".
Il filologo brasiliano Brolio, tradusse nel 1930 questo antico frammento pre-Maya: "Nell' undicesimo giorno Ahau Katun (indicazione dell' anno e del mese secondo il calendario dell' epoca, n.d.r.) avvenne la sciagura: cadde una pioggia violentissima e caddero ceneri dal cielo; il cielo precipitò, la terraferma sprofondò e la "Grande Madre" (Atlantide) fu tra i ricordi della distruzione del mondo". E' importante, in questa traduzione, la frase "il cielo precipitò" perchè, secondo il geologo ed astronomo austriaco Otto H. Much, la scomparsa di Atlantide fu determinata da un corpo celeste piombato sul nostro pianeta, un asteroide attratto da una inconsueta congiunzione Terra- Luna-Venere, avvenuta nell' 8.496 a. C.

La cartina dell' isola di Atlantide ed il disegno della struttura della città

Come non collegare questa data a quella della scomparsa, avvenuta appunto tra i 9 ed i 10 mila anni fa, della coltre ghiacciata che in precedenza copriva, oltre la Scandinavia, la Gran Bretagna e l 'irlanda, quasi tutta l' Europa continentale?. Ciò accadde, spiega ancora il Much, perchè la Corrente del Golfo potè raggiungere queste sponde grazie alla scomparsa dell' ostacolo che prima ne arginava il flusso: Atlantide, appunto.

RESTI ARCHEOLOGICI NELL' OCEANO ATLANTICO
Fu nel 1968 che venne annunciata per la prima volta la scoperta di resti archeologici di un tempio poco lontano da Andros, la più grande delle isole Bahamas, oltre ad una struttura stradale oggi ancora visibile al largo della costa di Bimini. Sebbene nessuna di queste caratteristiche possa probabilmente fornire una prova concreta a convincere il mondo archeologico dell' esistenza di una cultura preistorica nella regione delle Bahamas, nelle sua acque poco profonde sono venuti alla luce almeno 60 luoghi archeologicamente significativi.
Il mistero di Atlantide dunque, sarebbe celato sotto le acque dell' Oceano Atlantico, e da millenni attende di essere rivelato.

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