Le colline e le pianure

Un romanzo di Luigi Traverso


Andrea Moriondo è uno stimato professore di Storia Americana all'Università di Boston negli anni '30. Originario del Wyoming, dove è nato nella seconda metà dell'ottocento da una famiglia italiana proveniente dal Piemonte, deve ora affrontare un viaggio dalla sua città di adozione fino in California per poter riabbracciare, dopo tanti anni, la sorella, unico contatto rimastogli con le proprie origini.

Questo viaggio, affrontato insieme alla moglie Nora, sarà, prima di tutto, un percorso della memoria, attraverso il quale il protagonista rivivrà l'intera sua vita e, con essa, l'epopea di una generazione a cui gli Stati Uniti devono il proprio progresso ed il proprio consolidamento a prima potenza mondiale.

Le lotte tra i contadini e gli allevatori in Wyoming, attraverso le intimidazioni dei vigilantes e le violenze dei pistoleros; le campagne militari dell'esercito americano in Nebraska, South Dakota e Montana contro le ultime tribù indiane, fino alla Danza degli Spettri, la morte di Toro Seduto, ed il massacro di Wounded Knee; l'evoluzione della ferrovia, con le sue tratte sempre più estese fino al congiungimento dell'intero continente; l'ascesa del movimento politico Progressista e del suo più grande esponente, il presidente Theodore Roosevelt; la prima guerra mondiale per fermare l'espansionismo tedesco; la diffusione sempre più capillare e fondamentale del cosidetto quarto potere, ossia i magnati della carta stampata, fanno da sfondo a quest'avventura, in cui le vicende umane dei personaggi si fondono con i drammatici eventi che il periodo storico di transizione e formazione del più grande e controverso Paese del mondo si portò appresso.

Tutto scorre e vive attraverso la natura selvaggia e la ciclopica opera dell'uomo per soggiogarla ai suoi voleri, dalle montagne del Montana, alle colline del Wyoming e del Colorado, passando per i deserti del Nebraska alle grandi pianure degli Stati Centrali fino alle grande metropoli dell'Est, nel segno di una Nazione che si può amare o odiare, ma alla quale non si può rimanere indifferenti, rappresentando essa al meglio la Miseria e la Grandezza che l'uomo porta con sé e dentro di sé.

 

 

Capitolo Due (pdf)

 

Capitolo Diciassette (pdf)

 

 

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