ELCAN
Optical Technologies
450 Ernst Leitz Road
Midland, Ontario, Canada
L4R 5B8
La Ernst Leitz Canada ha svolto un ruolo molto
importante nello sviluppo degli obiettivi ad alte prestazioni.
Il Dr. Walter Mandler dell’Ernst Leitz Canada, fu il
primo ad usare il computer per il calcolo dei nuovi obiettivi (1955).
Egli, attraverso grandi elaboratori, utilizzava due
metodi, due programmi, che vanno sotto il nome di DLS-Method (metodo
della riduzione a minimi quadrati) e Adaptive-Method. Entrambi erano
sistemi d’elaborazione matematica, basati su modelli lineari (da questi sistemi
sono nate anche alcune varianti ma in sostanza la linearità non cambia).
Ebbene, poiché le aberrazioni ottiche non sono dipendenti in modo lineare dai
parametri di progetto o dai loro cambiamenti – diceva Mandler – è evidente che allo stato
attuale della situazione metodologica di correzione, la riduzione delle
aberrazioni in sede di progetto con il calcolatore, non può operare in modo
assolutamente autonomo, nel senso di un’autocorrezione (control loop,
d’autoriduzione errori). Per questa
ragione è ancora e sempre necessario un intervento individuale di manipolazione
dei dati, un processo d’affinamento del progetto che è lasciato all’esperienza
del progettista stesso.
Con queste filosofie, è arrivato, ai Noctilux e
utilizzando vetri a bassa dispersione agli APO.
Senza Mandler e senza la Leitz Canada, parleremmo
forse di Leica, come un fenomeno estinto da qualche tempo.
Prima degli anni 50, gli obiettivi Leitz, eccetto l’Elmar
50/3.5, non potevano competere con gli Zeiss.
Hektor, Summar, etc, ottime lenti, ma non c’era
partita con gli Zeiss Sonnar, Biogon, Hologon.
Poi, arrivò l’illustre Dr. Walter Mandler della
Leitz Canada, con i suoi Summicron 50, 35, 90, Summilux 35, Noctilux 50/1, 21,
28, 75, 90/2.8, 135/2.8.
Bisogna aggiungere che lo stabilimento canadese è
nato anche per rifornire adeguatamente le forze armate statunitensi, con le cui
commesse, Leitz, ha tirato grosse boccate d’ossigeno.
La collaborazione di Leitz Canada con le forze
armate americane, divenne così usuale da non limitarsi ai corpi macchina, le
impellenti richieste militari, infatti, portarono Mandler a sfornare per la US
NAVY: l’insuperato ELCAN-R 180/3.4 codice C-303 (da cui è derivato l’Apo-Telyt 180/3.4),
l’ELCAN-R 75/2 codice C-341, l’ELCAN-R 450/5.6 codice C-329 ed altre
superlative ottiche R. Aggiungerei, inoltre, la
N-9, una cinepresa 16mm blindata. L’esercito americano, a suo tempo aveva
adottato una versione modificata del modello M2, siglato militarmente KS-15 e
poi la KE-7A (una M4 con particolare sigillatura e tropicalizzata per
funzionare in zone artiche con temperature di –23°C e con trattamento
particolare fino a –40°C, ma anche per l’utilizzo nelle cosiddette “Desert
Areas” +50°C). Per questa macchina Mandler, sviluppò un ELCAN 50/2 a quattro
lenti, perché il Summicron con le sue prestazioni superava le specifiche del
contratto militare. La luminosità di f/2 nelle dimensioni più ridotte rispetto
al 50 Summicron, lo faceva sembrare un Summicron 35mm. Mandler si superò
quando, sempre per la KE-7, presentò un obiettivo da record, l’ELCAN 90/1 (nel
’94 Christie’s ha battuto una KE-7 con ELCAN 90/1 ad oltre ventimila
sterline!).
Per quanto riguarda il vetro, a Wetzlar, il Leitz
Glass Research Laboratory (venduto nel 1989 alla Corning Glass USA) nei suoi
crogioli in platino (metallo che non inquina l’impasto ottico) erano introdotte
“cucchiaiate” di silice variamente additivata; sensori elettronici inseriti
nello stelo di un agitatore (sempre in platino) immerso nell’impasto,
rilevavano istante per istante la temperatura di fusione del crogiolo,
riscaldato da un sistema elettrico. Con manipolazione manuale il vetro fuso era
versato in apposite piccole vaschette per essere avviato ad un raffreddamento e
poi ad una ricottura controllata. Un forno dell’ottica insomma, artigianale
all’aspetto, equipaggiato però di dispositivi costosi, precisi e raffinati.
Questo forno produceva circa dieci tonnellate di vetro l’anno (dati Leitz
tratti dal documento intitolato “Leica Lenses for Optical Excellence”, List Nr.
110-190 stampato e pubblicato il IV ‘85): vetro speciale però, e solo speciale,
utilizzato in ottiche come il Summilux-R 80/1.4. Quindi piccole quantità di
vetro, prodotte all’anno, nulla a che vedere con i grandi forni di fusione
degli stabilimenti industriali della Leitz Canada, dove era realizzata la
produzione in serie delle celeberrime ottiche Leitz. Anche oggi, a Midland,
grazie alle macchine a controllo numerico presenti nello stabilimento, si
possono produrre lenti asferiche con il sistema di molatura e lucidatura, Grinding
and Polishing, con una precisione assoluta. Leica, si è avvalsa di queste
tecnologie per i suoi obiettivi.
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Nei primi anni cinquanta, le logiche di Yalta
avevano di fatto diviso il mondo in due blocchi, la Germania fu divisa in due
parti, l’Armata Rossa occupava la Germania dell’Est ed il confine di questi due
mondi passava per Berlino. Gertrude Leitz ebbe l’intuizione e la saggezza
d’indicare come possibilità strategica, alla sua famiglia e quindi ai vertici
della società Leitz, il decentramento di moderne attività industriali (grazie
anche alle facilitazioni finanziarie del governo canadese verso quelle aziende
tedesche che investivano attraverso il programma risarcimento dei danni di
guerra) a Midland nell’Ontario, ridente cittadina sulle rive della Georgian
Bay, dove il meraviglioso blu delle acque si confonde con il blu del cielo su
cui galleggiano maestose nubi bianche; quando l’autunno arriva, il rosso ed il giallo delle foglie
caduche hanno ispirato, più degli asettici grafici, la creatività di Walter
Mandler, che nei colori di questi paesaggi ha reso incomparabile l’essenza dei
vetri “canadesi”, lontano dalle plumbee tematiche aziendali di Wetzlar, lontano
dal muro di Berlino. La guida della moderna struttura fu subito affidata a
Gunter Leitz. Non molte compagnie possono vantarsi di essere ai vertici della
tecnologia che volge già al domani, avendo ottenuto in mezzo secolo continui
successi. Come produttore di sistemi ottici ad alta precisione, la ELCAN può
oggi rispondere alla richiesta mondiale, grazie a tecnologia e automazione, ma
soprattutto al costante impulso dato da generazioni di talentuosi scienziati,
tecnici e maestranze.
E’ proprio con la caduta del muro, che la società
tedesca, nel frattempo uscita dalla proprietà della famiglia Leitz, decide di
vendere lo stabilimento di Midland alla americana Hughes Aircraft (1990), il
nuovo nome diviene Hughes Leitz Optical Technologies. Nel
1998, la Raytheon USA, impegnato nel settore tecnologico della difesa, acquista
lo stabilimento di Midland. La Raytheon, riesuma, per la ragione sociale, il
nome che Leitz usava per le ottiche militari, ELCAN, che significava Ernst
Leitz CANada. L’ELCAN Optical Technologies, continua a costruire
alcune ottiche per la Leica; il Noctilux ne è un esempio (dal 1998 la
produzione del Summilux 75/1.4 si è spostata a Solms), ma trova larghi consensi
nel settore delle alte tecnologie opto-elettroniche della difesa, già la Leitz
Canada per prassi consolidata si occupava di soddisfare i grossi ordini della
Nato, dell’US Navy, dell’US Air Force, dell’US Army e da quanti che per le
proprie forze armate o per gli impieghi commerciali e scientifici in genere,
abbisognano di tecnologie High-End.
Produce gli obiettivi per le cineprese Panavision. Ha progettato e prodotto l’IMAX, il proiettore da 70mm per schermi giganti da teatro. Sviluppa obiettivi, tecnologie satellitari per la “intelligence community”, e apparecchiature scientifiche su richiesta…basta ordinare. Bilanci alla mano, l’ELCAN, è un’azienda solida finanziariamente, da appassionati e fan Leitz, dispiace non vederla più nell’organigramma aziendale Leica. A Midland, in ogni modo, non si sono dimenticati delle radici, la via dove è situata la sede lo testimonia, il nome ELCAN ricorda sia le iniziali di Ernst Leitz sia la linea peculiare d’obiettivi Leitz, inoltre quasi come stemma araldico, si fregia di mostrare come nobile lignaggio, l’immagine di una Leica a vite completa di uno dei rari esemplari canadesi del Summarit 50/1.5.
LA STORIA – In breve
1952
– Dopo più
di un secolo di produzione ottica ad alto livello, condotta a Wetzlar in
Germania, nasce la Ernst Leitz Canada a Midland in Ontario, dove si effettua
l’assemblaggio e la produzione di fotocamere ed obiettivi.
1954
– La E. Leitz
Canada espande la produzione con prodotti che vanno ad interessare il mercato
Commerciale e quello della Difesa.
1959
– Il nome
ELCAN (da Ernst Leitz CANada) compare per la prima volta su prodotti
Commerciali, ma anche su equipaggiamenti per le Forze Armate canadesi e su
applicazioni di ricognizione aerea per la US Navy.
1960
– La Ernst
Leitz Canada progetta e produce obiettivi innovativi per il sistema Leica,
creando così un nuovo standard di qualità per il formato 35 mm.
1970
– Ernst
Leitz Canada si aggiudica un contratto per il progetto e la produzione del
nuovo sistema di proiezione 70 mm IMAX.
1983
– Leitz
Canada inizia a produrre obiettivi allo stato dell’arte per le cineprese
Panavision.
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1990
– La Hughes
Aircraft Co. acquista la Ernst Leitz Canada. La nuova Compagnia espande
ulteriormente le sue attività con il nome di Hughes Leitz Optical Technologies.
1998
– La
Raytheon Company acquisisce: l’unità produttiva della Texas Instruments di
Richardson in Texas, e la Hughes Leitz Optical Technologies di Midland. Il nome
di questo nuovo comparto del gruppo Raytheon diviene ELCAN Optical
Technologies.
2000-02
– ELCAN
Optical Technologies attraverso un marketing aggressivo, avvia un programma di sviluppo
tecnologico che combina le diverse esperienze per offrire prodotti di altissima
qualità nei settori: Telecomunicazioni, Medicali, Commerciali, Industriali e
per la Difesa.
Giuseppe
Ciccarella