Bootstrap

Il termine di origine inglese boot (o bootstrap, o più raramente booting) indica, in generale, i processi che vengono eseguiti da un computer durante la fase di avvio, dall'accensione fino al completato caricamento del sistema operativo.

Note terminologiche

Il termine originale inglese è bootstrap, da cui la contrazione boot (e termini derivati come booting e reboot), fa riferimento alla leggenda del Barone di Münchhausen e alla sua capacità di sollevarsi in aria "tirandosi per gli stivali"; l'analogia è con il fatto (solo apparentemente paradossale) che, durante il bootstrap, il computer esegue un determinato processo allo scopo di mettersi in condizione di operare (eseguire processi). In italiano si può rendere questo concetto anche come "avvio" ("riavvio"), sebbene questi termini (come i loro corrispondenti diretti inglese "start" e "restart") abbiano generalmente una connotazione meno tecnica.

Dalle espressioni boot e bootstrap anche in italiano sono derivati alcuni termini di gergo informatico come il verbo bootare (o boottare) o l'aggettivo bootabile (o boottabile) che si riferisce a un supporto di memorizzazione (per esempio un CD o un altro genere di disco) dal quale sia possibile caricare il sistema operativo all'avvio del computer (e quindi completare il boot).

Struttura del processo di bootstrap

Sebbene esistano numerose varianti sulle modalità esatte con cui avviene il bootstrap di un computer, alcune linee essenziali sono le seguenti.

All'accensione di un computer, vengono eseguiti tutti i test per verificarne il corretto funzionamento. Questa procedura viene chiamata POST (Power On Self Test). Nella maggior parte dei computer questo test viene eseguito completo con il controllo di tutti i componenti, tuttavia è possibile personalizzare il processo di verifica tramite il BIOS.

Il primo programma eseguito all'accensione di un computer è situato nella ROM del computer, e ha lo scopo principale di caricare il boot loader che eseguirà il bootstrap vero e proprio, caricando il sistema operativo del computer. La maggior parte dei boot loader offrono all'utente alcune opzioni sulla particolare modalità in cui lanciare il sistema operativo o addirittura consentono di scegliere quale sistema operativo avviare (se sul computer ne sono installati diversi).

Il boot loader passa il controllo ad un sistema operativo vero e proprio, contenuto in un hard disk o in un altro sistema di memorizzazione permanente.

La durata della sequenza è molto variabile, a seconda delle necessità di protezione dei processi richiesta ai dati gestiti dalle macchine: si va da un minuto o due nei Personal Computer, mentre nei server può essere molto lunga (i boot dei server sono comunque rari, perché vengono spenti di rado).

Nei sistemi operativi moderni questa sequenza di operazioni termina generalmente col caricamento dell'interfaccia grafica. Altri danno la possibilità di scegliere tra una modalità testuale e una grafica.

Il Reboot

L'espressione derivata Reboot (analoga a "riavviare") si riferisce alla sequenza di spegnimento e riavvio del computer.

Su molti computer questo programma è residente in una memoria non volatile identificata dalla sigla ROM che viene letta all'accensione del calcolatore.

Il reboot può essere quindi effettuato in genere attraverso tre modalità:

A differenza del boot completo, nel soft boot non vengono eseguiti tutti i test del POST perché molte verifiche essenziali, quali controllo processore, controllo RAM ecc. sono state già verificate nel primo avvio.

Le attività di riavvio comportano la perdita di tutti i dati ancora non salvati e, se tali dati riguardano informazioni di funzionamento come la posizione degli archivi (file) sul disco, può comportare anche il blocco completo del funzionamento del computer.

E' necessario effettuare con cautela la funzione di riavvio specie quando la si attua con l'interruzione della alimentazione elettrica.