IL CORPO DI LUCE

SVILUPPARE IL CORPO DI LUCE E' LA PROSSIMA GRANDE SFIDA DELL'UMANITA'....

 

Semi di Luce
Messaggi di Gesù

       Messaggio del 11.10.83

 

Gesù vi benedice nel nome della Santissima Trinità.  Io, presto, figli diletti, compirò ciò che ognuno di voi, dentro il proprio animo, sta aspettando da tempo.  Credete in Me ed Io vi salverò.

Io, il figlio di David, Io, il Cristo, Io , il figlio dell’uomo, in verità vi dico che vi salverete solamente se dentro di voi ascolterete la Mia Voce e farete la Mia Volontà; questo vi dico e dissi al mondo. Questa è la Mia Via di salvezza; oggi, però, il Padre Mio vi dà una speranza di salvezza ancora più grande: non solamente la vostra volontà sarà a guidarvi lungo il cammino della perfezione, ma anche la forza dello Spirito vi guiderà e aprirà le vostre menti alla Voce ed alla Verità del Padre Nostro.

Io vi dico, allora, per l’uomo tutto sarà facile, perché cuore e mente saranno un’unica cosa, ciò che prima vi divideva ora vi unirà, ciò che prima era in eterno confitto, ora sarà in pace per sempre.

Gesù, fratelli diletti, sa bene che ciò è difficile alle vostre orecchie ed alle vostre menti, ma, per un attimo, pensate a quale sconvolgimento la Mia venuta portò nel cuore e nelle menti degli uomini, anche dei giusti: Io venni a mettere a soqquadro le leggi del mondo, non venni a portare pace, ma venni a portare l’eterno conflitto che alberga in voi stessi.  Io misi a nudo il vostro animo, lo portai a confrontarsi con la vostra natura e l’uomo, prima di allora, mai aveva tentato ciò, perché nessuno aveva avuto il dono dal Padre di poter parlare prima con il cuore e l’anima e poi con la mente. Io solo, Io, il Verbo, parlai con la lingua dell’anima, non con quella del corpo. Finalmente qualcuno vi ricordò che non siete solo materia, ma che siete veramente i figli del Padre Celeste.

Nessuno, credeteMi, sulla Terra, nessuno, neanche il più giusto di voi può essere paragonato alla perfezione del Padre Nostro.

Ciò che a voi appare tanto difficile e tanto duro da sopportare, in realtà, credeteMi, è ben poca  cosa di fronte a ciò che il Padre Nostro ha sopportato ed ha faticato nella Sua Divina Mente, perché, sappiate, figli, voi siete il frutto del Suo Infinito Amore, ma anche del Suo Infinito Dolore, poiché, in Lui, Amore e Dolore sono tutto insieme.  Voi, dunque, figli, siete partoriti dall’Amore di Dio, ma anche dal Suo Grande Dolore. In voi vi è ciò che in Lui è: Amore e Dolore. Perché i frutti del Creato potessero restare in eterno dovevano essere partoriti da madre che gemesse, che soffrisse, altrimenti il vento avrebbe disperso tutto.

Io vi dico, ecco perché il dolore ha grande rilievo nella vostra vita: è solo dalla sofferenza che nasce la gioia ed il bene! Io vi dico, perciò, presto il mondo conoscerà non solamente il dolore, ma anche la gioia.  Dal Golgota la Luce si irradierà nel mondo intero ed allora la colomba della vita porterà nel becco il ramoscello dell’ulivo.

 Ciò che dico è arcano per voi, ma la vostra anima capisce ciò che Io dico, perché già sa, perché lei era con Me nella notte dei tempi.

Io credo che lei abbia in sé ancora la Luce di quell’alba radiosa, in cui Io le ordinai di partire verso un grembo di piccolo uomo, ma le promisi che sarebbe ritornata a Me più ricca, perché avrebbe conosciuto quel dolore che Io non le potevo dare.

Sappiate, figli, Gesù è grande solamente se voi siete grandi, è piccolo quando vi fate piccoli piccoli.

Dunque, Io non vi chiedo cose che non possiate fare, vi chiedo solamente piccole cose, che ognuno di voi avverte dentro di sé.

Voi, figli, vi sentite spesso come i più tormentati, i più addolorati della Terra, ma io vi dico che ciò dipende solamente dalla vostra ristrettezza di vedute, perché, figli diletti, Dio solo soffre e gioisce più di voi. In Me sono le vostre pene ed i vostri dolori: li ho lasciati tutti sul legno della Croce.

CredeteMi, l’uomo, presto, non piangerà più per l’uomo, l’uomo non morirà più per mano di uomo. Voi vedrete Abele e Caino passeggiare abbracciati insieme, il lupo pascolare insieme all’agnello.

Nel mese di Maria non abbandonate l’amore verso la Donna, ma cercate di essere per Lei quei figli tanto amorosi che lei ha sempre desiderato. Io vi chiedo: amateLa come Io L’amo e come il Padre L’ama e come lo Spirito L’ama, ma vi chiedo anche amate Maria perché è Donna e quindi è frutto vostro oltre che Mio.

La donna è molto più dolce dell’uomo e Maria ha voluto che le rose sbocciassero a primavera ed il loro profumo riempisse l’Universo.

Ricordate: l’Amore, quando è vero, è come profumo di rosa, riempie tutto, a tutto basta e non serve altro.

Io vi dico che il mondo sta morendo, perché gli uomini, spesso, troppo spesso, soffocano l’amore che hanno dentro di loro.

Imparate tutti quanti a dare le ali a ciò che di bello sentite dentro di voi!   Amatevi l’un l’altro, perché in ciò è la nostra e vostra salvezza.  Anche Io ho bisogno di essere salvo per mezzo vostro, non credetevi dunque inutili e succubi della Mia Volontà.   Salvatevi e salverete anche il Cristo, perché il Sacrificio non sia stato inutile; dunque, Io faccio lo stesso sforzo e la stessa fatica che voi fate nella via della salvezza, Io Mi modello ad ognuno di voi, prendo sulle Mie spalle parte del vostro fardello e ripercorro la via dolorosa, che non conduce più al Golgota, ma alla resurrezione.

Pregate come Io vi insegnai e come il Padre vi insegnò e come lo Spirito vi insegna, ma, prima di pregare, pensate a quello che è al vostro fianco; non alzate gli occhi al Cielo se prima non l’avrà fatto anche lui, non chiedete la pace al Padre, perché non potrà concedervela.

Io vi dico: Io sono in voi, in ognuno di voi, dunque non guardate in Cielo, ma guardate negli occhi di chi è vicino a voi, perché è inutile cercare altrove, quando Io sono già lì.   Se non riuscite ad essere in pace con l’uomo, come pretenderete di essere in pace con il vostro Signore?   Dunque, fratelli, amate gli altri ed amerete Me.     Così, credeteMi, è molto più facile la via della salvezza, è inutile offrire sacrifici, pregare dalla mattina alla sera, leggere le Sacre Scritture, non è chi dice “Padre mio, Padre mio…” che entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la Volontà del Padre Mio.

 

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