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LA GUERRA DEI TRENTANNI
DEL BRASILE (1624-1654)

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LA PRIMA INVASIONE OLANDESE (1624-1625).

Guerra dei Trentanni del Brasile.

L’Occupazione di Bahia.
In previsione della scadenza della Tregua dei Dodici Anni, le Provincie Unite (Olanda) fondano la West Indische Compagnie (WIC, Compagnia delle Indie Occidentali) con campo d’azione in Africa, America e Pacifico Orientale (3 VI 1621).
La compagnia fonde una stazione commerciale sull'isola di Manhattan (1623) e prepara una spedizione contro il Brasile portoghese.
Il Brasile nord-occidentale non è preparato militarmente a respingere un’invasione. Il porto di Salvador de Bahia de Todos os Santos (Bahia), sede del governo generale del Brasile fondata da 5 anni, e quello di Recife sono in grado di respingere le azioni da terra o le incursioni dei pirati ma non quelle di potenti squadre navali. Una relazione militare dichiara chiaramente che i forti di Bahia "não defendem nada".
La prima spedizione dopo essere salpata (23 XII 1624) incontra venti contrari, si riunisce a San Vinvenzo (26 III 1624) e si presenta davanti Bahia (8 V 1624). L’abile ammiraglio olandese Jacob Willekens dispone di 23 navi da guerra, 4 trasporti, 500 cannoni e 1.600 marinai; il colonnello Jan van Dorth signore di Horst guida 1.700 soldati, compresi numerosi mercenari francesi e tedeschi, qualche irlandese ed perfino alcuni portoghesi.
Il governatore generale spagnolo Diogo de Mendoça Furtado vieta agli abitanti di abbandonare la città e fa erigere una forca per i trasgressori. Il giorno successivo gli olandesi sbarcano, avvantaggiati dal possesso della pianta dettagliata delle fortificazioni. Mentre il vice-ammiraglio Pieter Pieterzoon Hein, detto "Piet Hein", con 16 vascelli attacca Bahia ed attira i difensori, altri 5 vascelli sbarcano di sorpresa 1.200 soldati e 200 marinai presso il forte Santo Antônio, che è presto preso. È inoltre saccheggiato il vicino convento benedettino.
Durante la notte gran parte della popolazione ed alcuni difensori abbandonano la città che il giorno seguente è occupata e saccheggiata dagli olandesi, mentre il viceammiraglio conquista l'isolotto roccioso all'imboccatura della baia, presidiato da 600 difensori. Diogo de Mendonça Furtado è pronto a far saltare il proprio palazzo ma è convinto dal figlio e dagli amici a desistere, è catturato e condotto ad Amsterdam assieme a 3.000 casse piene di bottino. Dei 15 mercantili armati portoghesi presenti in porto, 8 sono catturati e gli altri incendiati.
La presa di Bahia è il primo grande successo della West Indische Compagnie ma solo tre settimane dopo parte la nave con la notizia della vittoria, seguita da Jacob Willekens con gran parte della flotta ed il bottino (28 VII 1624).

La Guerra Brasílica.
Gli olandesi promettono la libertà di religione (ottenendo il ritorno di circa 200 abitanti) ed organizzano un reparto con gli schiavi neri abbandonati dagli abitanti a Bahia, ai quali nei primi mesi di occupazione si uniscono numerosi altri schiavi fuggiaschi. Tra questi si distingue per abilità combattive il capitano Francisco.
I fuoriusciti di Bahia sono guidati politicamente da Matias de Albuquerque (nato a Olinda) e militarmente da Francisco de Moura e da Marcos Teixeira vescovo di Bahia, soprannominato "Bispo Soldado" (Vescovo Soldato), convinto che la caduta della città sia il castigo divino per i loro peccati.
Marcos Teixeira pone il quartier generale presso il fiume Vermelho ed organizza 27 companhias de emboscada di 25-45 uomini, per condurre un efficace guerriglia che rende difficile l’approvvigionamento da terra. Questa nuova ed insolita tattica, imitata da quella dei nativi, è chiamata "guerra brasílica".
Le imboscate ostacolano i rifornimenti via terra e causano numerosi caduti, tra i quali il governatore olandese Jan van Dorth ed il suo successore, il colonnello Wilhelm Albert Schouten, comandante delle forze terrestri. Molto utili si dimostrano gli indigeni locali armati d’arco, efficaci contro le massicce formazioni olandesi o contro gli archibugieri in fase di ricarica delle armi, soprattutto quando i portoghesi si trovano a corto di munizioni.
Flottiglie di canoe e piccole imbarcazioni disturbano Bahia anche dalla parte del mare. In questo modo 1.400 tra portoghesi ed indios chiudono in città 2.800 avversari, tra i quali 1.600 soldati, 700 mercenari di diverse nazionalità e 500 schiavi armati. I difensori subiscono numerose diserzioni e la fame. La proliferazione dei topi obbliga il governatore a vietare la caccia ai gatti.

La Spedizione in Angola.
Frattanto Piet Hein lascia Bahia con 7 navi (5 VIII 1624) per unirsi alle 3 navi guidate da Filips van Zuylen che ha attaccato invano San Paulo de Loanda, in Angola, e lo attende per rinnovare il tentativo.
Giunto a sud del porto (X 1624), Piet Hein non torva le tre navi che lo attendono a nord, quindi attacca da solo ma è respinto. Dopo aver inutilmente cercato di convincere il locale re di Sonho ad unirsi a lui nell'attacco torna in Brasile.

La Spedizione dei Vassalli.
La notizia della caduta di Bahia giunge in Spagna quasi un mese prima che in Olanda, dando il tempo di approntare una spedizione per riconquistarla.
Dopo una difficile navigazione a punta di Padrão (29 III 1625) giunge l’ammiraglio Fadrique de Toledo Osório, nativo del Pernambuco, con 52-57 navi spagnole e portoghesi, 1.185 cannoni e 12.566 uomini tra soldati e marinai. Sono presenti 4 vascelli napoletani, il tercio del maestro di campo Andrea Caracciolo marchese di Torrecuso (830 uomini) ed un contingente di bianchi ed indigeni imbarcati a Rio de Janeiro (compresi alcuni ex-carcerati) e guidati da Jerônimo de Albuquerque Maranhão. La spedizione è chiamata "Spedizione dei Vassalli".
Bahia, presidiata da 2.300 uomini, è bombardata (dal 6 IV) fino ad ottenerne la resa (30 IV). Gli olandesi consegnano la città con tutte le ricchezze, le armi, le munizioni, le navi, gli schiavi e liberano i prigionieri, in cambio possono rientrare in Olanda con i vestiti, le provviste per tre mesi, le armi e le munizioni necessarie alla difesa. Gli ufficiali conservano le proprie spade.
Fadrique de Toledo entra in città, liberata in meno di un anno, alla testa delle truppe di Bahia, Pernambuco, Rio De Janeiro, São Paulo e quelle giunte dalla Spagna (1 V). Sono giustiziati per tradimento quattro portoghesi, il capitano Francisco ed altri ufficiali neri che hanno combattuto per gli olandesi. I corpi di due colonnelli e di alcuni capitani sono dissepolti e trasferiti in terreno sconsacrato; lo stesso giorno i frati sono inviati dal governatore a fustigare il pulpito utilizzato dal sacerdote riformato (5 V 1625).
Piet Hein rientra dall'Angola e trovando la città occupata rientra in Olanda. Poche settimane dopo giunge l’ammiraglio olandese Boudewiyn Hendriksoon, partito in febbraio, con 16 navi (26 V 1625), scopre che la città è in mano spagnola e presidiata da 50 galeoni, quindi invia parte della sua flotta in Africa occidentale e si dirige con 18 navi verso i Caraibi (1 VIII).
Fadrique de Toledo lascia Bahia (1 VIII 1625) e nel viaggio di rientro in Spagna perde numerosi vascelli a causa delle tempeste.

Boudewiyn Hendriksoon nei Caraibi.
Boudewiyn Hendriksoon saccheggia Puerto Rico ma fallisce l'assedio al castello San Felipe del Morro (25 IX - 2 XI). La spedizione procede con il sacco alle isole di Santo Domingo, Saona e Margarita (22-23 II 1626), la cattura di alcune navi spagnole, il sacco delle coste di Cuba. Gli equipaggi si rifiutano però di attaccare La Avana.
Durante il ritorno Boudewiyn Hendriksoon si ammala (26 VI) e muore (2 VII 1626). La flotta torna in Olanda (VIII 1626) in pessime condizioni e con gli equpaggi decimati dalle malattie.


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