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LA GUERRA DEI TRENTANNI
DEL BRASILE (1624-1654)

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LA PRIMA GUERRA SU SCALA MONDIALE.

Guerra dei Trentanni del Brasile.

Quando la Spagna si Muove, la Terra Trema.
I sudditi fiamminghi si ribellano contro il loro legittimo ma dispotico sovrano Filippo II d’Asburgo (1566), che ha ereditato dal padre Carlo V l’impero sul quale non tramonta mai il sole. È l’epoca in cui il tercio domina i campi di battaglia europei, in cui vige il detto "Quando la Spagna si Muove, la Terra Trema".
I fiamminghi subiscono infatti continui rovesci sulla terra, ma riportano i primi successi sul mare, estendendo il teatro di guerra alle rotte commerciali della Spagna ed alle sue colonie in Africa, Asia ed America. È la prima guerra combattuta su scala mondiale.
Le provincie settentrionali raggiungono l’Unione di Utrecht (1579), dichiarano decaduto Filippo II (1581) ed istituiscono la Repubblica delle Provincie Unite. I suoi abitanti sono chiamati olandesi, essendo l’Olanda la provincia più ricca, popolata e quella che guida la politica della piccola repubblica. Dopo l’occupazione spagnola del Portogallo (1581), gli olandesi attaccano anche le colonie portoghesi.
Questa fase è chiamata "Guerra di Fiandra" e termina con la Tregua dei Dodici Anni (1609), che è però poco rispettata fuori dall’Europa. Il conflitto riprende innestandosi alla "Guerra dei Trent’Anni" (1618-1648) fino alla pace di Münster (18 VI 1648), ed è quindi chiamato "Guerra degli Ottanta Anni" (1566-1648).
Il Brasile (prende il nome dal legname rosso Palo Brasil), colonia portoghese fin dal 1500, subisce due invasioni da parte degli olandesi, che si mantengono temporaneamente a Bahia (1624-1625) e più a lungo nella provincia di Pernambuco (1630-1654), fase chiamata "Guerra di Pernambuco" o "Guerra dello Zucchero".
La lotta per assicurarsi le risorse economiche di queste terre ha alimentato anche altre contrapposizioni (e viceversa): il cattolicesimo dei portoghesi contro la religione riformata degli olandesi; il governo monarchico contro quello repubblicano (oligarchico); il patriottismo contro il colonialismo di una compagnia privata; la libertà contro gli interessi commerciali.
I brasiliani chiamano queste invasioni "Guerre Olandesi" oppure, per la durata e la quasi contemporaneità con l’omonima guerra in Europa, "Guerra dei Trenta Anni del Brasile" (1624-1654).


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