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Echi della "Gloriosa Rivoluzione" nel Nuovo Mondo.
La destituzione di Giacomo II Stuard ha alcune ripercussioni nelle colonie americane:
Il Massachusetts istituisce un proprio governo, chiede l’autonomia (1689) e raggiunge un accordo con il governo inglese (1691), accettando un governatore nominato dall’Inghilterra ma con poteri limitati. Le leggi emanate dalla camera alta, elettiva, devono essere approvate dal re.
New York elegge Leisler (1689) che fallisce una spedizione contro il Canada ed è giustiziato, al suo posto è accolto l’inviato di Guglielmo III (1691).
Nel Maryland avvengono alcuni moti guidati da John Coode (VIII 1689), che ottiene il riconoscimento dal governo inglese (1690).
In Virginia il governatore si dimette.
I disordini nelle colonie finiscono con governi in parte approvati ed in parte
stabiliti dall’Inghilterra (1692).
Risale a quest’epoca uno dei più oscuri episodi della storia americana. Alcune
ragazze di Salem, nel Massachusetts, accusano alcuni anziani della comunità di
averle stregate (1691); dopo la confessione di alcuni accoppiamenti con il diavolo,
sono giustiziate una ventina di persone e due cani (1692).
L’Episodio di Forte Moose.
Pierre Le Moyne signore d’Iberville e d’Ardilliéres governatore di Forte Moose
(odierna Moose Factory), sull’isola di Hayes (nella baia di Hudson), salpa con 16
compagni per raccogliere viveri ma incontra due vascelli inglesi (1688). Le tre navi
sono bloccate dai ghiacci e gli inglesi sono colpiti da un’epidemia di
scorbuto.
I francesi catturano con l’inganno il chirurgo inglese. Dopo la morte di 3 inglesi in
combattimento ed altri 25 di stenti, gli 85 superstiti si arrendono e sono condotti
a Québec.
Il Massacro di Lachine.
I francesi effettuano alcune spedizioni contro i seneca, che minacciano il commercio
dell’alcool.
1.500 irochesi, alleati agli inglesi, sbarcano di sorpesa a Lachine (4 VIII 1689),
sull’isola di Montréal, uccidono 24 abitanti, catturano una novantina di
persone (ne tornano solo 46) ed incendiano 56 delle 77 abitazioni. Gli ottawa
defezionano dall’alleanza con la Francia.
Le Scorrerie Francesi.
Il 67enne Louis de Buade conte di Frontenac e di Palluau torna in Canada con la
notizia dello scoppio della guerra (IX 1689) e tenta invano di ripristinare le
alleanze con gli indiani. L’accordo di neutralità dell’America raggiunto da
Francia ed Inghilterra (1686) non è rispettato, in quanto Luigi XIV non
riconosce Gugliemo d’Orange.
I circa 10.000 abitanti della Nuova Francia fronteggiano i 160.000 della Nuova
Inghilterra. Gli irochesi possono mobilitare 3.500 guerrieri.
I francesi, che dispongono di 1.500 uomini di troupes de la marine e 2.000
della milizia, lanciano una serie di attacchi di rappresaglia contro gli
insediamenti inglesi.
Pierre d’Iberville guida 114 canadesi e 96 indiani, attacca di notte Corlaer (18 II
1690, odierna Schenectady, nello stato di New York), incendia le case, causa 60
caduti tra gli abitanti, ne cattura 25 con 50 cavalli carichi di bottino. Altre
spedizioni, guidate da Jacques Le Moyne de Sainte-Hélène (fratello di
Pierre d’Iberville) e da Nicolas d’Ailleboust, sono dirette contro Salmon Falls (tra
il Maine ed il New Hampshire), Fort Loyal (nel Portland) e nella baia di Casco.
La Reazione Inglese.
Alla conferenza inter-coloniale indetta a New York (V 1690) si presentano soli i
deputati del Massachussetts, New Plymouth, Connecticut e New York.
William Phipps governatore del Massachussetts con 700 uomini della sua colonia prende
Port-Royal (22 V 1690), in Acadia, poco presidiata, e riporta il bottino a Boston (9
VI). I francesi rioccupano Port-Royal.
Alla conferenza è deciso un attacco da due direzioni contro Montreal: via
terra le forze di New York, del Connecticut e gli alleati irochesi non riescono a
procedere oltre il lago George e si ritirano; William Phipps salpa con 4 vascelli,
una trentina di altre navi e 2.000 uomini e risale il San Lorenzo fino a
Québec (16 X), dove Frontenac ha potuto concentrare le forze francesi.
William Phipps chiede la resa ed Frontenac replica "Je nay point de
réponse à faire a vostre général que par la bouche de
mes canons et à coups de fuzil" (Non altra risposta da dare al vostro
generale che con la bocca dei miei cannoni e a colpi di fucile). Il maltempo
autunnale affonda 3 navi inglesi e disperde le altre. Dopo tre giorni di
combattimenti la temperatura diviene glaciale e gli inglesi ripiegano a Boston.
Colton Mather scrive "Pietas in Patriam", dove spiega la sconfitta come segno
divino contro i peccati della Nuova Inghilterra.
La Petite Guerre.
Le navi corsare francesi molestano le coste delle colonie inglesi. Pierre d’Iberville
incrocia le coste delle colonie inglesi e cattura tre navi avversarie (1692).
Frontenac non dispone di truppe sufficenti ad effettuare un’offensiva, si limita
quindi a contrastare le scorrerie degli irochesi e compiere piccoli raid imitando
la guerra degli indiani, con modifiche di Pierre Le Moyne signore d’Iberville. I
miliziani canadesi ed i coureurs des bois diventano abili nella guerra di
imboscate, chiamata "La Petite Guerre" (La Piccola Guerra). Tra i primi
obiettivi c’è York (1692).
Gli inglesi forniscono armi agli irochesi affiché effettuino scorrerie contro
i francesi. Il Maine è difeso dal capitano inglese Converse con 350
rangers a cavallo; sono inoltre raggiunte alcune tregue con gli indiani
abenaki (nell’inverno 1691, e nel 1693). La Virginia ed il Maryland si limitano ad
inviare aiuti finanziari a New York (1692).
I francesi attaccano i mohawk (II 1693) ma gli irochesi e gli europei guidati dal
maggiore Peter Schuyler, benché meno numerosi, vincono due scontri. Gli
inglesi riconquistano Fort Albany.
Gli irochesi, dopo aver inutilmente chiesto due volte agli inglesi aiuti militari,
chiedono una tregua ai francesi (1694). Frontenac conclude la pace dai cayuga
mentre i mohawk, gli onondaga e gli oneida la respingono.
Le scorrerie francesi colpiscono Oyster River (1694) e Casco (1696).
Frontenac con 2.000 tra regolari, miliziani ed indiani attacca gli onondaga e gli
oneida (1696) che ricevono dagli inglesi solo del grano per l’inverno. Gli onida
firmano la pace con i francesi. Gli irochesi sono rimasti con 1.300 guerrieri ed
aprono trattative separate con i francesi.
I francesi espandono i loro insediamenti verso ovest, oltre il Mississipi ed attorno
al lago Winnipeg, entrando in contatto con i sioux ed altri indiani delle pianure,
ma Luigi XIV ordina di abbandonare tutte le postazioni militari ad ovest, eccetto
Fort Saint Louis, ponendo fine al commercio delle pellicce in questa regione
(1696). I canadesi erigono un forte sul fiume Detroit.
Le scorrerie francesi colpiscono Haver Hill e Lancaster (1697). Pierre d’Iberville
costringe alla resa York (1697).
Terranova e Acadia.
Gli inglesi di Terranova si radunano a Ferryland e prendono di sorpresa
Placentia/Plaicance (1690) ma i francesi la riprendono. La città è
investita nuovamente dal commodoro Williams (1692), con 3 navi da 60 cannoni e 2
vascelli minori, che deve desistere. Anche l’ammiraglio Wheler si dirige contro
Placentia ma è ostacolato dal maltempo e si limita a saccheggiare l’isola di
Saint-Pierre.
I corsari francesi attaccano Ferryland ma sono respinti dagli inglesi guidati dal
capitano William Holman (1694). L’anno successivo 8 navi corsare riescono a
distruggere le navi e le installazioni di Ferryland (1695).
Una flotta inglese cattura Joseph Robinau de Villebon governatore dell’Acadia.
Pierre d’Iberville con una piccola flotta di fregate cerca invano di ingaggiarla,
riesce solo a catturare una fregata (1696).
Pierre d’Iberville investe forte William Henry (1696), in Acadia, ottiene la resa del
comandante Pascoe Chubb, lo distrugge e invia i 92 soldati a Boston.
Pierre d’Iberville e Brouillan governatore di Placentia ottengono la resa di Saint
John’s (30 XI 1696), capitale inglese di Terranova. Giunge una flotta di pirati di
Saint-Malò che si unisce ad Iberville, prende Ferryland, saccheggia ed incendia 36
villaggi dei pescatori inglesi della costa orientale facendo 700 prigionieri.
Broullan frattando saccheggia la costa meridionale.
Dall’Inghilterra giungono 1.500 soldati che rioccupano Saint John’s e la fortificano
(1697), respingendo l’attacco di Nesmond.
Pierre d’Iberville nella Baia di Hudson.
Pierre d’Iberville con tre navi ed 80 uomini investe Forte New Severn, nella baia di
Hudson, ma gli inglesi lo fanno saltare e fuggono (1690).
Pierre d’Iberville investe Fort York, nella baia di Hudson (1694), il cui governatore
Thomas Walsh si arrende il giorno dopo perché è a corto di legna per
riscaldarsi. La piazza è rinominata Forte Bourbon.
Pierre d’Iberville ed i suoi uomini sono inviati nuovamente nella Baia di Hudson
(1697). La nave di Iberville rimane isolata ed è attaccata da tre navi
inglesi, ne affonda due e mette in fuga la terza.
Il governatore Henry Baley si arrende dopo 5 giorni d’assedio (1697) e la baia di
Hudson è in mano francese.
La Pace di Ryswick.
La notizia della pace di Ryswick (21 IX 1697) arriva anche in Nord-America (II 1698).
I confini sono immutati ma i francesi hanno il predominio nella baia di Hudson ed a
Terranova. La Francia rende Fort Albany alla compagnia della baia di Hudson.
La guerra ha causato 650 caduti inglesi, 150 francesi e centinaia di indiani. Il
governatore Louis de Buade conte di Frontenac e di Palluau, artefice dalla difesa
della Nouvelle France, muore poco dopo (28 XI 1698). Il cavaliere di
Calliéres governatore di Montreal conclude la pace con gli irochesi
(1701).
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