Le comete osservate nel 1760 e la mancata osservazione di NGC2903

Curiosità

Le due comete del osservate nel 1760 presentano due aspetti curiosi, dal punto di vista della scoperta e della loro numerazione.

Numerazione

Innanzi tutto entrambe le scoperte portano la numerazione classica 1759II e 1759III, in quanto passate al perielio nel 1759, anche se viste solo nel 1760. Inoltre la prima scoperta é passata al perielio dopo l'altra e quindi potra il numero III, anche qui un'inversione.

Riassumendo:
Vecchia Classificazione Nuova Classificazione Data scoperta Scopritore Passaggio al perielio
1769 III C/1760 A1 7/1/1760 Padre Chevallier 17 /12 / 1759
1759 II C/1760 B1 26/1/1760 Messier 27 /11/ 1759

L'occasione della scoperta

La prima delle due comete fu scoperta ad occhio nudo la sera del 7 gennaio 1760 da padre Chevallier a Lisbona e fu riscoperta da parecchie persone a Parigi ed altrove (Olanda, Inghilterra) la sera seguente ad ochhio nudo, dopo più giorni di cattivo tempo.

La seconda fu scoperta telescopicamente da Messier, non durante una per lui normale normale "caccia alle comete", ma perchè la cometa si trovò casualmente vicino ad una stella la cui posizione Messier stava determinando.

Visibilità contemporanea delle due comete

Per un certo periodo, verso fine gennaio 1760, le due comete furono osservate contemporaneamente

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La cometa 1759 III (prima cometa 1760)

Della scoperta di Padre Chelallier a Lisbona, abbiamo già detto. La descrive a occhio nudo con la chioma più grande di Giove e Venere. Al telescopio nota subito che la cometa si sposta in cielo molto rapidamente.

Ma veniamo a Messier, la cui memoria é riprtata al solito nel Histoire & Memoire de l'Academie Royal de Paris, anno 1772. Questo ritardo é dovuto al fatto che fino al 1771 Messier non é menbro dell'accademia e quindi non può pubblicare memorie sotto questa veste. Le memorie relative alle comete del 1758 (quella della osservazione di M1) e di Halley sono a nome di De L'Isle, anche se prodotte da Messier.

Il nostro astronomo verso sera dell'8 gennaio, con il cielo finalmente sereno, osservando ad occhio nudo la bella costellazione di Orione, da una finestra del Collegio reale di Francia, dove allora dimorava, si accorge della cometa. Si reca di corsa all'Osservatorio della Marina ed entra subito in azione, determinandone posizione e dimensioni (36" il nucleo, 15' la chioma e 4°la coda). Si accorge anche lui che la cometa si nuove rapidamente, e stima la velocità in più di un grado all'ora.

La cometa ha comunque passato il momento della massima luminisità; é passata da parecchio al perielio e la sua luminosità e velocità di spostamento in cielo diminuiscono progressivamente e rapidamente. Inoltre nei giorni successivi spesso il tempo non é favorevole all'osservazione. Il 25 gennaio non riesce a vederla perchè in congiunzione con la Luna .

La sera del successivo 26 gennaio scopre un'altra cometa, e il suo interesse si concentra su questa. Messier osserverà ancora la cometa in questione ancora il 30 gennaio. Ulteriori osservazioni sono opera di Lacaille il 3 febbraio e di Chape d'Auteroche l'11 febbraio (vedi Histoire & Memoire de l'Academie Royal de Paris, anno 1760).

Carta della cometa

La carta é molto estesa in lunghezza e viene qui presentata in 2 pezzi separati (più una totale).

Sono disponibili due formati diversi: uno in BASSA risoluzione (150 dot/inch) e uno in ALTA risoluzione (300 dpi). Si consiglia di esainare le carte prima in bassa risoluzione e solo in un secondo tempo fare il download in alta risoluzione.


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Parte sinistra

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Carta Completa

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Gli oggetti Messier riportati nella carta

Come al solito, Messier riporta in questa carta gli oggetti ptofondo cielo conosciuti al momento della preparazione della stessa. Questi sono:
- M41 nel Cane Maggiore (conosciuto già da Flamsteed)
- M42 la nebuolsa di Orione
- M50 Ammasso nell'Unicorno (Monoceros), riportato da Messier come osservato il 7 aprile 1772, ma forse già conosciuto da G.D. Cassini prima del 1711.

Disegno di M41

Disegno di M42

Disegno di M50

La cometa 1759 II (seconda cometa 1760)

Il 26 gennaio 1760 la Luna é al primo quarto e nel Toro. Messier aveva già cercato invano la prima cometa la serà precedente; decide di impiegare la serata non nella osservazione di tale cometa ma nella misurazione della posizione di stelle vicino alle quali la cometa del 1759 (di Halley) si trovava il 1 maggio 1759. Infatti le sue misurazioni sulla posizione della cometa in quel giorno non si conciliavano con le osservazioni di altri astronomi.
In questa attività presso la base della Coppa (Cratere) tra la a del Cratere e la n dell'Idra, scopre macchia dall'apparenza di "una stella nebulosa di estensione assai considerevole". Riconosce che é una cometa in quanto sa, per avere accuratamente osservato quella parte del cielo in occasione della cometa di Halley, che non c'é nessuna nebula di tale grandezza in quella zona. Come ho già fatto notare, la scoperta é avvenuta questa volta casualmente e non durante uno screening del cielo alla ricreca di comete.

Ancora una volta, come l'anno precedente, pur osservando la cometa altre due volte (la notte tra il 28 e il 29 gennaio e la notte tra il 4 e 5), tiene segreta la scoperta fino all'8 febbraio quando (secondo quanto riportato da Pingrè), De l'Isle si degna di permettere che L'Accademia sia informata. A questo punto altri astronomi osserveranno la cometa, tra i quali La Caille e de Chappe, che calcoleranno anche i parametri dell'orbita.

L'apparenta della cometa non é delle più rimarchevoli, anche se il 7 febbraio la trova della stella luminosità della h del Leone, e il giorno seguente stima la coda di 5°. Messier la segue fino al 18 marzo, quando, attraversato il Leone, e passata vicina al Leo Minor, termina di essere vista nella Lince.

Carta della cometa

Sono disponibili due formati diversi: uno in BASSA risoluzione (150 dot/inch) e uno in ALTA risoluzione (300 dpi). Si consiglia di esainare le carte prima in bassa risoluzione e solo in un secondo tempo fare il download in alta risoluzione.


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La mancata osservazione di NGC2903. Un infortunio di Messier?

Tra il 10 e il 12 marzo la cometa 1769 II é passata molto vicino alla galassia NGC2903, come si può ben vedere dalla carta (visibile cliccando sull'icona di fianco).

Nel mese di febbraio il Leone é nelle migliori condizioni di osservazione. A Parigi, l'11 febbraio 1760, la stella l sorge alle 15h 40 m, passa al meridiano alle 23 h 46 m, tramonta alle 7 h 53 m e alle 1 h 30 m del mattino ha un'altezza di 57° sull'orizzonte.

Messier ha sfruttato questa situazione nelle sere precedenti il periodo in questione, determiando spesso la posizione della cometa tra le 10 e mezzanotte.

Purtroppo la note tra il 10 e 11 febbraio il cielo si rasserena solo verso mattino e Messier riesce a fare la misurazione solo verso le 5h 30 m, quasi all'inizio del crepuscolo del mattino (5h 57 m), con la cometa ancora visibile ad occhio nudo ma bassa sull'orizzonte (20°).

Esegue la determinazione della posizione utilizzando la stella n.20, comoda perchè poco differente in Ascensione retta e in Declinazione dalla cometa. Peccato che tale stella si trovasse rispetto alla cometa dalla parte opposta di NGC2903, anche se ad una distanza comparabile (circa 1° e 40')!

La sera seguente (notte tra l'11 e il 12 febbraio) il cielo é sereno. Messier decide di attenderne il passaggio al meridiano per determinare la nuova posizione, ma il cielo si rannuvola completamente e per quella notte non c'é più nulla da fare.

Peccato perché:
1) La minima distanza tra la cometa ed NCG2903 si ha alle 11h 30 m di quella sera (1° circa)
b) Messier avrebbe probabilmente determinato la posizione della cometa partendo da una delle due stelle del doppietto sotto l, ben note agli astrofili che vogliono osservare NGC2903. La più luminosa delle due ha magnitudine 6,9 e più volte Messier ha utilizzato per determinare la posizione di questa cometa stelle di 7m (di cui lui stesso ha determinato la posizione, al momento o successivamente). In tal caso sarebbe passato inevitabilmente sopra NGC2903.

L'avrebbe individuata? A tutto 1760 Messier aveva osservato tra gli oggetti deboli e non ancora conosciuti solo M1, la nebulosa del Granchio, di magnitudine 8,4, mentre NGC2903 é di magnitudine 9. Quasi tutte le galassie con magnitudine superiore a 8,5 - 8,6 riportate nel catalogo non furono scoperte da Messier, ma da lui osservate dietro segnalazione di altri (sopratutto Mechain). Anche la cometa di Halley, al momento della scoperta, aveva una luminosità superiore, stimata in 5,3.

La sera dopo la cometa é ancora visibile ad occhio nudo ed é però passata oltre la stella l; che Messier utilizza più volte per determinare la posizione della cometa.

A questo punto il dilemma resta: Messier con il telescopio é passato sulla zona di NGC2903? E se é passato perché non ha visto la nebula?

Altre mancate osservazioni

Atre due comete scoperte od osservate da Messier passarono vicino ad NGC2903, sebbene in condizioni meno favorevoli di osservazione. Sono le comete del 1762 e del 1771. Ne parleremo nelle pagine ad esse dedicate.

Quello di NGC2903 non é un caso unico. Alcuni oggetti del catalogo di Messier sono stati precedentemente alla scoperta toccati o sfiorati da comete osservate e documentate da Messier (tra questi M65 ed M66, M74, M101).

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Copyright G.M. Caglieris @2001

Aggiornato il: 7 aprile 2001