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Attenzione: La sentenza é molto lunga (circa 2 metri x 50 cm) e l'immagine completa occupa oltre 1 MegaBytes e deve essere visualizzata a settori (da sopra a sotto)
Prima parte Seconda parte Terza parte Quarta parte Quinta parte Sesta parte Settima parte Ottava parte |
A tale sentenza fa probabilmente rifrimento la canzone tradizionale A TORINO, PIAZZA SAN CARLO in cui si parla di
Gran sentenza.
Significativa a questo proposito é la citazione dell'ultima strofa "nessun difendere: nessun saprà
contro il Feroce la libertà". Angelo Brofferio, nela sua Storia del Piemonte dal 1814 ai nostri giorni , Torino, 1849, termina il capo 4° della seconda parte, dedicata al regno di Carlo Felice, con queste parole:
....Da qell'ora Felice no ma FEROCE lo dichiarò il Piemonte.
E'stata recentemente rielaborata e inserita nel CD Cantè nostre radis Vol 2, della Corale Te Valli di Saluzzo. Clicca sull'immagine per visionare il testo e ascoltarne la prima strofa.
La Geneaologia della Famiglia Bianco
La famiglia Bianco è stata una illustre progenie bargese che verso la metà
del XVIII secolo si divise in due rami. Mentre rimandiamo agli Atti (Figura 6) per la genealogia completa emersa dallo studio di due ricercatori
locali, Giorgio di Francesco e Tiziano Vindemmio, nell’Archivio della Congregazione
della Carità, Barge, Fondo Capra, presentiamo qui la genealogia riportata da A. Manno, (ne Il Patriziato Subalpino, 2 voll., Firenze, Civelli, 1895, II) a p. 284. Cliccare qui o sull'immagine
Beni della Famiglia Bianco
Le informazioni presentate negli ATTI sono desunte dai seguenti documenti (presenti nell’archivio del Comune di Barge e rintracciati grazie alla collaborazione di Giogio di Francesco) :
Presentiamo quì la riproduzione di:
Dal Libro del Trasporto
Dal Catasto dei Terreni (Valbe) 1771-1772
E' composto da oltre 150 fogli divisi in due parti:
a) Sinistra: Elenco delle parcelle catastali con descrizione, dimensioni e rendita suddivise per proprietario
b) Destra: Mappa ad aquarello
Ne diamo un esempio relativo alla Valba a pag. 15 del 1° libro, Pottera dei Carozzi (o anche Regione della Pottera dei Carozzi)
Parte Sinistra:
Le parcelle sono numerate da 197 a 224. L'estensione totale é 107 Giornate, 81 Tavole e 4 Piedi. La Rendita Catastale 2 Lire, 6 Soldi, 0 Denari, 0 Centesimi. Tutti i terreni (escluso il 224) sono di proprietà di Bianco sig. avvocato collegiato Gio Battista e fratelli, fu sig. Angelo. (Il padre e lo zio di Carlo Bianco - siamo nel 1772). La parcella n.197 é descritta come Fabbricato con Aia, la 198 come Orto, la 199 come Campo e la 204 come Riva. |
Parte Destra Si noti la chiarezza delle illustrazioni e della tipizzazione delle parcelle (Orto, Campo, Riva, Bosco, ecc.). Contiguo alle parcelle 197/198 é riportato un fabbricato (bordi in rosso) non elencato quindi nel catasto dei terreni |
Per visionare gli atti utilizzare i link seguenti:
Bianco cita Barge una sola volta e precisamente a pagina 13 del primo
volume, durante il suo lungo excursus sul banditismo. Si tratta della banda dei fratelli Bosio
Nell’Archivio Comunale di Barge esiste una copia di una sentenza della Cour de Justice Criminelle-Speciale di Torino, datata 28 gennaio 1811, che condanna a morte alcuni Bargesi, tra cui, come capofila, un Goffredo-Antonio Bosio (figlio di fu Gian Pietro, soprannominato Il Dragone, di 50 anni, Taverniere) e della conferma della stessa da parte della Corte di Cassazione di Parigi del 8 marzo del 1811. Come già detto negli Atti la coincidenza è notevole, anche se non conclusiva. |
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Clicca sull'immagine sopra per vedere il dettaglio della condanna |