“ QUID “

Volendo chiarire o analizzare l’approccio creativo del compositore musicale nell’atto iniziale della sua opera, e partendo dalla constatazione che in un ambito temporale cioè cronologico, tutto ciò che è assemblato acusticamente può ritenersi “musica”....quale scelta prioritaria attuare? quale “idea generatrice” o “idea modello” seguire? in altre parole, cosa fare? come fare? quale tipo di musica prediligere? da quale punto di riferimento partire?...avendo a disposizione infinite possibilità, quale scegliere? apro una parentesi per indicarne alcune: qualunque forma già storicamente definita ( canzone, sinfonia, quartetto, sonata, sequenza, ecc..) un titolo qualsiasi, ( che può suggerire la ricerca di descrizione acustica nel senso indicato dalla parola ), un qualunque stilema tecnico musicale ( per esempio, un tema, un passaggio accordale, un’insieme di suoni, un ritmo, un effetto acustico ecc.. ) una rielaborazione di idee già espresse in precedenza.....suoni, rumori, timbri vocali, organici strumentali, tutto può essere utile per uno spunto ideativo compositivo. Quindi, cosa scegliere? e poi, una volta scelto il punto di riferimento, come attuarlo? molto genericamente, qualunque stilema, di per sè, non basta per attuare la propria creazione che , in quanto tale, dovrebbe essere riconoscibile stilisticamente ma originale nello stesso tempo. In ogni caso, per non naufragare nel mare immenso delle possibilità infinite, vi è l’esigenza vitale o meglio identificativa di creare sì, un qualche cosa che può essere facilmente riconosciuto stilisticamente ma anche e soprattutto identificato con quel “quid” che lo differenzia e che lo rende “tuo” dal punto di vista creativo. In altre parole, la ricerca creativa non è ( mai ) finalizzata a sè stessa, il fatto di dover in qualche modo trovare una propria collocazione come autore e compositore di musica, la rende già “altra cosa”. Quando si raggiunge la consapevolezza del proprio stile, ovvero quando il compositore chiarisce a sè stesso metodologie creative, nonchè parametri stilistici propri, la ricerca termina, subentra l’elaborazione pura e semplice. Il prodotto, o meglio lo stile prodotto, è già definito con esempi precedenti, la tecnica metodologica si fà fluida, il discorso facile e ripetitivo, in altre parole, la composizione non è più frutto di tensione emotiva, o continua ricerca della perfezione stilistica, condizionata da dubbi e problemi, per il compositore è cosa acquisita e ben definita, quindi libera da pregiudizi....non più quindi ricerca stilistica, ma produzione secondo i propri stilemi.

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