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IL LINGUAGGIO PARLATO La comunicazione linguistica degli esseri umani, è ciò che permette la realizzazione di esigenze spirituali o bisogni fisici immediati. Utilizzando la parola, si attua quel passaggio di idee che induce chi ascolta, ad una risposta in merito. Dal tipo di comunicazione adottata, dipende la risposta conseguente. Ora, non sempre una stessa parola ha lo stesso significato o lo stesso impatto convincente. Molto dipende dal come e da chi viene pronunciata. Nonchè dal contesto in cui viene utilizzata. La capacità fonetica è di primaria importanza per l’essere umano, ciò gli consente di esprimere la propria personalità e la propria concezione reale o teorica della vita. Quella che comunemente viene chiamata cultura, in senso lato, è tutto ciò che un individuo accumula come esperienze e come nozioni. Naturalmente, questo implica un’acquisizione di mezzi espressivi e comunicanti che vanno ben oltre la foneticità acustica. Il linguaggio parlato, è solamente una, delle tante componenti espressive che l’essere umano ha per poter attuare o esprimere sè stesso. E’ quindi nell’insieme dei mezzi espressivi, che si rivela la cultura dell’individuo. La parola permette la comunicazione verbale e quindi l’interazione acustica. Molto spesso questa comunicazione, è un passaggio di energia repressa, priva di contenuti significanti logico linguistici. A volte, è puro gioco acustico, e sebbene sia comunque comunicazione, essa è priva di significato semantico. Il linguaggio verbale è composto da fonemi, parole, frasi, che possono essere direttamente significanti o indirettamente significanti. Ciò che voglio dire , è che l’uomo ha la capacità di utilizzare anche il linguaggio, come una sorta di codice semantico a più strati, dove molto spesso ciò che in realtà viene espresso, non è ciò che si vuole esprimere, ma ciò che si vuole comunicare indirettamente. In questo senso, vi è qualcosa di unico in ogni individuo. Non solo, anche gruppi o categorie di persone, per riconoscersi, creano un linguaggio comune, il gergo lessicale che ha la funzione di escludere chi non è in grado di decifrare tale sintesi fonetica. La comunicazione avviene per sottintesi, per eufemismi, per rimandi mnemonici, dove solamente chi già conosce ed è padrone del gergo utilizzato, può inserirsi e comunicare. Il suono fonetico vocale, è la rappresentazione immediata di ciò che si è, di ciò che si vuole, e di ciò che si vorrebbe essere. In questo senso, la capacità uditiva, è di fondamentale importanza sia per rispondere adeguatamente, in modo conforme e paritetico alle sollecitazioni acustiche nonchè semantiche di riferimento, sia per decifrare giustamente, in modo corretto e non superficiale, i messaggi, la comunicazione “profonda”, che a volte, è al di là di ciò che realmente viene espresso con il linguaggio comune adottato. Non solo, un orecchio abituato alla decifrazione acustica, può meglio filtrare il messaggio di comunicazione, capirne il “tono”, nonchè, se necessario, ignorare il messaggio stesso. |