IL CALIFFO DI BASSORA ATTO III° Canzone di Jacopo della Palude Benedetto sia ‘l giorno, e ‘l mese, et l’anno, et la stagione, e’l tempo, et l’ora, e’l punto, e’l bel paese, e’l loco ov’io fui giunto da’ duo begli occhi che legato m’hanno; et benedetto il primo dolce affanno ch’i’ebbi ad esser con amor congiunto, et l’arco, et le saette ond’i’ fui punto, et le piaghe che’nfin al cor mi vanno. Benedette le voci tante ch’io chiamando il nome di mia donna ò sparte, e i sospiri, et le lagrime, e’l desio, et benedette sian tutte le carte ov’io fama l’acquisto, e’l pensier mio, ch’è sol di lei, sì ch’altra non v’à parte. ( F. Petrarca ) Canzone di Angelica Il fido annel, che per virtù d’incanti d’involarmi a le viste ebbe valore, m’ascose agli occhi de’ sagaci amanti ma non del cieco e più sagace amore. Errai fra l’armi e fra gli armati erranti, or di me fanciul nudo è vincitore; tal che ferita da l’altrui ferita, per dar vita a chi muor, perdo la vita. M’assido a lato al giovane africano, di crudo feritor medica pia. Ei con gli occhi m’uccide, io di mia mano di curar il suo mal tento ogni via. Mentre la piaga sua chiudo e risano, sento aprirsi nel cor la piaga mia. Io languisco d’amor, di duolo ei langue: m’asciuga il pianto, e io gli asciugo il sangue. ( G. Marino ) Canzone di Ailia Rerum Deus tenax vigor O Dio, tenace forza delle cose immotus in te permanens che resti immobile in te stesso lucis diurnae tempora e stabilisci i periodi in cui s’avvicenda successibus determinans la luce del giorno largire clarum vespere dacci una luminosa sera quo vita numquam decidat perchè mai la vita venga meno sed praemium mortis sacrae ma come premio di una santa morte perennis instet gloria ci attenda una gloria perenne ( S. Ambrogio ) canto dell’arpista Vi sia musica e canto davanti a te getta alle spalle tutte le pene e volgi l’animo alla gioia fino a quando verrà il giorno in cui noi viaggeremo verso quella terra che ama il silenzio. ( Anonimo ) |