DIALOGHI

Discepolo   Maestro, crede sia possibile e utile per me studiare musica?

Maestro     Certamente, non solo ti è possibile, ma senz’altro utile e necessario, sia per ciò che riguarda la tua formazione umana, che deve essere la più completa, sia per ciò che riguarda il tuo futuro. Tu possiedi doti naturali, che se ben coltivate, ti permetteranno di ben figurare nel campo della musica.

Discepolo   A quale disciplina musicale conviene io mi specializzi?

Maestro     A tutte e a nessuna. Non è la disciplina o lo strumento musicale che deve guidarti nella realizzazione di te stesso, ma viceversa, sei tu che fai sì che con questa  o quella eventuale specializzazione esprimi meglio te stesso.

Discepolo   Maestro, cosa pensa sia la musica?

Maestro     Ciò che penso sia la musica non ha importanza, ciò che deve essere importante, è ciò che una determinata musica può dare di positivo all’essere umano.

Discepolo   Come posso riconoscere una musica positiva da quella negativa?

Maestro     Non esiste musica positiva o negativa, tutto stà nel come si propone e come si vuole accettare una determinata musica. Una elevata vibrazione acustica può determinare effetti fisici, così come un ritmo intenso può condizionare il proprio stato emotivo, ma tutto ciò rientra in quello che è l’aspetto liberatorio di “energia espansa” di cui a volte necessita il corpo, e questo è solamente in parte positivo. Ciò che veramente rende la musica utile e positiva per l’essere umano, è quella particolare proprietà, quella efficacissima possibile capacità, di essere “un mezzo”, un “tramite” formidabile, di buona comunicazione e di autentica crescita intellettuale e spirituale.

Discepolo   Dei concerti negli stadi e nelle chiese cosa pensa?

Maestro     Ogni luogo ha una sua storia e una sua funzione. Ritengo che la musica, ogni tipo di musica dovrebbe avere i luoghi adatti allo scopo. E lo scopo, è e dovrebbe essere quello di sublimare la vita stessa.

Discepolo   Maestro, cosa fà sì che la musica sublimi la vita stessa?

Maestro     Non tanto la musica, ma ciò che essa può e deve stimolare nell’animo umano. Alcune peculiarità contenutistiche o strutturali o di carattere interpretativo o storiche oppure qualità tecniche di realizzazione, sensazioni acustiche particolari, o altro ancora...possono avere il potere ( come dicevano gli antichi ) di muovere le cose. La musica, o meglio ciò che essa suscita nell’animo umano, può avere un carattere liberatorio e sublimante, “vitale”. Questo è ciò che rende utile la musica.

Discepolo   Quindi la musica come mezzo e non come fine?

Maestro     Esatto, la musica come tramite per comunicare.

Discepolo   Ma.., tutta la musica o solamente un certo tipo di musica?

Maestro     Vedo che sei un po’ testardo....ti risponderò provocatoriamente...tutta la musica!....certamente non quel tipo di musica che non risponde alle esigenze richieste dall’essere umano in quanto ricevente. La musica è come un interprete che, posto fra due persone, di lingua diversa, traduce e trasmette il messaggio parlato tra l’una e l’altra. Ma, l’interprete deve tradurre nella lingua compresa dal ricevente e non tradurre in una lingua non capita da esso. Se la musica non è compresa o rifiutata, non è certamente per demerito di essa, ma in quanto non rispondente o non in sintonia con ciò che il “fruitore” desidera in quel momento, in quel luogo e da quel tipo di musica.

Discepolo   Maestro, un’ultima domanda, si può vivere senza musica?

Maestro     No!!! come ti ho già spiegato! la musica è vita, i suoni, le sensazioni acustiche, le composizioni musicali sono parte integrante dell’uomo e del genere umano, fanno parte di esso come tu ne fai parte!

Discepolo   Ora devo andare.....arrivederci Maestro....

Maestro     Mmm.....chissà perchè ho detto no usando quel tono....potevo benissimo rispondere più pacatamente....

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