Convegno 8 ottobre 2005

PROGRAMMA

8,30 - 9,00 Registrazione partecipanti
9,00 - 9,30 Saluto delle Autorità

9,30 - 9,50 GIULIA MAZZA VIMERCATI
Testimonianze di storia e di vita
9,50 - 10,10 ALFREDO PAPALE (SVC)
Aspetti e personaggi della società di Campertogno ai tempi di Pier Celestino Gilardi
10,10 - 10,30 FRANCA TONELLA REGIS (SVC)
Documenti per una biografia di Pier Celestino Gilardi
10,30 - 10,50 ENRICA BALLARE’ (SVC)
Testimonianze a Campertogno di Pier Celestino Gilardi

10,50 - 11,20 Coffee break

11,20 - 11,40 ANGELO MISTRANGELO (Critico d’arte "La Stampa")
Pier Celestino Gilardi e le mostre alla Promotrice
11,40- 12,00 CASIMIRO DEBIAGGI (SVC)
L’opera di Pier Celestino Gilardi al Sacro Monte di Varallo
12,00 - 12,20 DONATELLA MOSSELLO RIZZIO (SVC)
Pier Celestino Gilardi nella Pinacoteca di Varallo

12,20 - 13,00 Discussione

13,00 - 15,00 Colazione - Visita guidata al Museo di Campertogno

15,00 - 15,20 PIERA MAZZONE (BCFCV)
Pier Celestino Gilardi nella stampa locale
15,20 - 15,40 VIRGINIA BERTONE (GAM Torino)
Pier Celestino Gilardi nelle collezioni della Galleria Civica di Arte Moderna di Torino
15,40 - 16,00 GIUSEPPE LUIGI MARINI (Storico dell’arte)
Sfortuna critica e fortuna collezionistica di Pier Celestino Gilardi

16,00 - 16,30 Discussione - Conclusione dei lavori

Moderatore: LORENZO DEL BOCA
Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti

Abbreviazioni:
SVC = Società valsesiana di Cultura
BCFCV = Biblioteca Civica "Farinone-Centa" di Varallo
GAM = Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino

Si ringraziano:

Regione Piemonte
Galleria d’Arte Moderna di Torino
Pinacoteca di Varallo
Fondazione Banca Popolare di Novara
Archivio di Stato di Vercelli, Sezione di Varallo
Ing. Vittorio Baldini
Ing. Luciano Calderini

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In occasione del Convegno, in Pinacoteca a Varallo,
nella sala dell’Ottocento dedicata a Pier Celestino Gilardi
si potranno ammirare le opere del pittore
comprese quelle fino ad ora mai esposte al pubblico

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ANNULLO FILATELICO
Il giorno 4 ottobre, presso il Teatro Comunale di
Campertogno, funzionerà un Ufficio Postale
temporaneo dotato di annullo speciale commemorativo

CENNI STORICI E BIOGRAFICI

Pier Celestino Gilardi, nato a Campertogno il 16 settembre 1837 e morto a Borgosesia il 4 ottobre 1905, discendeva da una famiglia di scultori del legno.

Dopo aver frequentato la Scuola Barolo di Varallo, raggiunse uno zio intagliatore che si era trasferito in Savoia, ma, attratto dalla pittura, tornò in Italia per seguire, a ventitré anni, all’Accademia Albertina di Torino, il corso di Andrea Gastaldi, del quale, all’inizio della carriera, condivise l’interesse per il tema storico.
Le sue prime tele, infatti, sono Cavour (1862), La morte di Andrea del Sarto, esposta nel 1863 alla Promotrice di Torino, Bruto aspetta l’ora della congiura. Completò gli studi a Firenze e a Roma.

Nel 1870 accettò la cattedra di Disegno e Plastica, offertagli da Quintino Sella, alla Scuola Professionale di Biella. Dopo tre anni tornò a Torino per diventare insegnante aggiunto all’Accademia Albertina e più tardi (1885) professore ordinario al corso di Disegno. Infine gli fu affidata la cattedra di Pittura (1889), quella che era stata del suo maestro Gastaldi.

Partecipò a molte esposizioni italiane e straniere, a Torino, Milano, Venezia, Berlino, Monaco di Baviera, Parigi, Glasgow, Anversa, Londra, Leningrado, specialmente alle mostre della Promotrice di Torino.

Dopo gli iniziali soggetti storici, Gilardi si dedicò a soggetti di genere, e questi ultimi Io portarono al successo. Fu apprezzato per la precisione descrittiva sia degli ambienti esterni che interni, ma anche per la pregevolezza delle sue invenzioni. Nella sua pittura i toni non sono epici, e nemmeno eroici, non sono drammatici o tragici. Le sue storie sono vive e il suo linguaggio è accattivante. Pier Celestino Gilardi fu anche un efficace ritrattista e un valente decoratore di numerose chiese italiane, svizzere e francesi.

Sono conservati alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino Hodie tibi, cras mihi, Una triste notizia (1874), Al kyrie (1875), Peccato di desiderio (1876), Sbadataccio (1883); mentre sono presso la Pinacoteca di Varallo Renaiuolo sul Po, Canzone di Primavera (1892) e numerosi ritratti di noti personaggi dell’epoca.

Tratto dalla Brochure / Invito al Convegno