Sestri Levante

Testi e foto talvolta saccheggiati e adattati da me da Guida De Agostini e materiale APT

E' un centro di soggiorno balneare della Riviera di levante, situato nella pianura alluvionale che si allarga alla foce del torrente Gromolo e sull’istmo che congiunge alla terraferma il promontorio roccioso detto localmente ‘Isola’.

Chiude ad oriente l’arco del Golfo Tigullio ed offre con la sua natura pittoresca, i suoi incomparabili tramonti, le sue colline, le sue vaste insenature in una successione di scogliere e recessi marini la più tipica espressione del paesaggio ligure.

Gode del privilegio di due spiagge: vaste, arenose ed in dolce declivio. La vegetazione è varia e rigogliosa: pini, palme, ulivi, oleandri formano delle grandi oasi di verde nei giardini ed ombreggiano magnifici viali ove si affacciano grandi alberghi e trattorie tipiche.

La vicina frazione di Riva Trigoso offre una vasta spiaggia arenosa, fondali limpidissimi e pittoresche scogliere.


CENNI STORICI

Il nucleo originario dell’abitato sorse in età medievale sulle pendici dell’ isola rivolte verso l’istmo, in posizione naturalmente fortificata; in epoca successiva, specialmente dopo il sec.XV, si protese verso la terraferma saldandosi con un altro nucleo sorto a sud della foce del corso d’acqua.
Lo sviluppo moderno ha portato la cittadina ed estendersi nell’interno, lungo il
Gromolo e la via Aurelia e lungo la spiaggia al di là del porto, con un elegante quartiere, fino al confine con il comune di Lavagna.

Il porto turistico di Sestri Levante è stato ricavato all’estremità orientale della baia della Favole, a ridosso del promontorio dell’Isola.

Tracce di frequentazione protostorica, rinvenute sul promontorio sestrese, indicano che la zona vide la presenza umana almeno a partire dall’età del Ferro. il primo insediamento venne fondato dai Liguri Tigulli e chiamato Segesta o Segeste; ebbe notevole importanza in epoca romana, ma decadde completamente sotto le invasioni barbariche.

Appare citato per la prima volta nel 909 in un diploma di Berengario I, che ne confermava il possesso alla basilica di San Giovanni di Pavia. Compreso nella contea di Lavagna, dopo la sconfitta dei Fieschi (1133) passò a Genova, che nel 1145 acquistò dall’abbazia di San Colombano la parte più alta e vi costruì un castello.
Nel 1170 partecipò, con navi proprie, alla guerra contro Pisa, e due anni dopo fu occupato temporaneamente dai Malaspina e dai Fieschi. Podesteria di Genova nel 1212, fu occupato da Castruccio Castracani (1327), subì l’invasione e il dominio dei Visconti (1365) e fu coinvolto nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini e nelle lotte (sec.XV) tra le fazioni che facevano capo alle grandi famiglie genovesi.
Respinto il tentativo di occupazione dei Veneziani (1432), fu saccheggiato dai pirati nel 1542 e nel 1607. Seguì poi le sorti di Genova, sotto il governatorato di
Chiavari, e nel 1817 fu annesso al regno di Sardegna.

Vi soggiornarono poeti come Byron, Shelley, scrittori come H.C. Andersen che ne lasciò una descrizione ammirata nel suo viaggio in Italia.

Sono ancora visibili sulle alture alcuni torrioni d’avvistamento che anticamente servivano a segnalare mediante fuochi gli assalti dei corsari turchi e barbareschi, molto frequenti sulle nostre coste.

Particolarmente ricca di tradizioni la frazione di Riva Trigoso, dove venivano costruiti i famosi "leudi", detti appunto "leudi rivani" (imbarcazioni a vela latina utilizzate per il commercio del vino e dei formaggi con l’isola d’Elba e la Sardegna).

Nell' Ottocento marinai e pescatori originari di Riva Trigoso fondarono la città di Santa Cruz di California (USA), dove ancora oggi si parla il dialetto rivano.

Attualmente Riva Trigoso, oltre alle attività turistiche è sede di una importante industria navalmeccanica da cui sono uscite navi che solcano i mari di tutto il mondo e che vengono varate secondo il metodo tradizionale e suggestivo dello scalo.

MONUMENTI

S. Maria di Nazareth Piazza Matteotti Edificio deI 600 con facciata neoclassica;
all’interno
Crocifisso ligneo medioevale proveniente dalla Chiesa di S. Nicolò.
Numerose
tele di epoca barocca, una Pietà lignea del Maragliano.

Oratorio di S. Caterina (1578) Via Penisola Levante.
Quasi completamente distrutto dai bombardamenti aerei del 1943.

S. Nicolò dell’isola (1151) Via Penisola Levante. Chiesa romanica a tre navate con alcuni elementi gotici.
Per la visita rivolgersi al Parroco di
S. Maria di Nazareth.
Allo stesso Santo era dedicata la chiesa di
S. Nicolao di Pietra Corice, attualmente in rovina, collocata sul monte Vasca in territorio del Comune di Castiglione Chiavarese.

S. Pietro ad Vincula (1610) Vico Macelli. Con arredi del XVII e XVIII secolo e pregevoli tele seicentesche.

Chiesa e Convento dei Frati Cappuccini (1688) Salita Cappuccini.
Con
pale d’altare del Piola e del Fiasella. Antico presepe ligure.

S. Vittoria di Libiola (1031) Chiesa romanica, con rifacimento barocco.

S. Andrea di Rovereto (1028) Cappella con annesso ossario, nel quale sono tuttora custoditi i resti delle vittime delle epidemie di peste del XVII secolo.

S. Stefano del Ponte Chiesa medioevale con rifacimenti barocchi, nella quale è custodito il "Cristo Nero".

In Via XXV Aprile tipico "carrugio" e portali in ardesia del XIV secolo.

Pinacoteca Rizzi Via Cappuccini Ricca collezione di pittori fiamminghi e ceramiche liguri.

Palazzo Fieschi nella frazione di Trigoso Tipica villa patrizia genovese nella quale ha sede il Consorzio Artigiano Ligure Artistico, denominato C.A.L.A. Fieschi.

Numerose altre ville patrizie, purtroppo non visitabili, sono sparse su tutto il territorio sestrese.

GASTRONOMIA

Tipico della città è il "Pesto", salsa composta da basilico, aglio, pinoli, formaggio sardo e olio d’oliva, che viene utilizzato in diversi piatti.

Il "Bagnun", al quale è dedicata una annuale sagra a Riva Trigoso, è una zuppa di pesce povera a base di acciughe.

La "Farinata", a base di ceci e i "Testaieu" (focaccine cotte nei testi di terracotta prodotti artigianalmente) costituiscono cibi "poveri" da assaggiare.

Oltre ai ristoranti della costa, tutti di ottimo livello, è consigliabile fare la conoscenza con le tipiche trattorie dell’entroterra, particolarmente economiche (S. Vittoria, Loto, S. Bernardo, Casarza Ligure, Bargonasco, Bargone).

ARTIGIANATO E PRODOTTI LOCALI

Esistono centinaia di artigiani, il cui campo spazia dalla lavorazione dei modelli navali all’allestimento di strutture e attrezzature alberghiere. Sono presenti ceramisti, ebanisti, ardesiaci.

Sintesi di queste attività possono essere ammirate presso il già citato Consorzio C.A.L.A. Fieschi nella frazione di Trigoso (Via Pestella).

Ancora conservata l’attività peschereccia con circa un centinaio di addetti; suggestivo il mercato del pesce che si tiene all’inizio di Via Pilade Queirolo.

Il mercato settimanale di merci varie che si tiene il sabato in Piazza Aldo Moro con i suoi 120 banchi è il più grande della riviera.

In località S. Vittoria alcune grosse attività vivaistiche meritano una visita.

ESCURSIONI

N. 1 - Penisola di Sestri Levante

(parco dei Castelli privato m. 30 difficoltà nessuna) - Da S. Maria di Nazareth a S. Nicolò si entra nel parco dell’Hotel dei Castelli, ricostruzione di un’antica fortezza genovese del 1145;
ricchissima
vegetazione mediterranea con rari esemplari di quercia da sughero e di euphorbia dendroide; nel punto più alto la torre Marconi dalla quale furono effettuati i primi esperimenti di navigazione radiocomandata, attualmente sede del Gruppo Radio Amatori del Tigullio.

N. 2 - di Punta Manara

(h. 1.30 difficoltà nessuna) Da Vico del Bottone che si dirama da Via XXV Aprile, si sale sino al semaforo di Punta Manara, con ampio panorama su tutto il Golfo del Tigullio e sulla VaI Gromolo e VaI Petronio; dopo aver superato il semaforo a picco sul mare (torre di avvistamento di epoca medioevale) si può, deviando a destra, scendere verso l’antico borgo di Ginestra con casa torre e case fortificate, oppure deviare a sinistra per giungere in Via Fascie o in Via della Chiusa attraverso il Castellaro (insediamento preistorico ligure).

N. 3 - S. Anna Costa Rossa

(h. 1 .30 facile) - Al termine di Via Antica Romana Occidentale si inizia un sentiero che passa tra il rio del Fico e il Campeggio S. Anna; tale sentiero sale sino alla chiesa di S. Anna del XVI secolo (ruderi) e presenta cinque ponti romani con rifacimenti medioevali, ben conservati.
Tale tracciato è l’antico tracciato della
Via Romana "Aemilia Scauri". Poco prima dei ruderi di S. Anna (seguire il segnavia) il sentiero sale sulla destra in mezzo alla pineta, sino a raggiungere Costa Rossa, da dove è possibile ridiscendere a Sestri Levante passando per S. Bernardo.
Proseguendo oltre i ruderi di S. Anna è possibile ridiscendere a
Cavi di Lavagna, attraverso altri due ponti romani.

N. 4 - Loto Sambuceto

(45 min difficoltà minime) - Dalla frazione di Loto, attraverso un percorso panoramico tra vigne e uliveti si raggiunge il paesino medioevale di Sambuceto, in comune di , che è un tipico insediamento ligure.

N. 5 - S. Vittoria Rovereto Libiola

(30 min qualche difficoltà nel tratto finale) Partendo dalla chiesa di S. Vittoria (1031) che presenta al suo interno molti reperti medioevali con un piccolo museo, si sale sino a raggiungere la chiesa di S. Pietro in Libiola superando un ponte medioevale, raggiungendo poi l’abitato di Libiola, ove è notevole la casa medioevale (Lambruschini) con cripto portico.

Libiola è sede di miniere sfruttate già all’epoca romana, nelle quali è possibile reperire oltre 50 specie di minerali; un vero paradiso per gli appassionati. Si raccomanda una visita alla raccolta mineralogica di Tassani.

N. 6 - Tassani Bugine

(h. 2 nessuna difficoltà) - Attraverso questo sentiero, deviando a sinistra, sopra l’abitato di Tassani si raggiungono le fonti del torrente Gromolo, vera oasi naturalistica per fauna e flora, con presenza di molte specie di animali e vegetali rare.

N. 7- Tassani Bargone

(h. 1.30 qualche difficoltà) - Deviando a destra dopo l’abitato di Tassani si passa sotto una imponente parete di roccia manganesifera e dopo aver toccato i ruderi di un’antica fortificazione in pietra nera in località Campo Arbaceo si raggiunge Bargone in Comune di Casarza Ligure, ove si raccomanda la visita al borgo fortificato detto Costa.

N. 8-9 - S. Margherita di Fossa Lupara Bruschi Tassani

(h.1 difficoltà nessuna) Partendo dalla Chiesa di S. Margherita di Fossa Lupara (elegante piazzale in mosaico alla genovese di ciottoli marini) si raggiunge l’insediamento monastico dei Bruschi e attraverso la pineta la località di Tassani, sede di colorati affreschi di artisti liguri contemporanei.

N. 10 - Riva Trigoso Torrione Punta Baffe Casaggiori

(h. 1)- Partendo nei pressi del cimitero di Riva Trigoso si percorre un ampio e ben tenuto sentiero si raggiunge poi il torrione di avvistamento dal quale venivano segnalate le incursioni dei pirati saraceni.

FESTE

Premio ‘Andersen’ per la fiaba (giugno).

Patroni San Nicolò (6 dicembre) e San Giovanni Battista (24 giugno); festa più importante seconda domenica di luglio (Madonna del Carmelo) e di agosto (trasfigurazione di Cristo).


Torno a Casa