Finisterre
(Cabo Fisterra )

 

Arrivati a Santiago sarebbe poco saggio non proseguire fino a
Capo Finisterre, estremo punto occidentale dell'Europa affacciato sull'Atlantico.
 
  Finisterre dista circa 130 Km da Santiago e si raggiunge attraversando vaste foreste di eucalipti lungo strade quasi deserte che seguono ogni bizzarria della costa
Il paesaggio marino è a fiordi, dove la marea sale e scende a vista d'occhio, allagando e liberando, ritmicamente, spiagge fangose.  
  I villaggi sono tipici di pescatori, con qualche pretesa di balneazione. Pescherecci e "Pulperie" dappertutto. (la Pulperia è il tipico locale dove tipicamente si serve il POLPO, di cui l'oceano è ricco, in tutti i modi possibili). Abbondano pesci, crostacei e molluschi di oceano.

Incastonata in fondo a un porto c'è perfino un' incredibile e nerissima fonderia stile Russia anni '50.
Non c'è fumo. Forse non funziona; ma allora a cosa serve tutto quel carbone nel cortile ?

Finisterre, come dice il nome stesso (Finis Terrae = Fine della Terra) appare nei giorni di nebbia come un luogo terribile:
accanto alla Croce ed al cartello che indica il toponimo "
Costa Della Morte" si osserva la scogliera strapiombante per un centinaio di metri in un'acqua plumbea che non si distingue dal cielo, vicinissimo.
Il faro gira seguendo i sui tempi, e il corno da nebbia urla il suo "attenti!" alle barche che, incaute, si avvicinano troppo alla costa.
 
Il fascino di Finisterre è questo: è il fascino dei romanzi di balene di Melville !

PS: Forse mi sono fatto prendere un po' la mano.
Quando c'è il sole, è così:

 


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