Altri artisti della famiglia Gilardi

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GILARDI Pietro
Pittore (1679-1730) comunemente ritenuto milanese.
Il Tonetti avanza però la supposizione che appartenga alla famiglia dei Gilardi di
Campertogno.

Ad avvalorare tale ipotesi può contribuire il fatto che i suoi due maestri Federico Bianchi e Paolo Cazzaniga eseguirono opere nel Sacro Monte di Varallo e il Cazzaniga inoltre dipinse un quadro per la collegiata varallese di S. Gaudenzio.

Successivamente il Gilardi fu anche allievo del Franceschini e di Gian Gioseffo del Sole a Bologna. Egli si distinse soprattutto come vivace ed estroso affreschista.

Eseguì la festosissima decorazione interna del duomo di Monza, nel 1712 affrescò le Nozze di Cana nel monastero di S. Vittore a Milano, nel 1715 la volta dell’oratorio dell’Angelo Custode con una vorticosa proiezione di figure, e l’affresco già sulla volta di S. Giovanni Decollato, ora nel Palazzo dei Giureconsulti, che sembra preannunziare i luminosi cieli tiepoleschi.
Nello stesso anno affrescò la Caduta degli Angeli ribelli sulla volta della Sala Borromeo nella Biblioteca Ambrosiana. Altri affreschi eseguì nella 14’ cappella del Sacro Monte di Varese.

Tra i suoi quadri si notano particolarmente quello dell’altare della Madonna in S. Francesco di Milano ed uno nella cappella maggiore in S. Marco di Pavia.


Paliotto di altare
(cliccare sula foto per ingrandire)

GILARDI Giovanni Scultore in legno di Campertogno, attivo nella seconda metà del Settecento, figlio di Giuseppe il Vecchio. Lavorò col padre in Valsesia, nella valle d’Aosta ed in Francia.
Tra le molte opere assegnate tradizionalmente ai Gilardi, oltre ai celebri altari valdostani ritenuti opera di Giuseppe il Vecchio, vi è anche lo stupendo altare ligneo della chiesa di S. Marta in
Campertogno eseguito verso il 1772.
Per ragioni cronologiche questo altare potrebbe essere attribuito a Giovanni Gilardi.
Leggero e fantastico nell’elegante mobilità delle linee, nella finezza degli intagli e nella delicatezza della colorazione, è un vero capolavoro di rococò valsesiano.
Dello stesso suo autore deve pure essere il vivace, ondeggiante tabernacolo scolpito ed intagliato della Madonna delle Pose a Riva Valdobbia.

 

GILARDI Giuseppe (detto "il Vecchio")
Uno dei primi tra gli scultori in legno che per più di due secoli uscirono dalla famiglia dei Gilardi di Campertogno. Lavorò preferibilmente in Francia a Moutier verso la metà del Settecento. Ma con ogni probabilità è da identificare con quel Gilardi di Campertogno che nella prima metà del secolo fu assai attivo in Valle d’Aosta, eseguendo i più monumentali e famosi altari lignei di quella regione.
Sue opere devono dunque essere il superbo e pesante altar maggiore della chiesa di Issime nella valle del Lys, di gusto ancor seicentesco, scolpito, dorato ed ornato di ben 182 statue ed angioletti, il famoso e scenografico altar maggiore della chiesa di Antagnod in vai d’Ayas, ancor più ricco del precedente per sculture, intagli e dorature, eseguito tra il 1700 ed il 1713, i primi due altari a sinistra ed a destra nella chiesa di Brusson, compiuti tra il 1706 e il 1714, ed infine quello di S. Antonio nella chiesa di Sisan, sempre in valle d’Ayas, del 1740.
Opere tutte che denotano, oltre ad una notevolissima abilità artigiana, uno spiccatissimo senso decorativo, tanto da farne degli esempi tra i più alti ed espressivi di arte sacra popolaresca del Settecento piemontese.

GILARDI Antonio
Mastro costruttore ed architetto di Campertogno, operante nel secolo XVII. Nel 1661 costruì le prime due cappelle della chiesa parrocchiale di Portula nel Biellese.

GILARDI Antonio
Pittore dell’Ottocento, di Campertogno, eseguì il quadro del Crocifisso nella parrocchia del suo paese.

GILARDI Carlo Rocco
Architetto e stuccatore di Campertogno, attivo nella seconda metà del secolo XVII.
Nel 1660 diede il disegno dell’oratorio della Madonna del Carretto a Guardabosone, ove pure eseguì i pregevoli stucchi ed altre decorazioni.
A spese del marchese di Invero eseguì la decorazione in stucco dell’Altare di S. Antonio da Padova nella parrocchia di Invero.

GILARDI Costanzo
Forgiatore in ferro (Piode 1889 - Torino 1964). Col fratello Mosè fondò e mantenne per circa quarant’anni a Parigi una bottega di lavorazione del ferro battuto che divenne ben presto rinomata, tanto da esser ritenuta una delle migliori aziende del genere nella metropoli francese per la finezza e l’eleganza di esecuzione e l’originalità dei prodotti. A questa si rivolgevano molti costruttori, celebri architetti ed ambientatori.


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