localita' | arrivo | partenza |
empoli | 07.25 | |
altopascio | 07.45 | 07.50 |
piglionico | 09.30 | 09.45 |
rifugio rossi | 11.05 | 11.30 |
vetta della pania | 12.35 | 13.20 |
rifugio rossi | 14.20 | 14.55 |
piglionico | 15.55 | 16.40 |
empoli | 18.45 |
Malgrado le numerosi pre-adesioni, alla resa dei
conti il gruppo di oggi e' veramente smilzo: Gianni, Dusica e Alfredo.
Tutti gli altri, chi adducendo valide giustificazioni, chi ringambando
ignominiosamente, se ne sono rimasti a poltrire sotto le lenzuola.
La giornata non inizia sotto i migliori auspici:
infatti il tempo non promette niente di buono, e addirittura piove a tratti
nei dintorni di Altopascio. Qualcuno meno tenace avrebbe gia' fatto marcia
indietro, ma non noi; e come vedremo poi i fatti ci daranno ragione.
Un altro duro colpo al nostro morale gia' basso
viene inferto dall'inaspettata chiusura per ferie della nostra amata pasticceria
di Ponte a Moriano; cerchiamo di trovare qualcosa di decente a Molazzana,
ma non ci riusciamo,e ci rassegnamo a perdere l'ottima colazione che gia'
pregustavamo.
Alla cappellina del Piglionico ci vorrebbe un
parcheggiatore per regolare l'afflusso delle macchine, raramente ce ne
avevo viste cosi' tante; evidentemente non siamo stati i soli ottimisti.
Comunque il tempo fa intravedere qualche cenno di miglioramento, speriamo
bene.
Cominnciamo a salire nel bosco, a tratti siamo
immersi nella nebbia (o sono nuvole basse?), comunque la situazione e' molto
suggestiva, basta non pensare che potrebbe cominciare a piovere da un momento
all'altro!
Saliamo con passo abbastanza uniforme anche se
non troppo veloce, e presto usciamo dal bosco; i pratoni sottostanti il
Rossi sono pieni di cespugli di lamponi, che purtroppo sono gia' stati ampiamente
saccheggiati. Arriviamo al rifugio e ci concediamo una piccola sosta, l'affollamento
e' notevole, ma si sa, in montagna c'e' posto per tutti (come dice sempre
il Custa)!
Intanto il tempo sembra reggere.
Iniziamo la salita verso la vetta, la temperatura
e' confortevole, le grosse pietre che punteggiano il Vallone dell'Inferno
un po' meno; tra l'altro e' la prima volta che salgo in Pania dalla via
normale in ambiente estivo, e devo dire che si fa molta meno fatica in
invernale; soprattutto ci si massacrano meno i piedi.
L'ultimo tratto, prima di giungere alla cresta,
presenta una pendenza abbastanza elevata, e Gianni e Dusica rallentano
un po' il passo; ho modo di aspettarli e di fotografarne l'arrivo dall'inizio
della crestina. La percorriamo senza difficolta' alcuna e presto siamo
sotto la croce di vetta, non e' facile trovare un angolino dove sistemarsi;
c'e' veramente molta gente!
Noto che molti hanno le scarpe da ginnastica,
la cosa non mi torna un granche' ma sembra che sia un'abitudine che comincia
a diffondersi.
Arriva anche un gruppetto di persone dalla cresta
Est, per un attimo avevo avuto la tentazione di fare anche noi quella strada
ma poi avevo rinunciato all'idea per le incerte condizioni meteo; ripensandoci
adesso, la potevamo senz'altro fare, sarebbe stata sicuramente piu' divertente;
sara' per un'altra volta.
Dopo aver mangiucchiato qualcosa (e, qualcuno,
dormicchiato un pochino!) ripartiamo per la discesa; le pietre non si sono
ammorbidite nel frattempo, anzi! e arriviamo al Rossi con i piedi indolenziti.
Altra breve sosta e ripartenza in discesa, nel
bosco il gruppetto si fraziona e si ricompone poi alla macchina, dove ci
possiamo finalmente togliere le scarpe per dare un po' di sollievo ai nostri
poveri piedi, oggi parecchio sollecitati.