Rif. Rossi - Pania della Croce    [09/09/2001]
 
 
localita' arrivo partenza
empoli 07.25
altopascio 07.45 07.50
piglionico 09.30 09.45
rifugio rossi 11.05 11.30
vetta della pania 12.35 13.20
rifugio rossi 14.20 14.55
piglionico 15.55 16.40
empoli 18.45

Malgrado le numerosi pre-adesioni, alla resa dei conti il gruppo di oggi e' veramente smilzo: Gianni, Dusica e Alfredo. Tutti gli altri, chi adducendo valide giustificazioni, chi ringambando ignominiosamente, se ne sono rimasti a poltrire sotto le lenzuola.
La giornata non inizia sotto i migliori auspici: infatti il tempo non promette niente di buono, e addirittura piove a tratti nei dintorni di Altopascio. Qualcuno meno tenace avrebbe gia' fatto marcia indietro, ma non noi; e come vedremo poi i fatti ci daranno ragione.
Un altro duro colpo al nostro morale gia' basso viene inferto dall'inaspettata chiusura per ferie della nostra amata pasticceria di Ponte a Moriano; cerchiamo di trovare qualcosa di decente a Molazzana, ma non ci riusciamo,e ci rassegnamo a perdere l'ottima colazione che gia' pregustavamo.
Alla cappellina del Piglionico ci vorrebbe un parcheggiatore per regolare l'afflusso delle macchine, raramente ce ne avevo viste cosi' tante; evidentemente non siamo stati i soli ottimisti. Comunque il tempo fa intravedere qualche cenno di miglioramento, speriamo bene.
Cominnciamo a salire nel bosco, a tratti siamo immersi nella nebbia (o sono nuvole basse?), comunque la situazione e' molto suggestiva, basta non pensare che potrebbe cominciare a piovere da un momento all'altro!
Saliamo con passo abbastanza uniforme anche se non troppo veloce, e presto usciamo dal bosco; i pratoni sottostanti il Rossi sono pieni di cespugli di lamponi, che purtroppo sono gia' stati ampiamente saccheggiati. Arriviamo al rifugio e ci concediamo una piccola sosta, l'affollamento e' notevole, ma si sa, in montagna c'e' posto per tutti (come dice sempre il Custa)!
Intanto il tempo sembra reggere.
Iniziamo la salita verso la vetta, la temperatura e' confortevole, le grosse pietre che punteggiano il Vallone dell'Inferno un po' meno; tra l'altro e' la prima volta che salgo in Pania dalla via normale in ambiente estivo, e devo dire che si fa molta meno fatica in invernale; soprattutto ci si massacrano meno i piedi.
L'ultimo tratto, prima di giungere alla cresta, presenta una pendenza abbastanza elevata, e Gianni e Dusica rallentano un po' il passo; ho modo di aspettarli e di fotografarne l'arrivo dall'inizio della crestina. La percorriamo senza difficolta' alcuna e presto siamo sotto la croce di vetta, non e' facile trovare un angolino dove sistemarsi; c'e' veramente molta gente!
Noto che molti hanno le scarpe da ginnastica, la cosa non mi torna un granche' ma sembra che sia un'abitudine che comincia a diffondersi.
Arriva anche un gruppetto di persone dalla cresta Est, per un attimo avevo avuto la tentazione di fare anche noi quella strada ma poi avevo rinunciato all'idea per le incerte condizioni meteo; ripensandoci adesso, la potevamo senz'altro fare, sarebbe stata sicuramente piu' divertente; sara' per un'altra volta.
Dopo aver mangiucchiato qualcosa (e, qualcuno, dormicchiato un pochino!) ripartiamo per la discesa; le pietre non si sono ammorbidite nel frattempo, anzi! e arriviamo al Rossi con i piedi indolenziti.
Altra breve sosta e ripartenza in discesa, nel bosco il gruppetto si fraziona e si ricompone poi alla macchina, dove ci possiamo finalmente togliere le scarpe per dare un po' di sollievo ai nostri poveri piedi, oggi parecchio sollecitati.

 

 indietro