Trasferimento auto: Empoli -
Ponte a Moriano (sosta colazione!) - Rifugio Matanna = 1h 45'
Partenza dal Rifugio Matanna alle ore 09.45. Il
tempo non promette niente di buono, ma comunque per ora non piove. Inizialmente
si segue il segnavia 109, fino a raggiungere la quota 982, Foce delle Porchette.
Da qui proseguiamo ancora sul segnavia 109, fin quando, a quota 961 incontriamo
la Foce di Petrosciana. Sarebbe nostra intenzione continuare a percorrere
il segnavia 109, ma un malinteso cartografico ci conduce invece sul 124,
che piega in direzione ovest, costeggiando i dirupi occidentali del monte
Forato, finche', incontrato il segnavia 12, dopo erta e faticosa salita
ci appare improvvisamente, emergendo dalla nebbia incombente sulle nostre
teste, il grandioso arco naturale in pietra che da' il nome al monte meta
del nostro itinerario. Sono ormai le 13 e 15, e ci ristoriamo con panini
e quant'altro, al riparo di una buca che assomiglia molto a una trincea
scavata durante l'ultima guerra. E' freschino, ma soprattutto tira un gran
vento. Le nuvole non ci abbandonano, e il panorama resta purtroppo quasi
totalmente nascosto ai nostri occhi. Ripartiamo verso le 14. La strada
del ritorno inizia percorrendo il segnavia 109, direzione sud; incontriamo
ben presto un tratto attrezzato con un cavo metallico, e il nostro Giuseppe
comincia a far intravedere le prime difficolta'. Proseguiamo comunque abbastanza
spediti, a tratti le nuvole si aprono e ci consentono di ammirare lo spettacolo
del Procinto e dei Bimbi. Giungiamo senza ulteriori problemi alla Foce
di Petrosciana, da cui proseguiamo per il segnavia 6, che ci conduce a
costeggiare il Procinto da Nord; a questo punto incontriamo un cartello
che subdolamente ci suggerisce la direzione "Procinto", purtroppo lo ignoriamo
e cosi' facendo aggiriamo i Bimbi da Ovest arrivando alla piazzola dell'elicottero,
dalla quale siamo costretti ad arrivare al rifugio Forte dei Marmi (tra
l'altro chiuso) e, attraverso il sentiero attrezzato "Achille Bruni", risaliamo
in direzione del Procinto; ritorniamo infine al sentiero "Apuana Trekking",
che ci porta al Callare. Sono ormai le 17 e 45, la luce inizia a scarseggiare.
Scendiamo velocemente verso il Rifugio Matanna, dove un cappuccino, un
te', una cioccolata calda riescono d'incanto a rimetterci in sesto. Contrastiamo
il tentativo di furto degli zaini da parte di un branco di capre erranti,
e ci avviamo, stanchi ma felici, sulla strada di casa. Il sole non si e'
praticamente mai visto, si potrebbe dire che abbiamo avuto sempre la testa
tra le nuvole, difatti s'e' sbagliato strada un paio di volte piu' del
necessario. Ma alla fine siamo andati dove si voleva, e siamo ritornati
da dove eravamo partiti.
E non s'e' preso neanche una goccia d'acqua!!!