Alpi Apuane - Rifugio Rossi e Pania della Croce  [18/02/2001]

Trasferimento auto: Empoli - Ponte a Moriano (sosta colazione!) - Piglionico = 1h 50’ circa

Si parte dalla cappellina del Piglionico poco prima delle 10 (quota approssimativa 1150 mt), dove gia' troviamo molte auto parcheggiate; e in effetti incontreremo poi un bel viavai di persone, su in alto. Non e' particolarmente fredoo, anzi (circa 5° sopra zero) di solito in questo periodo fa molto piu' freddo. Cominciamo a salire, il percorso nella parte iniziale e' tutto dentro il bosco. Ben presto troviamo le prime tracce di neve, verso quota 1300 riteniamo piu' prudente "ramponarci", non tanto perche' vi siano pericoli oggettivi quanto perche' quella poca neve che c'e' e' piuttosto dura per non dire ghiacciata, e quindi ado ogni passo si rischia lo scivolone con conseguente "culata" per terra. A quota 1500 circa si esce dal bosco, il panorama e' decisamente bello (la giornata e' soleggiata e l'aria e' discretamente tersa) la Pania Secca incombe su di noi alla nostra sinistra e si comincia a intravedere in lontananza il Rifugio Rossi. L'ultimo tratto e' abbastanza faticoso, la pendenza aumenta un pochino e comincia ad esserci abbastanza neve, ma arriviamo ben presto al Rifugio senza fermarci troppe volte; sono circa le 12 e 30. Dopo esserci meritatamente rimessi in forze, dando fondo alle scorte di panini etc., decidiamo di conquistare la vetta della Pania della Croce. Non tutti, in verita', perche' Giuseppe (che a suo dire ha gia' fatto fin troppo ad arrivare fin qui) non se la sente di venire fino in cima, e cosi' decide di fermarsi alla selletta che c'e' poco dopo il Rossi, dove si bipartisce il sentiero tra la via normale alla Pania e la discesa attraverso la Borra Canala. Sandra e Alfredo salgono per il vallone dell'Inferno, i ramponi e la piccozza non sono strettamente necessari (infatti incontrano diversa gente, sia in salita che in discesa, che ne fanno a meno) ma sono sicuramente di aiuto; la neve e' abbastanza cedevole, solo in alcuni tratti e' appena un po' piu' dura. La cresta sommitale non presenta particolari difficolta', anche perche' e' ormai diventata un'autostrada da quanta gente c'e' gia' passata, e dopo le foto di rito con la croce sullo sfondo comincia la discesa. Il gruppetto si riunisce e, dopo una meritata cioccolata calda nonche' un'ottima torta di pane (specialita' del Rossi) inizia il ritorno verso la cappellina del Piglionico. La discesa non presenta problema alcuno, forse i ramponi vengono tolti con appena un pochino di anticipo ma insomma va tutto a meraviglia; alle 17 e qualche minuto il gruppo raggiunge la macchina, parcheggiata alla cappellina del Piglionico.

                                    (a cura di Alfredo Violanti)

 

 indietro