L'iniziativa dei Ministro della Sanità Rosaria Bindi di abbinare ai certificati referendari del 21 maggio i moduli per 1'espiante ingannerà 41 milioni di cittadini.
Questi moduli su cui barrare con una "X" la casella del SI o del NO all'espiante di organi a cuore battente e al prelievo di tessuti sono in totale violazione della legge vigente N. 91 votata, nel bene o nel male, dal Parlamento ed emanata il 1° aprile '99.
Tale iniziativa va considerata una furbizia del Ministro e, per certo, contravviene gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 14, 23 e 28 della legge conosciuta come legge del SILENZIO-ASSENSO.
Sulla manifestazione di volontà all'espianto la legge è chiara e non permette equivoci: il Decreto del Ministro (che doveva essere fatto entro 90 giorni) deve "disciplinare i termini, le forme e le modalità attraverso i quali le AZIENDE SANITARIE LOCALI sono tenute (obbligate) a notificare ai propri assistiti ... la richiesta di dichiarare la propria volontà ... secondo modalità tali da GARANTIRE l'effettiva conoscenza della richiesta da parte di ciascun assistito".
Deve anche indicare "le modalità di conservazione dei dati espressi... Le modalità di trasmissione dei dati dalle ASL al Centro Nazionale Trapianti" e gerarchie superiori. E ancora, deve indicare le modalità con cui il CITTADINO DEVE RISPONDERE ALL'ASL entro i 90 giorni dalla notifica (art. 5). All'ASL, non al farmacista ecc.
La schedatura della manifestazione di volontà può esistere solo dopo 1'attivazione del SISTEMA INFORMATIVO computerizzato dei trapianti (art. 28).
Ma il cervellone non esiste, quindi per legge non può essere attuata.
Mentre 1'apparato statale si organizza, la legge prevede le DISPOSIZIONI TRANSITORIE (art. 23) che sono molto semplici: stabiliscono il diritto di opposizione della persona che in vita cosciente abbia documentato il suo NO con la DICHIARAZIONE AUTOGRAFA prevista dalla legge. L'opposizione deve essere scritta di proprio pugno su un foglio bianco oppure, ed è meglio, scritta sulla CARTA-VITA diffusa dalla "Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore battente".
(consulta la nostra pagina sulla Lega)
E'previsto altresì il diritto di opposizione scritta della famiglia fatta eccezione per i casi in cui il paziente è un donatore conclamato, e comunque la famiglia può produrre la dichiarazione autografa contraria all'espiante nel caso di successivo pentimento del donatore.
Se ci sono le DISPOSIZIONI TRANSITORIE, perché il Ministro omette questa informazione e in sua vece avvia il pasticcio ali'italiana in violazione della Legge?
Presto detto: la Bindi cerca di proteggere i medici espiantatori in quanto obbligati alla "redazione di un verbale relativo alle modalità di accertamento della volontà espressa in vita dal sospetto" (art. 14). Questo vincolo frena i chirurghi perché li fa rischiare una denuncia ogni volta che adottano 1'espiante facile. Pertanto la Bindi viene in loro soccorso formulando un modulo/tesserino che può essere compilato oppure no a piacimento, tenuto in tasca o dato in farmacia, trasmesso all'ASL o al medico di famiglia, consegnato a cani e porci. Un tesserino di nessun valore giuridico , che viola la legge, viola la privacy, inganna i cittadini promettendo garanzie inesistenti, permette le falsificazioni.
Infatti come escludere che negli ospedali, previa crocetta e apposizione del nome del paziente, il modulo non venga infilato in tasca al cittadino ignaro? Dopo tutto questo modulo serve ai chirurghi dell'espianto facile per giustificarsi sul "verbale".
Certo è che il Ministro sta agendo contro il cittadino: non solo non ha informato, a distanza di un anno dalla promulgazione della legge, sulle disposizioni transitorie, ma sta avviando la pseudo schedatura senza informare i cittadini sulla legge vigente, sulla legge della cosiddetta 'morte cerebrale'a cuore battente, sulle condizioni dell'espiante di organi, praticato sempre a cuore battente e sangue circolante, contravvenendo 1'art. 2 della legge, sull'informazione.
Preferisce evidentemente cavalcare la malainformazione di oltre 20 anni di omissioni delle associazioni della propaganda per ramazzare i Si di brava gente ignara.
Tale modulo ottiene un altro risultato osceno: ridimensionare il diritto di opposizione della famiglia (neutralizzato dai Sl estorti col modulo volante ingannevole) e introdurre la prassi illegale che dà potere alla famiglia di donare un familiare a cuore battente.
Non illudiamoci! I SI, veri o falsi, diventeranno documento di protezione dei chirurghi espiantatori, mentre i NO scompariranno (o verranno invalidati aggiungendo una crocetta sul SI) e il coordinatore medico circuirà con blandizie la famiglia affinché dica Sl e chiederà quell'illegale firma a familiari destrutturati dal dolore e dall'insistente illegale approccio.
Non dimentichiamo che la Ministro Bindi doveva emanare 12 Decreti attuativi della Legge 91/99, ma dalla Gazzetta Ufficiale risulta che ne ha emanato uno solo per istituire la Consulta Tecnica Permanente (organo di consiglio del Centro Nazionale Trapianti) con la quale si istituzionalizzano e finanziano tre associazioni del cosiddetto volontariato: Aido, Admo, Alt ai fini della propaganda.
Il Ministro inadempiente ha però trovato il tempo di emettere una ORDINANZA CONTRO LEGGE (1.ó.99) che temporaneamente abroga parte della legge vigente - (L. 91/99) per riesumare i DPR 694/94 e DPR 409/77 della L. 644/75 abrogata, al solo fine di permettere ai chirurghi la corsa alle facili autorizzazioni al trapianto e favorire 1'esportazione/importazione degli organi. A raffica il Ministero ha emesso oltre 200 autorizzazioni, autorizzazioni che dovrebbero, in una società secondo legge, essere tutte revocate.
E' INTOLLERABILE CHE LA MINISTRO BINDI
.. a distanza di un anno dalla promulgazione della Legge 91/99, non abbia ancora emesso i Decreti attuativi previsti dopo 30/60/90 giorni.
.. abbia cancellato parte della L.91/99 con ORDINANZA e riattivato due Decreti della L. 644/95 già abrogata.
.. promuova, contro legge, una propria iniziativa, furba ed ingannevole, con la diffusione di moduli/tesserini abbinati al referendum del 21 maggio per la raccolta volante della manifestazione di volontà all'espianto, totalmente priva di garanzie per i non donatori.
E' INTOLLERABILE CHE
.. le Istituzioni addette al controllo, compreso il Parlamento e le Autorità Governative, non si accorgano di queste reiterate gravissime violazioni, o fingano.
.. il Presidente della Repubblica, tutore dell'osservanza della Costituzione e del sistema democratico e primo insultato dalla sprezzante illegalità, non chieda le dimissioni del Ministro della Sanità.
Leggere il DECRETO 8 Aprile 2000, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 89 del 15 Aprile, per meglio capire i turpi raggiri escogitati per prelevare gli organi vivi dei cittadini, violentandone 1'intelligenza, il sentimento e i comuni diritti umani.
Non possiamo chiamarlo un DECRETO CRIMINALE perché non ne ha la dignità: il crimine ha una sua estetica e forma razionale. Un crimine lo si può comprendere e combattere, ma un inganno come lo spieghi? Proviamo a spigartelo.
Il DECRETO 8 aprile 2000 si intitola "Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti, attuativo delle presunzioni relative alla dichiarazione di volontà dei cittadini sulla donazione di organi a scopo di trapianto". Quindi non dice attuativo della L. 91/99 art. 4 e 5.
La Bindi cerca di farlo passare, nella opinione pubblica, come un Decreto attuativo della Legge del silenzio/assenso ma, al contrario, è un DECRETO SOSTITUTIVO DELLA LEGGE 91/99 suoi artt. 4, 5, 7, 23 e 28.
Non siamo qui a parlare in difesa della L. 91/99 che è ignobile perché introduce il silenzio-assenso/esproprio di chi tace, ma a sottolineare che il DECRETO DELLA BINDI è peggio del silenzio-assenso configurato dalla Legge 91. Infatti la Bindi introduce la finzione della schedatura, la finzione delle garanzie, la finzione del data-base, cioè la TRUFFA SlSTEMATICA E CONTRO LEGGE.
NELLE PREMESSE del DECRETO la Bindi afferma che 1'attuazione della Legge 91/99 pone delle difficoltà, tacendo che le "difficoltà" nascono dalla sua inottemperanza nella emissione dei Decreti che erano previsti entro il luglio del '99. Cosi la furba Bindi d'autorità decreta: È ..frattanto. I'attuazione di una procedura temporanea... "
IN VERITA' i TRE ARTICOLI del Decreto trattano di tre diverse "procedure temporanee" tutte illegali:
ART. 1 Introduce una nuova norma, contro legge, per la manifestazione di volontà/silenzio-assenso, privata dei termini, forme e modalità delle otto condizioni inderogabilmente previste dalla L. 91/99 art. 5.
Autorizza, per il prossimo futuro, delle illegali notifiche dell'ASL che sarebbero diffuse dopo la realizzazione della sola anagrafe del sistema sanitario nazionale, omettendo il vincolo di legge che prevede che la schedatura sia effettuata e il silenzio-assenso efficace, solo dopo 1'istituzione del SISTEMA INFORMATIVO DEI TRAPIANTI (art. 7 c.2, art. 28 c.2).
Toglie all'ASL la responsabilità di legge delle notifiche ai cittadini e della accettazione delle loro risposte, aprendo tali funzioni alle Aziende Ospedaliere, alle ASL non locali, agli ambulatori dei medici di medicina generale ed ad "Ogni altro mezzo idoneo alla richiesta" creando un palleggio di irresponsabilità.
Proclama, in aggiunta, il Ministero della Sanità promotore di iniziative estemporanea su tutto il territorio nazionale con la diffusione di moduli per 1'acquisizione dei SI e dei NO all'espiante, indipendentemente dalla notifica dell'ASL prevista dalla L. 91/99.
(E'qui che si aggancia 1'iniziativa dei moduli/tessenni abbinati ai certificati del Referendum).
ART. 2 Tratta del tesserino facoltativo promosso dal Ministero, col chiaro intento di creare confusione tra la notifica dell'ASL (a cui è obbligatorio rispondere, se legale), e i tesserini fasulli del Ministero che si possono buttare anche nel cestino della carta, perché estranei alla legge e fatti in violazione della stessa.
I punti di emissione ed accettazione di questi tesserini sarebbero, oltre il mezzo di emissione del Referendum del 21 maggio, vari istituti sanitari che poi li convoglierebbero(!) all'ASL che a sua volta depositerebbe(l) queste dichiarazioni volanti nell'archivio inesistente del Centro Nazionale Trapianti. Garanzie mendaci.
(Si fa notare che il Ministro della Sanità non ha ancora fatto il Decreto previsto dalla Legge per Stabilire obiettivi, funzioni e struttura del Sistema Informativo dei Trapianti" (art. 7 c.3) e non ha ancora decretato o pubblicato sulla G. U. la formalizzazione del Centro Nazionale Trapianti).
La Bindi fa credere che questo modulo del Ministero equivalga alla dichiarazione autografa, prevista dalle DISPOSIZIONI TRANSITORIE (L. 91 art. 23 c.1, 3 e arò 4 c.5).
ILLUSIONE: una crocetta sul NO o SI non è una esplicita dichiarazione scritta a mano, ma un segno da analfabeta, che nella pratica medica verrebbe superata in varie forme con grave e totale rischio per gli oppositori.
ART. 3 (e art. 2 c.4) Stravolge le DISPOSIZIONI TRANSITORIE (art. 23 L. 91/99) trasformandole in schedatura fasulla, sostitutiva di quella vera (artt. 4 e 6 L. 91 ).
Le disposizioni transitorie prevedono unicamente il diritto di opposizione all'espianto espresso dalla persona in vita cosciente (appunto con dichiarazione autografa) e il diritto di opposizione scritta della famiglia (in attesa che il decreto relativo alla manifestazione di volontà sia emanato secondo legge). La Bindi invece trasforma le disposizioni transitorie in una truccata schedatura dei Sl e dei NO: sostanzialmente trasferisce la funzione dell'art. 5, di cui non ha fatto i Decreti attuativi, nell'art. 23, manipolato e stravolto ad uso del fine.
CHE COSA OTTIENE LA BINDI? Con questo Decreto e relativo tesserino la Bindi produce e cavalca la confusione e ottiene:
1) di proteggere i medici espiantatori che devono per legge giustificare sui verbali dell'espiante la fonte dell'informazione da cui hanno ricavato che quella persona è donatrice (art. 14 c.1 ) (ns. comunicato 1/4/2000);
2) di espropriare la famiglia del suo diritto di opposizione (L. 91 art. 23 c.2) mettendola di fronte ai Sl estorti contro legge;
3) di raccogliere il frutto di 30 anni di malainformazione delle associazioni pro trapianto;
4) di introdurre un sistema-guazzabuglio, contro legge, che si cronicizzerà nella totale assenza di Garanzie per oli
oppositori.
BASTA LEGGERE IL TESSERINO DEL MINISTERO PER COGLIERE TRE INGANNI:
- Pone quella che doveva essere una domanda, come una affermazione: Dichiaro di voler donare i miei organi e tessuti dopo la morte...".
- Fa credere ai cittadini che 1'espiante di organi avvenga su un morto vero, freddo stecchito, mentre al contrario avviene sempre e solo su una persona rosea e tiepida, che respira ausiliata, il cui cuore batte autonomamente mantenendo una perfetta circolazione/metabolismo.
- Tace la realtà della cosiddetta morte cerebrale che è dichiarata su un vivo che ha perso la coscienza: morto per convenzione di legge, ma non per legge di natura.
Spudoratamente il Ministero chiama tutto questo: una scelta consapevole".
E ALLORA CHE FARE ? Per quanto attiene la notifica dell'ASL (legale o illegale che sia) vi diremo su queste pagine web quando si presenterà il fatto.
Per quanto attiene il modulo consegnato con il certificato referendario del 21 maggio. personalmente butterò quel tesserino nel cestino della carta straccia. Tanto non ha nessun valore. Lo hanno detto anche loro che si può tenere o consegnare a chi ci pare.
Chi preferisce un comportamento più cauto abbia 1'accortezza di scrivere due grossi NO e NO sopra le due caselle, coprendo anche il SI. Poi scrivere sul tesserino a mano: Mi oppongo alla morte cerebrale e all'espiante dei miei organi e tessuti" e firmare.
Avrete cosi trasformato quel modulo ingannevole in una dichiarazione autografa a norma di legge 91/99 art. 4 c.5 e art. 23 c.1, c.3. Quindi pinzatelo alla Carta-Vita/Dichiarazione autografa della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi che tenete in tasca.
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