DICHIARAZIONE DI VOLONTA'
ALLA DONAZIONE
La
legge n.91 del 1° aprile 1999 introduce grandi novità nel sistema
dei trapianti nel nostro Paese. L'obiettivo è quello di migliorare
l'efficienza delle strutture, realizzare un reale coordinamento tra
i centri, ridurre il divario tra nord e sud del Paese.
Il Ministero ha dato il via all'attuazione della legge: sono
stati istituiti il Centro Nazionale Trapianti e la Consulta
Nazionale dei Trapianti; è stata avviata la realizzazione del
sistema informativo che permetterà la messa in rete dei centri
regionali e interregionali; sono state promosse le attività di
formazione del personale e informazione ai cittadini. Tra le
iniziative di informazione, che si svilupperanno a partire dalla
Giornata Nazionale sulla donazione e il trapianto di organi, il
prossimo 14 maggio, è particolarmente rilevante la distribuzione a
tutti i cittadini di una tessera per la dichiarazione di volontà.
E' un primo importante passo per far crescere la cultura della
donazione nel nostro Paese e favorire una consapevole scelta in
favore della vita: grazie al trapianto, infatti, molte vite sono
salvate e molti malati possono migliorare la qualità della loro
vita. In Italia il numero delle donazioni sta crescendo in modo
costante ma siamo ancora sotto la media europea. Con questa
iniziativa, il nostro Paese è più vicino all'Europa e siamo certi di
registrare un'ampia adesione a favore della donazione.
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Per
incoraggiare una scelta consapevole e una prima diffusa
informazione, il Ministero della Sanità ha predisposto l'invio di un
apposito modulo a tutti i cittadini italiani. I moduli saranno
distribuiti con le schede elettorali per il referendum del prossimo
21 maggio. Abbiamo voluto offrire a tutti la possibilità, non
l'obbligo, di esprimere la propria volontà liberamente. Il sistema
scelto in questa fase di transizione non è il silenzio-assenso ma il
consenso o dissenso esplicito (ai sensi dall'art.23 Legge n.91 del
1° aprile 1999). Sono previste due modalità per esprimere la
volontà:
a) con una dichiarazione scritta che il cittadino
porta con sé, insieme ai documenti personali;
b) con la registrazione della volontà (positiva o negativa)
effettuata, a partire dal mese di luglio, presso le USL o i medici
di famiglia.
Se un cittadino non si esprime, è prevista dalla legge la
possibilità per i familiari (la legge indica quali: coniuge,
convivente more-uxorio, figli, genitori) di opporsi al prelievo. In
ogni caso il prelievo non ha luogo se viene presentata una
dichiarazione contraria alla precedente positiva.
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