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mercoledi', 1 agosto

A poche centinaia di metri dall'ingresso del parco scorgiamo una grande mole grigia a lati della strada, seminascosta dai cespugli. Dopo un attimo di smarrimento ci rendiamo conto che e' un bell'esemplare di elefante che pascola tranquillo, come disposto in questo punto per dare il benvenuto ai visitatori

I principali animali dell'Africa sono noti come i 'big five', cioe' l'elefante, il rinoceronte, il leone, il leopardo e il bufalo, e sono tutti presenti nel parco, anche se avvistarli tutti e' considerato molto difficile; il primo comunque lo abbiamo visto.

Le regole del parco sono che si puo' girare liberamente con i propri autoveicoli, ma non scendere da questi, se non in alcune zone ben delimitate, tra l'altro anche per evitare di costituire un buon pranzo per i grandi felini.  La presenza sul nostro mezzo di un ampio portellone laterale scorrevole ci consente, aprendolo, di avere una ampia visione degli animali che incontriamo e dei paesaggi circostanti. 

Proseguiamo quindi la nostra strada, avendo circa una cinquantina di chilometri ancora da percorrere, con diversi altri avvistamenti, e giungiamo al campo di Letaba pochi minuti prima della chiusura dei cancelli, mentre il sole sta gia' tramontando, e prendiamo possesso delle nostre sistemazioni, tre conforevoli bungalow, dalla forma di capanna circolare, piuttosto ampie internamente, e dalle pareti in muratura.

Dopo una buona cena nel ristorante del campo, e una notte tranquillissima, ci aspetta un nuovo risveglio quasi da favola. Alla luce del sole che sta spuntando il campo, che e' uno dei piu' vecchi e piu' grandi del parco, ci appare in tutto il suo fascino; i nostri alloggi sono sistemati in mezzo ad un grande prato costellato di alberi giganteschi, in mezzo a cui pascolano tranquillamente diverse antilopi.

Vediamo che il campo e' situato su di un ansa del fiume Letaba, che e' piuttosto grande anche in questa stagione; un alto recinto lo circonda completamente, con tanto di fili elettrificati in punta, piu' che altro come misura contro i babbuini. 

Ci rechiamo quindi a far colazione, su di una panoramica terrazza, dalla quale si ha un'ampia vista sul fiume e sulla savana circostante. Uccelli di diverse specie ogni tanto si spingono fino in vicinanza dei nostri tavoli per beccare le briciole cadute.

Il campo e' anche ricco di grandi alberi, inframmezzati da aiuole curate e ricche di fiori meravigliosi. In mezzo ad   boschetto si trova una delle attrazioni principali, il museo degli elefanti. Pezzo forte sono le zanne dei 'magnifici sette', alcuni dei piu' grandi elefanti mai esistiti, e morti di morte naturale.

Alcune di queste zanne superano i tre metri di lunghezza, ed i nomi di alcuni di questi elefanti sono entrati nella leggenda dell'Africa, Mafunyane, Shawu...

Terminata l'interessante visita, prendiamo il nostro mezzo ed usciamo dal campo, alla 'caccia' di animali, armati fino ai denti di attrezzature fotografiche e rullini.

Nel parco si trova un'ottima strada principale, che lo attraversa tutto da nord a sud e da est a ovest, mentre esiste poi un gran numero di strade secondarie, piu' strette e sconnesse ma sempre in condizioni accettabili. Ci dirigiamo quindi verso nord, avvistando subito, a monte del campo, e lungo il fiume, un grosso branco di ippopotami addormentati al sole, con alcuni coccodrilli anche loro beatamente stesi.

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