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Domenica, 30 luglio

Partiamo dall'aeroporto di Milano Malpensa a mezzanotte, su di uno spartano volo Icelandair.  Dopo un paio d'ore, cominciamo ad entrare nell'atmosfera del grande Nord, accolti da una luminosita' all'orizzonte che, a latitudini un po piu' elevate di quella in cui ci troviamo, rappresenta il sole di mezzanotte.

 Questa luminosita' ci accompagna fino all'arrivo a Reykjavik, anzi all'aeroporto internazionali di Keflavik, dopo circa quattro ore di volo. Qui troviamo un pulmino che, caricati tutti i bagagli, ci accompagna alla guesthouse in citta', che dista una quarantina di chilometri.

La strada attraversa una zona assolutamente brulla e selvaggia perche' coperta da vecchie colate di lava. Raggiunta la pensione, e risolto un piccolo problema di overbooking, ci sistemiamo per dormire almeno qualche ora, nonostante che sia gia' piuttosto chiaro, e verso le cinque di mattina sia gia' praticamente giorno.

Per colazione ci accomodiamo nella calda saletta da pranzo della padrona di casa, e poi ci prepariamo ad affrontare il clima esterno.

La temperatura infatti non supera i 10 gradi, per giunta con un leggero venticello, ma siamo certamente ben attrezzati per questi climi.

La prima parte della mattinata la dedichiamo al ritiro del mezzo che ci permettera' di girare l'Islanda in lungo e in largo senza problemi, un robustissimo, e un po' spartano Land Rover Defender, con annesso un capiente carrello che servira' per trasportare con comodita' tutti i nostri bagagli.

Finalmente possiamo ritornare in centro, ed iniziamo la visita dalla chiesa Hallgrimskirkja, che domina con la sua mole buona parte della citta'.

La forma della chiesa si ispira evidentemente ad una colata di lava basaltica, quali si incontrano spesso in Islanda, ed e' dedicata al culto protestante luterano.

Visitiamo l'interno caldo e accogliente, dominato da un grandioso organo, mentre nei saloni antistanti la navata centrale vediamo  diversi fedeli che, finite le funzioni, si intrattengono con te' e pasticcini.

La chiesa e' sovrastata da un grandioso campanile alto 75 metri, su si sale mediante un ascensore, e da cui si    domina tutta la citta'.

Scendiamo quindi dalla collinetta su cui ci troviamo, in direzione del porto. Vista l'ora, cerchiamo qualche locale per pranzo, e scegliamo un bel bar nei dintorni del palazzo del Parlamento. Qui abbiamo una prima esperienza non troppo felice con la cucina  islandese, e con i prezzi dell'sola in generale,  nel senso che per una specie di toast e un po' di marmellata spendiamo sulle 25.000 lire, incluso un caffe' alla modica cifra di 5.500 lire !

Per fortuna le sistemazioni che abbiamo prenotato per i giorni seguenti ci consentiranno di non avere piu' problemi di questo tipo.

Riprendiamo la strada per il porto e superiamo il palazzo del Governo, uno degli edifici piu' vecchi della citta' contornato, come molte altre costruzioni in zona,  da splendide aiuole fiorite.

Intanto un pallido sole si intravede tra le nuvole, anche se non basta certo ad alzare la temperatura, anche per la presenza di un discreto venticello.

Ritorniamo quindi verso la zona centrale della citta', passando per la zona vecchia, dove si trova una piccola zona pedonale (anche se il traffico della citta' non e' sicuramente quello di una metropoli !), e giungiamo sulle sponde del lago Tjorn.

  Questo e' uno specchio d'acqua di discrete dimensioni, intorno a cui vivono molte specie di uccelli, e che rappresenta un bel parco cittadino, circondato da piste ciclabili e zone di passeggiata.

Ci rilassiamo sulle panchine disposte a bordo lago e quindi ci rechiamo a far visita al  municipio di Reykjavik, posto sulla riva nord, e al cui interno si trova  un'enorme cartina in rilievo dell' Islanda.

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