pag. 14 Indice India |
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Dopo un'altra oretta di strada ci fermiamo in una localita' chiamata Hati Bata, famosa per una grande scultura in granito a forma di elefante, a dimensioni reali.
Poco lontano si trova anche un antico tempio indu', edificato sopra uno dei molti grossi massi di granito che si trovano nella zona; uno di questi probabilmente aveva dato lo spunto per la scultura dell'elefante.
Nei dintorni si trovano diversi pastori con piccole greggi di capre.
Ne approfittiamo allora per un'ennnesimo 'studio' fotografico, vista la disponibilita' e simpatia delle persone che incontriamo.
La pastorizia e' un'attivita' molto diffusa in India, e l'intero settore agricolo rappresenta ancora l'attivita' principale della popolazione.
Ci tratteniamo per un po' nei dintorni dell'elefante, in un'atmosfera rilassata ed agreste ben lontana dal caos delle grandi citta'.
Ogni tanto durante il persorso abbiamo visto delle fortezze costruite in cima alle colline che si incontrano, e anche da qui se ne vede una su di una altura vicina.
Riprendiamo quindi il percorso, che e' sempre interessante per quanto si puo' osservare; ad esempio a volte si incontrano degli accampamenti di nomadi (tra l'altro tutti i nomadi presenti in Europa sono di provenienza indiana),
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Un altro incontro piuttosto particolare
e' quello con i pellegrini; si tratta di diverse decine di persone, con solo uno zainetto
e bandiere colorate, che camminano ai bordi della strada. Rahijv ci dice che si stanno
dirigendo, a piedi, verso un santuario distante molte decine di chilometri. Questa pratica
e' diffusa in India, e consiste nel dedicare un certo periodo di tempo, anche un mese, per
dirigersi a piedi verso questi santuari, percorrendo in questo modo anche distanze
considerevoli.
