pag. 21                                  Indice Guatemala

 

sabato, 14 agosto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

domenica, 15 agosto

 

 

Il mattino dopo ci alziamo presto perche' ci dobbiamo trasferire in Messico. Per fare questo avevamo prenotato gia' da un paio di mesi il transfer via terra, presso l'agenzia di Tricia a Belize City. Sul mare si spostano immensi nuvoloni, pero' sembra che il tempo si mantenga discreto.

 

 

 

Per cominciare dobbiamo prima raggiungere la terraferma e la citta', e ci rechiamo quindi presso il piccolo imbarcadero dove eravamo arrivati qualche giorno fa. Qui riprendiamo la veloce imbarcazione dell'andata e, in compagnia di alcuni locali , in meno di un'oretta ritorniamo a Belize City, puntuali per l'appuntamento delle 9.

 

 

 

 

Belize CityQui infatti troviamo Tricia che ci aspetta, insieme ad un pulmino con autista che ci condurra' fino al confine con il Messico. Li' trasborderemo i nostri bagagli su di un altro pulmino, di un'agenzia messicana loro consociata, che ci condurra' alla nostra destinazione finale, nei pressi della cittadina di Tulum. Partiamo e in un paio d'ore raggiungiamo il punto di confine per l'uscita dal Belize, ed iniziamo le pratiche.

 

 

Scopriamo pero' con disappunto di aver fatto un pasticcio, quando siamo entrati in Belize dal Guatemala; un funzionario dell'espatrio ci segnala infatti che sui nostri passaporti compare si' il timbro d'ingresso in Belize, ma anche quello d'uscita, che avevamo fatto apporre noi per errore, quasi contemporaneamente, alcuni giorni fa...Tutto si risolve comunque rapidamente, e, anche se nella condizione di immigrati clandestini, il funzionario ci fa uscire comunque dal Belize. Il pulmino ci conduce ancora per un centinaio di metri fino al trafficato punto d'ingresso in Messico, e qui troviamo ad accoglierci il secondo pulmino sul quale trasbordiamo i nostri bagagli, dopo aver sbrigato rapidamente le pratiche d'ingresso in questo paese.

Riprendiamo quindi la strada in terra messicana, nello stato del Quintana Roo, tra l'altro su un percorso che gia' avevamo effettuato alcuni anni fa in un precedente viaggio. Ci fermiamo per un rapido pranzo e, verso meta' pomeriggio, dopo essere entrati nello stato dello Yucatan, giungiamo presso l'hotel che ci ospitera' per i prossimi due giorni, nella zona di Tulum. Scarichiamo i bagagli e, siccome avevamo prenotato una vettura per poterci muovere liberamente, io ed Elio ci facciamo ancora accompagnare dal pulmino fin nei pressi della cittadina di Playa del Carmen, una cinquantina di chilometri piu' avanti.

 

Qui sbrighiamo rapidamente le pratiche e ritiriamo la vettura, e quindi ritorniamo sui nostri passi fino al nostro albergo, ancora in tempo per poter vedere sotto l'ultima luce di questa lunga giornata la magnifica spiaggia sulla quale ci troviamo. Poco piu' tardi abbiamo modo di apprezzare la calda accoglienza messicana, con una magnifica cena nel ristorante del complesso; anche la temperatura ci sembra piu' accogliente, dopo le torride giornate in Belize, ma e' dovuto in parte al fatto che la giornata e' stata piuttosto ventilata, e comunque siamo risaliti un po' di latitudine.

 

 

Il mattino dopo e' ferragosto, e ci alziamo con calma, esplorando un po', prima di colazione, la splendida e sconfinata spiaggia presso cui ci troviamo. Prendiamo quindi il nostro mezzo e in pochi minuti ci dirigiamo presso il sito archeologico di Tulum.  

 

 

 

 

Questo sito non ha le grandiose costruzioni di altri famosi siti maya quali Chichen Itza o Palenque, pero' e' posto in una posizione veramente scenografica, su di una spiaggia contornata di palme e con sfondo il mare turchese.

 

 

 

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