Giulia
Centurelli – Raccolta di firme per l’Annessione
[Testo tratto da “l’apporto delle Marche al Risorgimento nazionale” –
Ancona 1961]
In Ascoli, una
gentile e brava poetessa (non pavida cospiratrice e delicata pittrice) fu tra
le più solerti raccoglitrici di firme fra il sesso femminile a favore
dell'annessione: Giulia Centurelli.
Sfuggita per la
sua giovane età ai rigori del carcere politico, non però al silenzio della
claustrale segregazione, riacquistò la libertà col 19
settembre, primo giorno di Ascoli
italiana.
Cooperatrici
della Centurelli furono, in quella raccolta, le Signore Caterina Pomponi
Moderati, la Marchesa Francesca Ciucci Alvitreti, Maria Spalazzi e Francesca
Girolami Cantalamessa.
Quest’ultima,
uscita appena quasi miracolosamente a nuova vita da fiera malattia che l'aveva
condotta sull'orlo della tomba, non si limitò a firmare l'indirizzo comune, ma
— con particolare e nobilissima lettera scritta dal suo Ietto di dolore — si
disse disposta, pel bene della Patria, a ogni sacrificio personale, lieta di
offrire per soldati al Re d'Italia, gli stessi suoi figli.
Nicola
Gaetani Tamburini – Incitazione al voto per l’Annessione
[Testo tratto da “l’apporto delle Marche al Risorgimento nazionale” –
Ancona 1961]
Anche il valente
Nicola Gaetani Tamburini (novello
Manin), tratto il 19 settembre dalle
carceri politiche dal popolo ascolano allora allora insorto a libertà e
nominato membro della Giunta Provvisoria Cittadina
di Governo, aveva voluto tornare a Monsampolo per compiere, nel
luogo natale, quel civico dovere acquistato a prezzo di decennali sacrifici.
Bellissimo
l'indirizzo da lui rivolto ai paesani per stimolarli
al voto la cui memoria sarebbe a lungo durata nel pensiero e nel
cuore dei figli dei figli, dolente solo che, una legge costituzionale ancor
troppo inadeguata all'altezza dei tempi, non riconoscesse il diritto di voto pure alle donne ch'egli,
peraltro, incitava a pronunziarsi con libera sottoscrizione.
Circa seicento erano qui gl'iscritti: 511 votarono pel «Sì», niuno pel « No »
A votazione
chiusa (il giorno 6 novembre) dal contado di Monsampolo
capitarono m paese altri 50 rurali con
lo scopo di votare anch'essi non avendolo potuto o saputo prima: tarda, ma
significativa l'adesione e chiara prova di quanto possano la virtù dell'esempio
e dell'avveduta propaganda .
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