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Iperpressione rotulea esterna

 

La sublussazione rotulea esterna è sempre stata considerata una conseguenza della perdita dell'equilibrio dinamico fra il muscolo vasto mediale obliquo (VMO) e quello laterale (VML).

In un recente studio Hruska ha dimostrato l'infondatezza di tale teoria e l'impossibilità di attuare esercizi selettivi per il solo VMO, senza coinvolgere l'intero muscolo quadricipite. Secondo l’Autore la rotula è totalmente dipendente dai tessuti molli circostanti e in particolare dal grado di torsione del femore rispetto al bacino.

In presenza di alcuni vizi posturali si crea uno squilibrio di forza tra i muscoli obliqui dell'addome, il retto femorale e lo psoas:

bacino ruotato in avanti

accentuata lordosi lombo-sacrale

iperestensione del rachide toracolombare

aumentata flessione dell'anca

In conseguenza di ciò si determinano un'intrarotazione femorale e una compressione esterna della rotula che innescano la sindrome algica (dolore femororotuleo).

Diretta conseguenza di queste premesse è che il trattamento fisioterapico ideale si basa sul potenziamento dei muscoli flessori del ginocchio (semimembranoso, semitendinoso e bicipite femorale) in modo tale da correggere l'ipertono del muscolo psoas e da migliorare il bio-feedback fra muscoli estensori e flessori del ginocchio stesso.

Si otterranno così la rotazione posteriore del bacino, l'extrarotazione femorale e la diminuzione dell'iperpressione rotulea esterna.

 

 

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