CONTROINDICAZIONI ALLA SUBACQUEA
- cause di inidoneità -
Stilare un compendio aggiornato
ed esauriente delle controindicazioni all’attività subacquea è un compito
assai delicato, non esistendo in questo come in altri ambiti della medicina
“la malattia” ma il malato, ovvero il soggetto portatore di questa o quella
sindrome o affezione.
La cautela, la prudenza e
l’attenzione che molti ricercatori prestano nello studio delle modificazioni
dell’organismo in situazioni di iperbarismo sono rivelate, sembra un
paradosso, dalla mancanza di un registro univoco delle malattie che causano una
inidoneità assoluta all’attività subacquea.
C’è da considerare che molti studi sono effettuati in
ambiente iperbarico “a secco”, in camera iperbarica, e che risvolti diversi
sono influenzati dalla posizione assunta in acqua (verticale a testa in su o in
giù, orizzontale), dall’intensità dell’attività fisica effettuata, dal
tempo di permanenza, dallo stato di forma del subacqueo. Non sempre le
conclusioni cliniche o strumentali si possono applicare con certezza alle
condizioni che si verificheranno realmente in acqua.
Ecco pertanto che vengono
predisposte delle linee guida di cause assolute, relative, e temporanee di
inidoneità alla pratica sella subacquea, ma tutte doverosamente da riesaminare
in base al singolo soggetto giudicato.
Ho qui di seguito elencato le principali
cause di inidoneità specifica per gli sport subacquei, suddivise in base
agli organi, funzioni o apparati interessati. L’elenco è volutamente mancante
dei commenti clinici, avendo reputato non indispensabile l’approfondimento in
questo spazio.
CARDIOLOGICHE
Inidoneità assoluta
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coartazione aortica |
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stenosi aortica congenita |
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pervietà del dotto arterioso di Botallo |
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valvulopatie, protesi valvolari (possibili fenomeni
embolici, aritmie) |
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cardiopatia ischemica (nella malattia
arteriosclerotica la prima manifestazione è a volte la morte improvvisa) |
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tachicardia ventricolare |
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cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro |
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cardiomiopatia restrittiva |
Inidoneità condizionata
necessità di approfondite indagini
clinico-strumentali
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ipertensione arteriosa (possibilità di edema
polmonare acuto in acque fredde e sforzo fisico) |
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difetti settali (difetto interatriale DIA, difetto
interventricolare DIV, forame ovale pervio FOP) |
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insufficienza mitralica, insufficienza aortica |
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prolasso della valvola mitralica PVM |
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insufficienza mitralica, insufficienza aortica |
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stenosi polmonare, stenosi mitralica |
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PNEUMOLOGICHE
Inidoneità assoluta
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asma bronchiale persistente non controllata |
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crisi asmatiche subentranti |
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elevata iperreattività bronchiale aspecifica
(soggetti con broncospasmo indotto de esercizio fisico BIEF con dubbio
controllo farmacologico) |
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distrofia bollosa polmonare |
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enfisema polmonare |
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tracheomalacia |
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stenosi tracheale |
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bronchiectasie |
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paralisi o rottura del diaframma |
Inidoneità condizionata
necessità di approfondite indagini
clinico-strumentali
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broncopneumopatie ostruttive acute e croniche (asma
bronchiale, BPCO) |
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asma bronchiale intermittente |
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crisi distanziate controllate |
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asma bronchiale da farmaci, alimenti, sostanze
chimiche |
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iperreattività bronchiale aspecifica negativa |
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pneumopatie infiltrative diffuse in fase acuta o
cronica (sarcoidosi, fibrosi diffusa, vasculiti, linfangioleiomiomatosi) |
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pneumopatie cistiche (cisti polmonari,
sequestrazioni, istiocitosiX, cavità polmonari tubercolari, asessuali,
micotiche) |
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malattie neoplastiche polmonari |
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esiti di traumi toracopolmonari e interventi
toracotomici |
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pneumomediastino |
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pneumotorace spontaneo (possibili recidive) |
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precedenti episodi di barotrauma polmonare
(possibili recidive) |
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precedenti episodi di MDD |
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pleurite esitata in fibrotorace |
Inidoneità temporanea
|
malattie acute dell’apparato respiratorio
(bronchite acuta, faringotonsillite, laringite, tracheite, raffreddore,
sindrome influenzale): almeno 15 giorni dalla risoluzione della
sintomatologia |
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infezioni e infiammazioni polmonari in fase attiva
(bronchiti, broncopolmoniti, tbc, micosi) |
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tubercolosi polmonare in fase attiva |
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pleurite acuta |
N.B.
In caso di assunzione di farmaci
broncodilatatori (b-2
agonisti) è raccomandata la loro sospensione da almeno 48 ore prima di
un’immersione.
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OTORINOLARINGOIATRICHE
Inidoneità condizionata
necessità di approfondite indagini clinico-strumentali
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ipertrofia tonsillare |
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sinusite iperplastica |
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fratture della piramide nasale |
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patologie dell’orecchio esterno |
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otite media catarrale acuta essudativa |
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otite cronica con perforazione della membrana
timpanica |
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osteoma |
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vertigini |
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ORTOPEDICHE
Inidoneità condizionata
necessità di approfondite indagini clinico-strumentali
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scoliosi |
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morbo
di Legg-Calvè-Perthes |
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ernia
discale |
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spondilosi
e spondilolistesi |
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osteocondriti
ipofisarie |
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epifisiolisi |
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instabilità
di ginocchio |
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distorsione
e instabilità di caviglia |
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fratture
non ben consolidate |
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esiti di traumi diretti, indiretti, a carico del
massiccio facciale |
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OCULISTICHE
Inidoneità assoluta
|
glaucoma ad angolo stretto |
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retinopatia diabetica |
Inidoneità condizionata
necessità di approfondite indagini clinico-strumentali
|
glaucoma |
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cataratta (fino a correzione chirurgica) |
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esiti di chirurgia vitreale (finchè è presente gas
all’interno dell’occhio) |
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esiti di chirurgia retinica |
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dopo interventi chirurgici rifrattivi |
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maculopatie |
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patologie dell vie ottiche |
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distrofie retiniche idiomatiche |
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uveiti |
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APPARATO GENITO-URINARIO
|
trapianto renale |
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insufficienza renale |
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varicocele II grado (fino a correzione) |
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torsione del testicolo (fino a risoluzione o
intervento chirurgico) |
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patologie della prostata in fase acuta, recente
intervento chirurgico, ormonoterapia (fino a risoluzione) |
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gravidanza |
|
puerperio |
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METABOLICHE E DEL RICAMBIO - VARIE
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diabete mellito insulino-dipendente
con dubbio controllo farmacologico (maggiore rischio di perdita di
coscienza improvvisa) |
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gravi anemie |
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leucemia linfatica cronica |
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linfoma di Hodkin non ancora guariti |
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linfoma non Hodgkin non ancora guariti |
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coagulopatie a valenza trombotica |
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cirrosi scompensata |
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fibrosi cistica |
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obesità |
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anoressia nervosa |
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patologie tumorali |
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orticaria – angioedema da sforzo |
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NEUROLOGICHE
Inidoneità assoluta
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crisi convulsive ed epilessia |
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polimiosite/dermatomiosite |
Inidoneità condizionata
necessità di approfondite indagini clinico-strumentali
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ernia discale |
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sclerosi multipla |
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malattie muscolari |
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paralisi periodiche |
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neuropatie periferiche |
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attacco ischemico transitorio TIA |
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malattia di Parkinson |
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disordini del movimento |
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demnenza di Alzheimer |
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malattia di Pick |
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traumi cervicali minori |
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cefalee primitive |
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PSICOLOGICHE
Il candidato subacqueo deve
avere buona capacità di orientamento nel tempo e nello spazio, la sua
personalità deve possedere un notevole sviluppo dei poteri di attenzione e di
concentrazione, spiccato senso dell’ordine, scrupolosità nell’eseguire i
controlli preliminari, comprensione del rischio calcolato che viene assunto
nell’immersione. Deve inoltre possedere competenza, maturità, capacità di
prevedere e gestire adeguatamente lo stress, valida motivazione
all’immersione, conoscenza dei propri limiti.
Inidoneità assoluta
|
disturbi psicotici
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schizofrenia |
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disturbo paranoide |
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disturbo dissociativo |
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disturbi psicotici con remissione parziale o in cui
il paziente è in compenso farmacologico |
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disturbi dell’umore
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disturbi unipolari |
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disturbi depressivi |
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disturbi maniacali |
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disturbi del controllo degli impulsi |
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disturbi della personalità |
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disturbi dello sviluppo (ritardo mentale) |
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disturbi dell’adattamento |
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disturbi da uso di sostanze psicoattive |
Inidoneità condizionata
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depressione in remissione da almeno un anno dalla
sospensione della terapia farmacologia |
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disturbi d’ansia semplice |
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alcolismo o abuso occasionale di bevande alcoliche |
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ETA’ MINIMA
Sebbene i bambini posseggano
un’acquaticità istintiva, tanto più evoluta quanto precoce è stato il loro
reinserimento in ambiente acquatico, tale patrimonio viene perduto se non viene
mantenuto costantemente i contatto con l’acqua.
Prima di iniziare un bambino
all’uso degli autorespiratori ad aria è bene essere coscienti delle qualità
psicofisiche possedute dal giovane, esposte nei precedenti paragrafi. E’
corretto anche analizzare il grado di influenza dei genitori sulla scelta di
intraprendere l’attività subacquea da parte dei giovanissimi.
Da più fonti autorevoli arriva
il consiglio di non cominciare le attività subacquee prima dei 14-16 anni, o
quanto meno se non prima il bambino abbia raggiunto una statura di 150 cm e un
peso di 45 Kg.
Si suggerisce di rimanere entro
il limite dei 9-10 mt di profondità fino a che le cartilagini di accrescimento
non si siano consolidate, per prevenire deformazioni ossee causate dalle
“bolle silenti”. Fino a quel momento infatti il flusso sanguigno a livello
delle zone di accrescimento delle ossa lunghe è maggiore rispetto all’adulto.
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A fronte di tante e tali cause
di non idoneità appare evidente come, seppur non richiesto per legge,
sia doveroso e coscienzioso per chi si accinge a praticare attività
subacquee, anche se solo occasionalmente, sottoporsi ad una accurata visita
medica, affidandosi a medici o centri specializzati che hanno specifiche
competenze riguardo alle problematiche insite in tali discipline.
Patologie ignorate o sottostimate dallo stesso sportivo
possono essere slatentizzate in ambiente iperbarico, predisponendo ad un rischio
maggiore di incidenti.
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