ALIMENTAZIONE
E IMMERSIONI
-
aspetti generali -
L'alimentazione
costituisce per ogni individuo una necessità irrinunciabile,
apportando il combustibile e i principi nutritivi in esso
contenuti necessari ai processi vitali. Una corretta
alimentazione costituisce un elemento fondamentale per una
migliore tolleranza allo sforzo, per contrastare i danni
derivanti dagli stress ossidativi, per mantenere un migliore
aspetto, ma soprattutto per la prevenzione di malattie legate
all'alimentazione come, ad esempio, le malattie ischemiche del
cuore, alcuni tumori, il diabete, l'obesità, l'osteoporosi, la
carenza di iodio, le anemie nutrizionali.
Per
alimenti si intendono tutte le sostanze commestibili e
assimilabili di origine animale, vegetale e minerale. Una
razione alimentare ben composta deve però apportare fattori
nutritivi in giusto equilibrio: proteine, carboidrati, grassi,
vitamine, minerali, acqua. Tutti gli alimenti contengono almeno
uno di questi principi nutritivi, ma per essere certi che al
corpo siano assicurate le quantità di ciascuno di essi in
giuste proporzioni è necessario imparare a conoscere quali cibi
assumere e in quali quantità.
Per
chi fosse vegetariano è utile ricordare che nessun
vegetale -tranne la soia- contiene tutti gli aminoacidi
essenziali necessari al nostro organismo. Inoltre nessun
alimento esclusivamente vegetale contiene la Vit. B12,
fondamentale per il nostro organismo (basterebbe comunque un
rosso d'uovo o una porzione di pesce una volta alla settimana
per garantirne il fabbisogno).
Abbinando
opportunamente cibi diversi di origine vegetale ci si può
avvicinare a coprire il fabbisogno completo di aminoacidi
occorrenti al nostro corpo. Così, per esempio, i legumi
completano gli aminoacidi che mancano al grano: un piatto come
"pasta e fagioli" è equilibrato in proteine,
carboidrati e lipidi.
Occorre
dunque prestare grande attenzione nel differenziare gli alimenti
all'interno di una dieta vegetariana e a curare gli abbinamenti
dei diversi alimenti.
Bisognerebbe
inoltre aggiungere alimenti sostitutivi delle proteine animali e
curare la presenza delle vitamine, soprattutto quelle, come le
liposolubili, che sono più abbondanti nel mondo animale, magari
utilizzando gli integratori alimentari più appropriati.
Un
regime alimentare vegetariano deve essere il più ricco e vario
realizzabile.
L’acqua
contenuta nell’organismo varia in rapporto all’età, al
sesso e al peso corporeo, nonché alla situazione ambientale,
all’attività fisica svolta ed alla composizione della dieta.
L’apporto
idrico è di basilare importanza ma non sempre, purtroppo, vi si
presta la stessa attenzione data ai bisogni alimentari in senso
stretto. è
indispensabile per la corretta digestione ed assimilazione dei
nutrienti, per la funzionalità del circolo ematico, per la
lubrificazione dei tessuti e delle articolazioni, per il
mantenimento della giusta temperatura corporea.
L’alcool
ha un effetto diuretico che si
somma agli altri fattori responsabili della disidratazione che
portano all’emoconcentrazione e connesso rischio di MDD.
Conseguenze negative si possono
rilevare inoltre sulla lucidità mentale, sulla tolleranza al
freddo e sulla resistenza muscolare. Da non trascurare il suo
effetto combinato con la pressione ambientale che favorisce
l’insorgenza di narcosi d’azoto. La sua presenza nella
dieta dovrebbe essere contenuta intorno al 4% dell’ammontare
calorico quotidiano (un bicchiere di vino) ma lontano dalle
immersioni.
Mantenere
un adeguato peso forma è quanto mai importante per
svolgere con serenità l’attività subacquea. Quanto più ci
si allontana dal peso ideale, sia nel senso del soprappeso che
del sottopeso, tanti più inconvenienti si dovranno
fronteggiare.
L’obesità,
soprattutto quella di tipo “androide”, quella per intenderci
con maggiore accumulo di adipe al tronco e all’addome,
predispone al rischio di complicanze cardiovascolari quali
aterosclerosi, ipertensione, iperglicemia e ipercolesterolemia.
Per restare in ambito subacqueo ricordiamo che la cinetica e il
tempo di diffusione dei gas dal torrente sanguino ai tessuti e
viceversa variano notevolmente in relazione alla quantità di
tessuto adiposo presente nei tessuti.
Si
indica una condizione di obesità come un peso corporeo maggiore
del 15-20% rispetto al valore teorico massimo previsto dalle
apposite tabelle e normogrammi.
Il
forte soprappeso è un aspetto da non sottovalutare tanto che è
causa di non idoneità all’attività subacquea professionale.
Se
si rientra in tale categoria consiglio di adoperare un fattore
correttivo nelle tabelle in uso in senso restrittivo.
Anche
l’eccessiva magrezza è una condizione non esente da
incognite per il subacqueo. Una scarsa quantità di tessuto
adiposo sottocutaneo penalizza il mantenimento della temperatura
corporea (in acqua la dispersione del calore è 25 volte
maggiore che in aria). Respirare aria o altre miscele compresse
sottrae maggiore calore rispetto alla respirazione normobarica.
Queste due condizioni possono facilitare l’insorgenza precoce
di fatica muscolare per impoverimento delle riserve energetiche,
utilizzate per la termoregolazione.