Il rendimento maggiore,
comodità e praticità d’uso, è stato dimostrato per la bomboletta
pressurizzata (spray predosato) con l’uso del distanziatore.
È
infatti molto difficile da ottenere una perfetta coordinazione fra erogazione e
inalazione del farmaco già nell’adulto, e risulta poco attuabile nel bambino
al di sotto dei 10 anni.
Considerando
che la velocità di uscita dell’aerosol dalla bomboletta è di circa 120
Km/ora e che solo in parte viene convogliato nel flusso respiratorio, la maggior
parte del farmaco finisce sulla mucosa del cavo orofaringeo da dove viene
deglutito e quindi assorbito con possibili effetti collaterali sistemici.
Il
distanziatore facilita l’inalazione dello spray e aumenta l’efficacia
terapeutica del farmaco. Nei pochi secondi di permanenza nel distanziatore il
propellente evapora con conseguente rimpicciolimento delle goccioline
dell’aerosol. La quantità di farmaco che arriva alla periferia del polmone
passa così dal 10 al 20-30%. Diminuisce di converso dall’80 al 10% la quantità
di farmaco che viene “sparato” nel cavo orale.
Importante
sarebbe la presenza di una valvola inalatoria che impedisca all’aria espirata
di entrate nel distanziatore e diluire il farmaco.
La
carica elettrostatica delle pareti in plastica del distanziatore attira le
particelle di aerosol riducendo la quantità di farmaco inalabile. Per ovviare a
ciò si potrebbero eseguire alcune erogazioni a vuoto (con spreco di farmaco e
aumento del prezzo della terapia) o utilizzare distanziatori espressamente
concepiti in metallo, esenti da questa negativa caratteristica ma difficili da
reperire e molto più costosi.
Tuttavia
sono le particelle più grosse ad essere attratte per prime alle pareti, cosicché
le particelle di farmaco rimaste libere nella cavità, una volta inalate, grazie
alle loro più piccole dimensioni, raggiungono le più profonde zone
dell’albero bronchiale, svolgendo efficacemente la loro azione terapeutica.
Per minimizzare gli
effetti collaterali del farmaco eventualmente o inevitabilmente assorbito dalla
mucosa orale è possibile fare dei gargarismi e sciacquare la bocca con acqua
semplice al termine dell’inalazione.