PREVENZIONE E TERAPIA
DEL BRONCOSPASMO
La
prevenzione non farmacologica del
BIEF si basa su un buon periodo di riscaldamento della durata di almeno 15-20
minuti durante il quale l’atleta attuerà una respirazione “controllata”.
È preferibile la respirazione nasale (sia in inspirazione che in espirazione),
capace di umidificare e riscaldare l’aria inalata durante esercizi svolti a
non più del 60% del VO2 Max.
Probabilmente
durante il riscaldamento si liberano piccole quantità di mediatori, di per sé
insufficienti a indurre broncospasmo che vengono facilmente e rapidamente
metabolizzati. Il successivo sforzo indurrà un BIEF di minore entità, essendo
ridotta la quantità di tali sostanze ormai disponibili.
L’impostazione
della terapia farmacologica dell’asma
bronchiale
dovrà essere adattata al quadro clinico-funzionale, alla sintomatologia
prevalente, e soprattutto al singolo atleta.
Gli
obiettivi del trattamento devono essere da una parte la risoluzione del
broncospasmo (farmaci sintomatici), dall’altra la riduzione dello stato
infiammatorio e l’iperresponsività (farmaci di fondo).
Quando
si parla di farmacoprofilassi la mente subito vola al doping.
In
effetti alcune delle sostanze farmacologiche routinariamente utilizzate nella
terapia o prevenzione dell’asma sono incluse nell’elenco dei farmaci vietati
dal C.I.O.
I
cortisonici (I classe) sono soggetti
a restrizione d’uso e proibiti per gli effetti euforizzanti, lo stimolo della
neoglucogenesi e il potenziamento della risposta alle catecolamine, nonché per
i loro svariati effetti negativi sull’organismo quali riduzione delle masse
muscolari, alterazione della struttura ossea, depressione del sistema
immunitario).
Sono
permessi, nel nostro caso, per inalazione.
Beclometasone dipropionato - Flunisolide
- Fluticasone
Farmaci
molto più attivi dei Cromoni come antiinfiammatori. Attivano la sintesi delle
lipoproteine che inibiscono la fosfolipasi A, enzima che governa la sintesi di
prostaglandine e leucotrieni. Inibiscono la produzione di citochine; prevengono
la chemiotassi e l’attivazione delle cellule infiammatorie; aumentano la
responsività dei recettori b2-adrenergici delle vie
aeree.
Tra
gli effetti collaterali: candidosi orofaringea, disfonia, raucedine e ad alte
dosi soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
I
b2-stimolanti
(I classe) sono vietati per il loro effetto anabolizzante e per gli effetti
collaterali legati all’azione “eccitante” quali tremori, agitazione,
allucinazioni, tachicardia e ipertensione.
Sono
permessi anch’essi per via inalatoria, limitatamente alla Terbutalina (poco
usata da noi), al Salbutamolo e, ultimamente, al Salmeterolo.
Non
sono vietati i Teofillinici, gli Anticolinergici, i Cromoni e gli Antistaminici
(ad eccezione, questi ultimi, di alcune Federazioni Internazionali come Tiro,
Arco, Biathlon, Pentathlon...).
Salbutamolo
Beneficio
clinico immediato. Il suo effetto inizia già dopo 30 secondi dall’inalazione
di 2 puffs (200 mcg - 100 mcg nei bambini), raggiunge l’80% del valore massimo
dopo 5 minuti e dura 4-6 ore.
Rilascia
la muscolatura liscia bronchiale, aumenta la clearance mucociliare, riduce la
permeabilità vascolare, modula il rilascio di mediatori dai mastociti e dai
basofili.
Per
contro il farmaco presenta effetti collaterali quali tachicardia, tremori
muscolari e nervosismo.
Salmeterolo
Altamente
selettivo per i b2-recettori e azione
protratta per circa 12 ore ma con tempo di latenza più lungo del Salbutamolo,
un’ora circa dall’inalazione. Si utilizza nei casi di asma persistente,
sintomatica (soprattutto notturna). 2 puffs al mattino.
Stessi
effetti collaterali del Salbutamolo.
Sodio nedocromile
Più
potente del Sodio cromoglicato per uno spettro più ampio delle strutture
bersaglio. Previene il rilascio di mediatori preformati e neoformati dai
mastociti e dai macrofagi. Inibisce il rilascio dei metaboliti dell’acido
arachidonico, riduce la permeabilità vascolare indotta dagli allergeni,
inibisce la broncocostrizione da sforzo muscolare e da stimoli fisici come
l’aria fredda.
Si
utilizza per la terapia di mantenimento dell’asma e coadiuvante dei
cortisonici inalatori. Non ha effetto sul broncospasmo in atto.
4
mg (2 puffs) 15-20 minuti prima dell’impegno sportivo; durata d’azione circa
4 ore.
È
privo di effetti collaterali.