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2006


Un Paese in primo piano


I cavalieri della steppa (Mongolia)

 

>>segue

 

Immagini dal mondo:
galleria fotografica

 

 

 


LE NUBI

Le nubi sono composte da minutissime goccioline d'acqua o da cristalli di ghiaccio che hanno dimensioni  da 1 a 100 micron. Quando l'acqua presente al suolo evapora, si trasforma in vapore acqueo che man mano risale nell'atmosfera. Risalendo verso le quote piu’ alte il vapor acqueo si raffredda e raffreddandosi si condensa attorno a piccole impurità presenti nell’atmosfera (cristalli di sale marino, particelle di polvere...) generando goccioline d'acqua o cristalli di ghiaccio.

Questi elementi aggregandosi tra loro danno vita alle nubi. L’insieme così formatosi resta sospeso nell'aria dove può evaporare ed eventualmente riformarsi. La quantità di acqua condensata non supera il grammo per ogni metro cubo di vapore acqueo. Naturalmente tale quantità può variare in relazione  all'estensione verticale ed orizzontale delle nuvole.

Ad eccezione delle nubi aventi una grande estensione verticale (i cumulonembi sviluppati), queste non si esauriscono nel generare pioggia o neve, poiché sono costantemente alimentate dalle correnti di vapore acqueo. L’origine della grandine (nei cumulonembi) è da far risalire ad un rimescolamento continuo di gocce d'acqua che, a seguito di forti correnti d’aria verticali, -  prima dirette verso il basso e poi verso l’alto - si caricano continuamente di nuove particelle d'acqua. I chicchi di grandine possono raggiungere anche dimensioni considerevoli (sino ad oltre 1 chilogrammo) e cadere alla velocità di 8 metri al secondo nel qual caso possono assumere una forza d’impatto ragguardevole.

La forma, il colore e la densità delle nubi dipendono dai loro componenti e dalle condizioni atmosferiche. In particolare, per quanto riguarda i componenti, la trasparenza è indice di presenza di pochi elementi condensati; contorni netti denotano la presenza di elementi di consistente dimensione; l‘opacità è indice della presenza di finissimi cristalli ed è caratteristica di nubi spesse e dalla struttura fibrosa e diafana. Per quanto concerne le condizioni atmosferiche si può dire che un’atmosfera stabile provoca solo movimenti orizzontali e quindi le forme delle nuvole sono distese. L’instabilità causa invece movimenti verticali e provoca la formazione di complessi globulari. La posizione del sole rispetto all’orizzonte  influisce invece sui riflessi e sui colori che non sono invece (di norma) influenzati dai componenti della nube.

Le forme caratteristiche delle nuvole si suddividono in due gruppi: quelle stratificate, che hanno estensione orizzontale e ridotta ampiezza verticale, e quelle a sviluppo verticale che hanno un aspetto opposto alle prime. A loro volta i due gruppi possono suddividersi in cinque sottogruppi:

CIRRI

Posizionati oltre i 6.000 metri di quota; composti da cristalli di ghiaccio; temperatura tra i –50 ed i –60° C.

Image of cirrus clouds

CUMULI

Posizionati tra i 2000 ed i 6000 metri di quota; composti di acqua; temperatura tra i 5 ed i 15° C.

  Image of cumulus cloud  

STRATI  

Posizionati oltre 2000 metri di quota; composti di acqua; temperatura tra 5 e 15° C

Image of stratus clouds

CUMULONEMBI

Posizionati su vari livelli sino a 12.000 metri di quota; composti da acqua e ghiaccio; temperature sino a –60° C.

Image of cumulonimbus clouds

NEBBIA

Posizionata a bassissima quota; composta di acqua; temperatura tra i 10 ed i 20° C.

IMage of Fog

 

Per una classificazione piu’ completa delle nubi, oltre al loro aspetto – in costante mutamento – si prendono a riferimento anche l’altezza alla quale si formano e la loro composizione. In base a questi elementi si individuano una decina di generi principali.

I generi di nubi caratterizzati dal prefisso “cirro-” identificano nubi di alta quota (anche se le corrispondenti altezze variano in funzione della stagione e della latitudine).

I generi caratterizzati dal prefisso “alto-” identificano nubi che si formano ad altezza media (tra i 2000 ed i 6000 metri) e sono costituite da goccioline d’acqua e cristalli.

Ad altezza inferiore si trovano i generi caratterizzati dal prefisso “strato-” e che provocano leggere precipitazioni.

I generi caratterizzati dal suffisso “cumuli-” identificano nubi molto instabili a sviluppo verticale che possono estendersi attraverso i vari livelli.

Infine il prefisso “nimbo-” ed il suffisso “-nembo” indicano che la nube causerà precipitazioni.

Image of cloud classifications

 

ALTA QUOTA

 

 

MEDIA QUOTA

 

BASSA QUOTA

 

Ecco qui di seguito le undici classificazioni principali:

Nubi d’alta quota:

·        Cirri

·        Cirrocumuli

·        Cirrostrati

Nubi di media altezza:

·        Altocumuli

·        Altostrati

·        Nembostrati

Nubi di bassa quota:

·        Stratocumuli

·        Strati

·        Nebbia

Nubi a sviluppo verticale che si estendono su piu’ livelli:

·        Cumuli

·        Cumulonembi  

Per meglio identificare le varie tipologie di nubi si riportano alcune immagini delle stesse.

CIRRI  

 

CIRROCUMULI

CIRROSTRATI  


(la freccia indica la Luna)  

ALTOCUMULI








(la terza immagine rappresenta altocumuli di  tipo ondulare)

ALTOSTRATI

(la luce globulare è il Sole che filtra tra le nubi)

NEMBOSTRATI

STRATOCUMULI






 (al tramonto)

STRATI

CUMULI

 

 

CUMULONEMBI

 

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