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2006


Un Paese in primo piano


I cavalieri della steppa (Mongolia)

 

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I NODI


Sono molte le occasioni in cui si rende necessario eseguire un nodo. In montagna, in barca, in campeggio, a pesca, in caso di traino ed in mille altri occasioni si rivelerà utile la conoscenza dell’antichissima arte di far nodi. Con uno o due cavi se ne possono realizzare un numero quasi infinito, ma quelli da conoscere e da eseguire in maniera rapida e corretta non sono molti. Con un po’ di esercizio si potrà acquisire quella manualità ed automaticità di esecuzione necessaria in caso di rapido bisogno, in presenza di scarsa visibilità o anche con una mano sola a disposizione.
Qui proponiamo alcuni nodi facili da eseguire, che non si scioglieranno sotto sforzo e che si disferanno facilmente una volta terminatone l’uso.
Si possono identificare sostanzialmente cinque tipologie di nodi in funzione del loro utilizzo e cioè:
- i nodi di arresto
- i nodi di giunzione
- le gasse
- i nodi di avvolgimento
- i nodi autobloccanti


I nodi di arresto 

Il nodo semplice viene di solito fatto all’estremità di un cavo con lo scopo di impedire che si sfili dal foro o dal passacavi attraverso cui scorre. E’ il nodo in assoluto piu’ semplice da eseguire e consiste in un singolo occhiello; per aumentarne la sicurezza può essere eseguito in forma multipla (cioè un maggior numero di volte). E’ estremamente semplice da eseguire con cavi sottili o fili. Oltre che come nodo di arresto può essere utilizzato
- come nodo d’ingrossamento
- come base per l’esecuzione di altri nodi
- per trattenere corpi quando la tensione delle estremità è uguale
- eseguito ad intervalli regolari lungo le funi di salvataggio.
Poiché quando si bagna tende a rendere difficoltosa la slegatura non viene utilizzato nella
Il nodo Savoia è particolarmente indicato quando si deve eseguire un nodo d’arresto su una cima di grosso diametro. Viene anche utilizzato come fasciatura provvisoria di un capo di un cavo tagliato. Rispetto al precedente ha il vantaggio di stringere meno e di poter essere sciolto piu’ facilmente.

I nodi di giunzione 


Il loro scopo è quello di unire due cime. Il piu’ comune è il nodo piano che serve per unire due cavi aventi diametro uguale o quasi uguale. Può essere utilizzato anche per realizzare legature provvisorie purchè non sottoposte a forti tensioni. Per scioglierlo basta spingere i due doppini l’uno verso l’altro oppure sfilare una delle due cime.

A differenza del precedente il nodo di bandiera (detto anche nodo di scotta) è il sistema piu’ semplice per annodare cavi di diverso diametro. In questo caso il doppino deve essere eseguito con il cavo piu’ grosso. Affinché abbia tenuta deve essere effettuato con entrambe le cime dei due cavi dalla medesima parte. Per allentarlo occorrerà spingere il doppino dentro il mezzo collo.

Il nodo del pescatore è un insieme di due nodi semplici intrecciati tra loro ed è molto utile come nodo di giunzione di due funi o cordini.

Un altro nodo per giuntare cordini (soprattutto in kevlar) è il nodo inglese doppio.

Ancora un nodo per giuntare due corde è il nodo semplice accoppiato

Particolarmente adatto per chiudere fettucce è il nodo semplice copiato che è l’unico che dia garanzie di non allentarsi (e quindi sciogliersi) accidentalmente. 
E’ opportuno lasciare qualche centimetro di lunghezza dei due capi liberi che escono dal nodo e controllare periodicamente che questa lunghezza non si sia ridotta.

Le gasse

La Gassa d’amante è forse il piu’ sicuro ed utile di tutti i nodi ed i suoi pregi sono molti: non scorre, non si stringe troppo, è facile scioglierlo ma non si disferà mai da solo. Viene utilizzato per congiungere (per unire due cavi oppure per fissare un cavo ad un oggetto), per issare e recuperare (classico il suo utilizzo per assicurare un uomo quando lo si voglia “tirar su”), per formare un cappio non scorrevole all’estremità del cavo stesso.
Si esegue in diversi modi, sia secondo le diverse tradizioni marinaresche, sia in funzione della posizione di chi lo esegue rispetto alla gassa. 

La Gassa d’amante con cima in tensione viene utilizzata quando necessita fissare o assicurare qualcosa soggetto a movimento o trazione come ad esempio assicurare una barca ad un anello oppure un cavallo.

I nodi di avvolgimento

In questo gruppo di nodi il cavo viene avvolto attorno all'oggetto al quale si vuole assicurare qualcosa. 

Il nodo parlato semplice serve per fissare una cavo ad un oggetto. E’ utilizzato nel campeggio sui pali delle tende, per l’ormeggio delle barche su cime di medio e piccolo diametro, nell’alpinismo in cordata. Ha una buona tenuta sotto tensione costante e perpendicolare, tende invece a sciogliersi se soggetto ad una tensione longitudinale. Viene utilizzato per assicurare una cima ad un palo oppure su un anello, su una bitta o su un’altra cima. Si esegue con rapidità e consente una facile regolazione della lunghezza del cavo.

Il nodo parlato doppio garantisce una maggior sicurezza, ma intorno ad oggetti voluminosi non ha una buona tenuta.

Il nodo di galloccia viene utilizzato per l'ormeggio e l'ancoraggio, per fissare – ad esempio – la cima con la quale è trattenuta una imbarcazione al molo o all’ancora. 

Il nodo di ancorotto è un eccellente tipo di nodo per collegare una sagola ad un oggetto sottile. E’ il nodo di avvolgimento piu’ sicuro e piu’ usato; viene normalmente utilizzato su cime di piccolo diametro. Si esegue rapidamente, è in grado di sopportare sforzi intensi e può essere sciolto con facilità anche dopo essere stato sottoposto a trazioni elevate.

Il nodo di bozza è il nodo più adatto per fissare una cima sottile ad un grosso cavo. E’ molto usato nella nautica. Il nodo, eseguito sul cavo di dimensioni minori, scorre sul cavo maggiore sino a quando il cavo piu’ piccolo si trova in una posizione di circa 90° rispetto a quello maggiore. Non appena il cavo piccolo riceve una trazione laterale il nodo si stringe. Può essere sciolto facilmente. 

I nodi mezzo collo (semplice e doppio; questo secondo è detto anche nodo parlato intorno al dormiente o anche nodo mezza chiave) sono nodi provvisori che non debbono sopportare grandi trazioni. Sono utilizzati come complemento e sicurezza per altri tipi di nodi, per legare, appendere, agganciare…


Nodi autobloccanti

Il nodo Prusik è molto usato in alpinismo ma può avere varie utilizzazioni. Ha la caratteristica di essere autobloccante nelle due direzioni ed ha maggiore efficacia quanto piu’ è elevata la differenza di diametro tra la corda maggiore ed il cordino che non deve comunque essere inferiore ai 6 mm. Se le corde sono bagnate oppure quando il nodo è soggetto a forte tensione, può essere difficoltoso scioglierlo per la sua esecuzione è sufficiente avvolgere la corda con l’anello di cordino eseguendo almeno tre giri. E’ bene controllare che le spire non siano accavallate tra loro ma che rimangano ben ordinate (come nella figura). L’asula risultante può facilmente essere collegata ad un imbrago tramite un moschettone.
Per stringere ad anello il cordino è suggerito l’uso di un nodo inglese doppio (vedi sopra). 

Altri nodi

Il nodo galera è utile per fissare una corda ad un paletto, ma anche per costruire una scala a pioli.

Il nodo dell’evaso è di grande utilità quando è necessario fissare una corda che poi dovrà essere sciolta e recuperata, infatti se si tira la corda il nodo si rinserra, ma se la si fa ondeggiare strattonandola il nodo si scioglie e la fune può essere recuperata.

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