IMMAGINI 2005

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La dieta è quasi esclusivamente basata su pesci, granchi e piccoli anfibi, a cui aggiunge molti insetti, destinati soprattutto ai piccoli. In quanto molto vorace necessita di una grande quantità di cibo ed ogni giorno, per saziarsi, deve mangiare dieci o dodici pesciolini lunghi un dito. Pesca solamente con il becco tuffandosi fulmineo da un ramo o da un masso. Nonostante la taglia minuta, il Martin Pescatore riesce a catturare prede di rilevanti dimensioni. Infatti non è raro vederlo catturare prede di 10 cm. di lunghezza quali luccio, trote ed adulti di gambusia. E' un uccello poco socievole e vive solitario e non tollera alcun concorrente nel suo territorio di caccia. Non di rado riesce ad impadronirsi anche di prede abbastanza grosse. Catturata la preda il Martin Pescatore ritorna sul posatoio e con colpi decisi la sbatte su di esso sia per ucciderla che per ammorbidirla, ingoiandola, a partire dalla stessa di modo che le pinne o le squame possano ferirgli il gozzo, certe volte deve invece lanciarla in aria e riafferrarla con il becco per disporla in una posizione migliore. Non di rado, quando individua una preda, si solleva perpendicolarmente sullo specchio d'acqua, si libra per un po', mira in basso e poi si lascia precipitare e affondare nell'acqua. Durante questa operazione, se l'acqua è poco profonda, corre il rischio di ferirsi contro il fondo, mentre se è troppo profonda, la preda gli sfugge facilmente. Questo minuscolo volatile però non riesce a digerire tutta la preda. Infatti, tutti i residui non digeriti (lische e scaglie) vengono rigurgitati formando i cosiddetti "boli".