GRUPPO ASTROFILI BASSA PADOVANA

ASSOCIAZIONE CULTURALE FONDATA IL 7 MARZO 1986.


Album delle immagini realizzate in occasione dell'eclisse solare europea dell'11 agosto 1999

Le eclissi: poche domande, qualche risposta

a cura di Giampaolo Borsetto


Che cosa significa il termine "eclisse"?

Furono i Greci a coniare il termine "eclisse", da ekleipsis, che significa "difetto", "venir meno", riferito all'aspetto che il sole e la luna assumono con l'evolvere del fenomeno.

Quando avvengono le eclissi?

Mediamente, in qualche parte del nostro pianeta, due volte all'anno si verifica un'eclisse solare, fenomeno che non ha mai smesso di stupire e sorprendere.

Ma se in media si verificano due eclissi di sole all'anno, come mai solo alcune, come quella dell'11 Agosto 1999 diventano famose?

La ragione di ciò risiede nel fatto che la maggior parte di esse si verifica sugli oceani, o su superfici disabitate, dove nessuno o quasi può vederle.

Perché avviene un'eclisse di sole?

Come tutti sanno durante un'eclisse di sole, la luna si interpone fra la terra e la nostra stella.

Il gioco a rimpiattino fra il sole e la luna è il frutto di un'incredibile coincidenza cosmica. Il sole può essere coperto totalmente dalla luna, benché essa sia 400 volte più piccola, solo perché la nostra stella è 400 volte più lontana.

Inoltre solo alcune sono totali: le altre eclissi sono parziali oppure anulari.

Durante l'eclisse parziale, il disco lunare occulta solo parzialmente quello solare (è ciò che si è potuto vedere dall'Italia l'11 Agosto scorso).

Nel caso di un'eclisse anulare, la luna appare più piccola perché è più lontana dalla terra, e non riesce quindi a coprire il sole intero.

In entrambi i casi l'eclisse è infinitamente meno spettacolare della totale, e può anche passare inosservata. A tale proposito Jay Pasachoff, veterano osservatore delle eclissi, disse che: "vedere un'eclisse parziale e dire di avere visto un'eclisse è come star fuori dal teatro e dire di aver visto l'opera!".

Gli astronomi sono in grado ormai da secoli di prevedere con esattezza quando e dove si verificherà un'eclisse. Il ciclo delle eclissi si ripete nella stessa sequenza ogni 18 anni circa. Questo è chiamato: "Ciclo di Saros".

Tuttavia, i luoghi attraverso i quali passa l'ombra proiettata dalla luna (diametro circa 200 Km), variano di volta in volta: il risultato di tutto ciò fa si che da una certa località si possa assistere a un'eclisse totale di sole in media una volta ogni 410 anni: una eclisse totale di sole, osservata da un fissato luogo sulla terra, è dunque un fenomeno assai raro.


Le eclissi di Sole nei prossimi vent'anni
(da 1999. Eclisse totale di Sole in Europa, Edizioni Scientifiche Coelum, Mestre, 1999).

Quanto dura un'eclisse?

Le eclissi hanno una durata variabile. Da un brevissimo istante fino a 7 minuti e mezzo, evento, questo, davvero raro. L'ultimo è stato nel 1973 e il prossimo è previsto per il 2132.

Questo dipende fondamentalmente dal diametro angolare della luna, che varia con la sua distanza dalla Terra: più grande è il diametro, maggiore sarà la durata dell'eclisse.

Ci saranno sempre le eclissi di sole?

Arriverà anche un giorno in cui le eclissi non ci saranno più. La luna infatti si sta allontanando da noi di circa 3,5 cm all'anno. Non molto, ma fra 400 milioni di anni, un nulla sulla scala cosmica dei tempi, il nostro satellite apparirà così piccolo da non riuscire più a celare alla "nostra" vista il disco del sole.

E l'eclisse dell'11 Agosto 1999?

Il cono d'ombra proiettato sulla superficie terrestre ha attraversato il centro dell'Europa. La fascia d'ombra, larga al massimo 113 Km, ha avuto inizio in un punto situato a circa 700 Km a Est di New York, nell'Atlantico settentrionale ed è proseguita verso il Sud dell'Inghilterra, la Normandia, è passata 30 Km circa a Nord di Parigi, poi sul Belgio meridionale, il Lussemburgo, Monaco di Baviera, l'Austria, l'Ungheria, la Bulgaria, la Turchia, per finire oltre l'India.


Fascia di totalità dell'eclisse solare dell'11 agosto (cortesia NASA).

Cartina dell'Europa con la fascia di totalità dell'eclisse dell'11 agosto (cortesia NASA).

Un'eclisse di sole non dura che pochi minuti. Tutto inizia quando la luna comincia a sovrapporsi al disco solare (primo contatto). Via via che il nostro satellite si muove, il sole assume la forma di una falce sempre più stretta. Negli ultimi istanti prima della totalità il cielo si fa scuro e cambia sensibilmente colore, poi compaiono i "grani di Bailey", lampi di luce provenienti dalla fotosfera solare che passa attraverso il profilo dei monti e delle valli della luna. Quando ne rimane visibile uno solo e già comincia a farsi visibile la cromosfera solare, per un attimo si forma in cielo il terzo spettacolo dell'eclisse, il cosiddetto "anello di diamante". Poi, d'un tratto, il sole sparisce dal cielo (secondo contatto) lasciando il posto a ciò che sembra un grande buco nero. Le antiche leggende raccontavano che il sole, durante le eclissi veniva divorato da un drago disteso lungo l'eclittica.

Il buio però non è completo, il cielo appare più luminoso che in una notte di luna piena. Lo spettacolo è di quelli che tolgono il fiato. Già ad occhio nudo, a ancora meglio con l'aiuto di un binocolo, si possono distinguere, attorno al sole, piccoli ciuffi rosso vivo che si protendono nello spazio circostante. Sono le protuberanze: immensi getti di gas protesi verso lo spazio esterno per qualche centinaio di migliaia di Km. Poi, così come era scomparso, il sole ricompare in un lampo di luce accecante (terzo contatto). Il tutto non dura che qualche minuto ma l'occultamento del sole fa cadere sensibilmente la temperatura dell'aria di 10°C e più. Poi, piano piano, la falce del sole si amplia sempre più finché la luna non lascia vedere definitivamente la nostra stella (quarto contatto).


Dove l'abbiamo vista?

Alcuni componenti il Gruppo Astrofili Bassa Padovana hanno potuto seguire l'eclisse del Millennio da Pinkafeld, una località dell'Austria orientale (Lat. 47° 21' 50'' Nord, Long. 16° 07' 27'' Est).

Circostanze dell'eclisse in Pinkafeld - Austria

Tempi in T.U.

Primo contatto 09:23:19
Secondo contatto 10:45:25
Fase centrale 10:46:36
Terzo contatto 10:47:47
Quarto contatto 12:09:39

Durate del fenomeno

Prima fase parziale 1h 22m 6s
Totalità 2m 22s
Seconda fase parziale 1h 21m 52s
Durata totale 2h 46m 20s



BIBLIOGRAFIA

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IN INTERNET

http://www.coelum.com

http://www.bo.astro.it/ec1999/index.html

http://umbra.nascom.nasa.gov/eclipse/990811/rp.html

http://sunearth.gsfc.nasa.gov/eclipse/eclipse.html

http://www.bdl.fr/eclipse99/index.html



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