L'Hemovigilance opera su scala nazionale in applicazione di una specifica legge emanata nel 1993 e diventata operativa negli anni successivi, intervenendo a tre livelli. All'apice vi è la Agence Francaise du Sang (AFS), istituita come organo del Ministero della Sanità con compiti di controllo centrale di tutte le attività trasfusionali, di organizzazione del dispositivo per la raccolta di tutti i dati pertinenti alla terapia trasfusionale e di analisi e valutazione sia delle osservazioni di epidemiologia delle malattie infettive (ai fini dell'adozione delle relative misure igienico-sanitarie) sia delle attività trasfusionali (per l'emanazione delle norme di una buona pratica medica).

Al Centre National d'Hemovogilance (CNH), situato a Bordeaux, cui confluisce la documentazione preparata dai Servizi trasfusionali di tutto il Paese, spetta il compito di raccogliere e conservare le schede di tutti i donatori e riceventi con i dati riguardanti la qualità dell'attività trasfusionale comprese le complicanze della stessa.

In sede periferica a livello regionale e nei singoli Ospedali l'Hemovigilance ha dei corrispondenti locali, responsabili della raccolta dei dati sui riceventi e rispettivamente sui donatori studiati nei Servizi trasfusionali e di quelli relativi a tutte le procedure di preparazione, conservazione e assegnazione delle unità trasfusionali. Di tutto ciò si tiene nota in appositi registri (uno preparato nel Reparto clinico e l'altro nel Servizio trasfusionale).

 Copyright© 1999/2005 - Francesco Angelo Zanolli - Ultimo aggiornamento in data 16/11/2005