IMMUNOGLOBULINE (IG)

 

Descrizione

Per molto tempo le uniche preparazioni di gammaglobuline aspecifiche e specifiche ad alto titolo disponibili sono state soltanto per uso intramuscolare (IMIG) e ciò comportava un certo numero di svantaggi:

  • livelli plasmatici efficaci soltanto dopo 4-7 giorni,

  • dose massima somministrabile limitata dalla massa muscolare,

  • possibile dolenzia alla somministrazione,

  • possibile distruzione proteolitica a livello intramuscolare.

Attualmente questi prodotti sono somministrati soprattutto a scopo preventivo. Le preparazioni intramuscolari sono soluzioni sterili con una concentrazione proteica di circa 16,5 g/dL, che contengono per lo più immunoglobuline di classe IgG, anche se non sono da escludere IgA e IgM.

Attualmente sono disponibili preparazioni di gammaglobuline intravenose (IVIG), che presentano minori svantaggi: sono preparazioni sterili e liofile che differiscono per il metodo di preparazione, l'impiego di additivi ed il pH. Hanno una ben definita concentrazione proteica compresa tra 0,5 e 10 g; oltre il 90% di queste proteine è costituito da molecole intatte di IgG e minime quantità di IgA e IgM. Con la somministrazione endovena il picco delle IgG viene raggiunto immediatamente dopo l'infusione.

Le IMIG e IVIG hanno la stessa emivita (18-32 giorni) delle IgG native.

Preparazione

Le immunoglobuline vengono preparate per frazionamento a freddo con etanolo di pool di plasma umano. Con questo metodo di preparazione si ottiene un prodotto sterile che non trasmette malattie virali (epatite B, infezione da HIV).

Sono disponibili Ig da somministrare per via intramuscolare standard, per la profilassi routinaria, iperimmuni, ad alto titolo per specifiche malattie ed Ig da somministrare per via endovenosa (IVIG).

Indicazioni

Passive antibody prophylaxis for susceptible individuals exposed to disease; immunoglobulin therapy for immune deficiency states; thrombocytopenia associated with ITP and AIDS; Kawasaki's syndrome.

Le immunoglobuline trovano numerose applicazioni cliniche.

Possono essere impiegate come profilassi anticorpale passiva in soggetti non immunizzati esposti a particolari malattie e come terapia sostitutiva negli stati di immunodeficienza primaria quali l'agammaglobulinemia congenita, l'immunodeficienza comune variabile, la sindrome di Wiskott-Aldrich e l'immunodeficienza severa combinata. Le preparazioni intravenose possono essere impiegate anche nel trattamento di pazienti pediatrici e adulti affetti da ITP acuta e cronica, nel trattamento di pazienti trombocitopenici affetti da AIDS e, a scopo preventivo, nei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo.

Dosaggio

La posologia dipende dall'indicazione terapeutica, dalle caratteristiche del paziente e dal tipo di preparazione (intramuscolo o endovena).

Ecco alcuni protocolli terapeutici raccomandati:

  1. ITP: IV - 400 mg/kg/giorno per 2-5 giorni o 1 g/kg/giorno per 1-2 giorni

  2. Deficit congeniti di immunoglobuline:

  • IM — 0,7 mL/kg/mese

  • IV — 200-800 mg/kg/mese

  1. Profilassi per l'epatite A: IM — 0,02-0,04 ml/kg

  2. Globuline iperimmuni per malattie specifiche:

  • Epatite B: 0,06 mL/kg M; ripetere a distanza di un mese

  • Varicella da Herpes-Zoster: 1 fiala (2,5 mL)/10kg (massimo 5 fiale) IM; deve essere somministrata entro 72 ore dall'esposizione

Controindicazioni

Le preparazioni di immunoglobuline possono presentare diversi effetti collaterali quali emicrania, stanchezza, brividi, mal di schiena, vertigini, febbre, rossore e nausea. Si possono anche verificare reazioni anafilattiche e di ipersensibilità immediata (specialmente se le preparazioni intramuscolari sono somministrate inavvertitamente per via endovenosa).

I soggetti con deficit di IgA (con anticorpi anti-IgA in circolo), che hanno presentato gravi reazioni anafilattiche in seguito alla somministrazione di prodotti plasmatici, non devono in linea di massima essere trattati con immunoglobuline. Le preparazioni IMIG non devono essere somministrate per via endovenosa in quanto, contenendo aggregati di immunoglobuline, possono attivare il sistema del complemento e delle chinine, con conseguente ipotensione e/o anafilassi.

Le preparazioni di gammaglobuline più recenti sono considerate «notevolmente sicure» e, «tutte quelle attualmente prodotte», sembrano non trasmettere l'HIV e con ogni probabilità l'epatite B.

Raramente è stata osservata epatite non A non B dopo la somministrazione di preparazioni di IVIG.

La trasmissione passiva di alloanticorpi ABO può determinare una positività del test di Coombs diretto nei pazienti di gruppo A, B e AB, anche se raramente si verifica un'emolisi clinicamente significativa.

 Copyright© 1999/2005 - Francesco Angelo Zanolli - Ultimo aggiornamento in data 16/11/2005