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ALBUMINA E FRAZIONE PROTEICA PLASMATICA |
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Descrizione |
L'albumina sierica normale è disponibile come soluzione al 25% o al
5%, mentre la PPF è disponibile come soluzione al 5%; entrambe hanno un
contenuto di sodio di circa 145 mmol/1 (145 mEq/1). La soluzione al 5% è, dal
punto di vista osmotico ed oncotico, equivalente al plasma (determina una
pressione oncotica di circa 20 torr), mentre la soluzione al 25% ha un potere
osmotico e oncotico 5 volte superiore a quello del plasma. L'albumina ha un'emivita
plasmatica di 16 ore e può essere conservata per un periodo massimo di 5 anni a
2-10 °C. |
Preparazione |
Le preparazioni di albumina contengono il 96% di albumina ed il 4%
di globuline e altre proteine estratte da pool di plasma con il metodo di
frazionamento alcoolico a freddo e successivo riscaldamento a 60°C per 10 ore
(che rende tra l'altro questo emoderivato estremamente sicuro).
La soluzione (o frazione) proteica plasmatica (PPS o PPF) è un
preparato similare, ma essendo sottoposta, nel corso del processo di
frazionamento, ad un numero inferiore di cicli di purificazione, contiene circa
l'83% di albumina e il 17% di
a- e
b-globuline. |
Indicazioni |
Le indicazioni cllniche dell'albumina sono controverse. In
generale l'albumina è impiegata per la sua attività oncotica sia in pazienti
ipovolemici che ipoprotidemici. Alcune indicazioni, in
particolare per l'albumina al 25%, si basano sul fatto che è una proteina di
trasporto che si lega naturalmente a determinate molecole circolanti.
L'utilizzo dell'albumina nella sindrome respiratoria acuta dell'adulto (ARDS) è
controverso, in quanto, passando attraverso la parete capillare, fenomeno
caratteristico di questa sindrome, può esercitare il suo potere oncotico nello
spazio interstiziale anziché in quello intravascolare. Le indicazioni della PPF
sono sovrapponibili a quelle dell'albumina al 5%. |
Dosaggio |
Per la somministrazione di albumina e PPF non è necessario l'uso di
filtri e, dato che non sono presenti né antigeni né anticorpi del sistema AB0,
non è richiesta la prova di compatibilità. La quantità di albumina o di PPF da
infondere è quella che consente il mantenimento di un tasso di proteine
plasmatiche circolanti di almeno 5,2 g/dL, tenendo peraltro conto della
risposta emodinamica del paziente. In assenza di ipovolemia, è consigliabile per
l'albumina una velocità di infusione di 1-2 mL/minuto; velocità di infusione più
basse possono essere indicate per la somministrazione PPF (vedi quanto sopra
riportato). L'infusione di albumina non corregge stati carenziali cronici e non
deve essere impiegata per terapie protratte nel tempo. |
Controindicazioni |
L'impiego di soluzioni di albumina al 25% è controindicato nei
pazienti disidratati, a meno che non si infondano contemporaneamente soluzioni
di cristalloidi per espandere il volume ematico.
Sia l'albumina che la PPF
devono essere impiegate con cautela nei pazienti a rischio di sovraccarico
circolatorio. Gli effetti collaterali riportati sono: rossore, orticaria,
brividi, febbre e cefalea. L'infusione di PPF ad un flusso superiore a 10
mL/minuto può determinare stati ipotensivi attribuibili sia al sodio acetato che
a frammenti di Fattore di Hageman.
A differenza dell'albumina, la PPF è controindicata nella somministrazione o infusione intra-arteriosa nel
corso del by-pass cardiopolmonare. |
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