CONCENTRATO DI PROTEINA C ATTIVATA (XIGRIS)

 

Descrizione

Xigris è la versione ricombinante della Proteina C attivata (Drotrecogin alfa attivato)

Preparazioni

Sono disponibili due dosagggi:

  • flaconi da 5 mg

  • flaconi da 20 mg

Indicazioni

L’utilizzo della PC, se instaurato precocemente, sembra in grado di combattere i meccanismi alla base del processo settico. L'EMEA, la Commissione Europea, ha concesso l'autorizzazione alla commercializzazione per Xigris nel trattamento della sepsi, forma grave.
La decisione dell'EMEA è stata presa sulla base dei risultati dello studio clinico di fase III , PROWESS (Recombinant Human Activated Protein C Worldwide Evaluation in Severe Sepsis).
 

Sepsi Grave

Sepsi associata a disfunzione d’organo, ipoperfusione e ipotensione.
L’ipotensione si accompagna a segni di disfunzione d’organo
(acidosi lattica, oliguria, alteraz. scambi respiratori, alteraz. stato coscienza, alteraz. assetto coagulativo, alteraz. funzione epatica, alteraz. perfusione intestinale, alterata perfusione capillare cutanea)
L’ipotensione risponde ad un adeguato riempimento volemico.

Shock Settico
Sepsi grave in cui lo stato ipotensivo non si risolve con un adeguato riempimento volemico ed è necessario l’utilizzo di agenti vasopressori.
 

Xigris ha ridotto il rischio relativo di morte dovuta alla sepsi in circa il 20% dei 1.690 pazienti che hanno partecipato allo studio clinico e che avevano almeno una disfunzione d'organo.

 

L'utilizzo è quindi ammesso in presenza di almeno due DISFUNZIONI D’ORGANO
 

  1. Cardiovascolare: PAS = 90 mmHg o PAM = 70 mmHg per = 1 h che necessita di un’espansione volemica o di farmaci vasoattivi (se farmaci vasoattivi: shock settico) (dopa > 5 ?/kg/min; NE).

  2. Respiratorio: rapporto PaO2/FiO2 =250; se il polmone è il solo organo coinvolto e rappresenta il sito dell’infezione rapporto PaO2/FiO2 =200.

  3. Renale: diuresi = 0.5 ml/kg/h nonostante espansione volemica durante almeno 1 h.

  4. Ematologico: piastrine < 80.000/mm3 o diminuzione del 50% negli ultimi 3 gg.

  5. Sofferenza Tissutale: lattacidemia >1.5 volte il limite normale superiore con pH = 7.3, o lattacidemia >1.5 volte il limite normale superiore con un deficit di basi > 5 mEq/l.
     

Dosaggio

24 μg/kg/h per 96 ore (peso reale del paziente)

Modalità di somministrazione

Si considera il peso reale del paziente.
Si devono utilizzare flaconi da 5 mg se il paziente pesa più di 70 kg, da 20 mg se il paziente pesa meno di 70 kg

si procede infusione e.v. in linea dedicata

eliminazione rapida < 2 ore bifasica (fase iniziale t1/2α 13 minuti, fase più lenta t1/2β 1.6 ore)

Durante la somministrazione monitorare: PT, APTT, conta piastrinica.

Note sulla somministrazione:

1.      Il tempo di stop deve essere recuperato, la somministrazione totale deve essere di 96 ore.

2.      Se il paziente ha un sanguinamento acuto durante la somministrazione di Xigris si interrompe il farmaco. Non c’è antidoto. L’emivita è di 15 minuti, con un tempo di eliminazione totale di 2 ore.

3.      La ripresa immediata vale se non sono presenti segni e sintomi di sanguinamento e se l’investigatore ritiene che il rischio di complicanze emorragiche sia minimo.

Interruzione del trattamento e tempi di ripresa

Intervento chirurgico à stop 2 ore prima, ripresa della terapia 12 ore dopo.

Catetere arterioso à stop 1 ora prima, ripresa immediata.

Catetere venoso à stop 1 ora prima, ripresa dopo 2 ore.

Intubazione à stop 1 ora prima, ripresa immediata.

Drenaggio toracico à stop 2 ore prima, ripresa immediata.

Tracheotomia à stop 2 ore prima, ripresa immediata.

Controindicazioni

Il sanguinamento è uno dei più comuni effetti indesiderati della terapia con Xigris.
Nel corso dello studio PROWESS della durata di 28 giorni, sono stati osservati gravi eventi emorragici, tra cui l'emorragia intracranica (0,2% con Xigris versus 0,1% con placebo), nel 3,5% dei pazienti trattati con Xigris e nel 2% dei pazienti del gruppo placebo (fonte: EMEA).

Rappresentano sicure controindicazioni:

Emorragia in atto.

Patologia intracranica (stroke negli ultimi 3 mesi, trauma cranico che abbia richiesto ospedalizzazione, MAV, aneurisma cerebrale), neoplasia o segni di erniazione cerebrale.

Paziente con patologia cardiaca terminale, respiratoria terminale, precedente arresto cardiaco.

Politrauma con elevato rischio di sanguinamento (volé costale, contusione polmonare, epatica, splenica, sanguinamento retroperitoneale, frattura pelvica, sindrome compartimentale).

Concomitante terapia con eparina ad una posologia ≥ 15 UI/Kg/h.

Diatesi emorragica nota, tranne coagulopatia acuta conseguente alla sepsi.

Epatopatia cronica grave con nota ipertensione portale (definita dalla presenza di varici esofagee, ittero, cirrosi, ascite cronica).

Piastrine < 30.000/mmc (anche se il tasso è stato aumentato in seguito a trasfusione piastrinica) o INR > 3.

Tutti i pazienti ad alto rischio di emorragia.

Somministrazione recente di un trombolitico (negli ultimi 3 giorni), anticoagulanti orali, aspirina o altri antiaggreganti piastrinici (negli ultimi 7 giorni)

Ipersensibilità nota verso la drotrecogin alfa attivato, a uno degli eccipienti del preparato o alla trombina bovina.

 

Nota: Ogni Terapia Intensiva italiana che intenda utilizzare il farmaco è tenuta, così come previsto dalla Gazzetta Ufficiale Anno 144° - Numero 168 del 22/07/2003, a partecipare al progetto GiViTI, compilando la scheda di raccolta dati e inviandola immediatamente al Centro di Coordinamento presso l'Istituto Mario Negri.
 

 Copyright© 1999/2005 - Francesco Angelo Zanolli - Ultimo aggiornamento in data 16/11/2005