EMAZIE CONGELATE
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Descrizione |
Le emazie congelate sono un concentrato
eritrocitario sottoposto a congelamento utilizzando un criopreservante,
preferibilmente entro 7 giorni dal prelievo e conservato a -80ºC o a
temperature inferiori. Prima dell'uso, le emazie vanno scongelate, lavate e risospese in una soluzione isotonica salina.
L'unità ricostituita di emazie congelate è praticamente priva di proteine,
granulociti e piastrine. Ogni unità deve avere almeno un contenuto emoglobinico
minimo di 36 g. |
Preparazione |
Sono due, nell'uso corrente, le metodiche impiegate per la preparazione di
emazie congelate. Una ad "alto" glicerolo (40% peso/volume) e una a "basso"
glicerolo (17% peso/volume). Entrambe richiedono, prima della loro infusione, la
procedura di lavaggio-deglicerolizzazione. |
Caratteristiche |
Volume |
> 185 mL |
Ematocrito |
0,70-0,80
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Emoglobina |
> 36g/unità
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Hb (supernatante) (*) |
<0,2g/unità |
Osmolarità
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<340mOsm/L |
Leucociti (**)
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<0,1x107
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Sterilità
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sterile
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(*) nella soluzione finale di sospensione
(**) Tale requisito si ritiene soddisfatto se è nel 75% delle unità
controllate si riscontrano valori che cadono entro i limiti indicati
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Conservazione e trasporto |
Per la crioconservazione, i concentrati eritrocitari debbono essere congelati e
conservati in un congelatore meccanico a temperatura compresa fra i -60 e i
-80ºC, qualora si utilizzi il sistema ad "alto" glicerolo.
Se
si utilizza il sistema a "basso" glicerolo, la conservazione deve avvenire a una
temperatura compresa fra i -140 e i -150ºC, in vapori di azoto liquido.
La conservazione può essere prolungata sino a 10 anni, se è garantita una
corretta temperatura di stivaggio.
Le unità di emazie ricostituite dopo scongelamento debbono essere conservate fra
+2 e +6ºC, ma la conservazione deve essere la più breve possibile e, comunque,
non superare mai le 24 ore, se è stato impiegato un sistema "aperto" di
scongelamento-lavaggio.
Se è necessario il trasporto allo stato congelato, devono essere prese misure
atte a mantenere le condizioni di conservazione.
Il trasporto del concentrato eritrocitario scongelato e ricostituito deve essere
limitato al minor tempo possibile, rispettando i requisiti di conservazione
richiesti per le emazie lavate.
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Precauzioni d'uso |
Oltre alle solite già indicate per il sangue intero, una particolare attenzione
deve essere posta alla identificazione corretta delle unità congelate, alla
possibile tossicità dei criopreservanti (per esempio, DMSO), al rischio di
contaminazioni batteriche, quando lavaggio e ricostituzione delle emazie
scongelate vengono effettuate con sistema "aperto". |
Indicazioni |
Le emazie criopreservate dovrebbero essere utilizzate solamente per particolari
situazioni, quali:
-
trasfusioni in pazienti appartenenti a gruppi rari o con molteplici anticorpi;
-
trasfusioni CMV-negative (quando non siano disponibili concentrati
eritrocitari privi di leucociti);
-
autotrasfusioni (in casi speciali).
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Dosaggio |
Lo stesso di tutti i componenti contenenti
eritrociti. |
Controindicazioni |
Si deve tenere conto dell'alto costo della procedura nonché della perdita
di eritrociti che essa comporta. |
Effetti collaterali |
Gli effetti collaterali (con la sola esclusione della
TRALI) sono equivalenti a quelli del sangue intero. |
Tempi di consegna |
L'emocomponente
può essere consegnato dopo 15 minuti di scongelamento e 45 minuti di
deglicerolizzazione ed il tempo necessario ad effettuare le prove di
compatibilità. |