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Un
campo di applicazione di grande interesse del plasma-exchange è costituito da alcune nefropatie,
come la glomerulonefrite associata ad anticorpi anti-membrana basale,
caratterizzata da depositi di immunoglobuline nella membrana basale dei
glomeruli e la sindrome di Goodposture, dove tali depositi si riscontrano anche
nell'ambito degli alveoli polmonari.
La
sindrome di Goodpasture è una malattia caratterizzata da glomerulonefrite
rapidamente progressiva e da deposizione di autoanticorpi anti-membrana basale.
La
sindrome viene spesso complicata da disturbi respiratori, mediati dalla
produzione di autoanticorpi diretti contro l'epitelio degli alveoli polmonari,
che si manifestano sotto forma di frequenti emorragie polmonari.
La
chiara evidenza che l'anticorpo anti-membrana basale svolge un ruolo
patogenetico determinante nell'insorgenza della sindrome e la stessa evoluzione
spesso infausta della malattia giustificano l'utilizzazione della plasmaferesi
come supporto terapeutico.
In questa sindrome la plasmaferesi sembra poter controllare l'emorragia polmonare e
dar luogo ad un miglioramento della funzionalità renale soprattutto in pazienti
non precedentemente anurici; sembra inoltre garantire lunghi periodi di
remissione.
Di
solito, la terapia plasmaferetica è più efficace se associata a concomitante
terapia medica immunosoppressiva. Il razionale consiste nella
rapida rimozione degli autoanticorpi e nella deplezione dei mediatori della
flogosi, tra cui fattori del complemento e fibrinogeno.
L'associazione
dei due trattamenti, immunosoppressivo e plasmaferetico, permette in alcuni
pazienti il recupero della funzione renale ed una significativa riduzione
nell'insorgenza degli episodi emoftoici.
Sempre nel campo delle nefropatie, sono state trattate talora con successo le glomerulonefriti rapidamente progressive da complessi immuni, dove l'insufficienza renale è associata a deposito di immunocomplessi nella membrana basale glomerulare e la nefrite lupica. Queste malattie sono da considerare autolimitantisi, se viene superata la fase iniziale ed il plasma-exchange è stato usato, in associazione ai farmaci immunosoppressivi, per allontanare gli anticorpi responsabili ed i mediatori immunologici dell'infiammazione (fibrinogeno, complemento ecc.).
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