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Presenza di immunocomplessi circolanti e fenomeni autoimmunitari rappresentano spesso il primum movens di importanti patologie. Gli immunocomplessi sono costituiti da antigeni e dai loro specifici anticorpi; gli antigeni possono essere localizzati nel tessuto o presenti in circolo, caso nel quale sono definiti immunocomplessi circolanti.
La formazione di
immunocomplessi è la normale reazione dell’organismo nella fasi della
risposta immunitaria. Mediante l’attivazione del complemento la loro eliminazione avviene
Vari fattori determinano l'insorgenza delle malattie da immunocomplessi interferendo con questo sistema di eliminazione. In tali situazioni si determina una deposizione degli immunocomplessi nell’endotelio o nelle strutture vascolari mediante legami con i recettori del complemento. Questo processo comporta l’innesco della risposta infiammatoria che determina una distruzione del tessuto coinvolto.
Tra le malattie sopra descritte il lupus eritematoso sistemico, la nefrite da immunocomplessi e diverse forme di vasculite da immunocomplessi presentano una prognosi sfavorevole; i trattamenti convenzionali non si mostrano generalmente efficaci e numerosi sono gli effetti collaterali, in special modo nella terapia la lungo termine.
Anche la
presenza di autoanticorpi può rappresentare un evento naturale, di
significato non chiaro ma non patologico, oppure un fenomeno collegato ad una
situazione di malattia.
Normalmente
la produzione di autoanticorpi è sottoposta a una serie di meccanismi di controllo, per cui non
arrivano ad indurre una patologia. In un minor numero di casi le reazioni autoimmuni sia umorali che cellulari svolgono un ruolo patogenetico rilevante: solo in questi casi si parla di malattie autoimmuni.
Le
malattie autoimmuni vengono classificate in tre gruppi:
Esse
sono importanti da
un punto di vista sia clinico che economico, poiché presentano una
prevalenza del 5% nella popolazione generale e, talora, possono presentare un
decorso clinico caratterizzato da numerose complicanze. Lo scopo della terapia convenzionale è costituito dalla soppressione della reazione infiammatoria e della produzione di anticorpi. Per questo motivo sono utilizzati farmaci antinfiammatori non steroidei, corticosteroidi ed immunosoppressori. Tutti questi presidi terapeutici presentano degli effetti collaterali che vanno dagli effetti collaterali propri dei farmaci antinfiammatori non steroidei all’aumento della suscettibilità alle infezioni e ad un aumentato rischio di insorgenza di neoplasie dovuto alla terapia immunosoppressiva.
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